É fondamentale prestare attenzione all'alimentazione del cane in gravidanza: quando la nostra cagnolina aspetta dei cuccioli è un momento magico, ma anche molto delicato.
Occorre, quindi, supervisionare le settimane di gestazione aiutando il proprio animale a mettere al mondo dei cuccioli sani e forti e a superare al meglio la gravidanza, ma anche supportandola durante la fase successiva: il post gravidanza.
L’alimentazione del cane è uno degli aspetti di cui tenere maggiormente conto in questi particolari due mesi (la gestazione dura, infatti, mediamente, 63 giorni).
Dunque, scopriamo subito di più.
L'acido folico: come assumerlo?
Durante la prima fase della gravidanza, i fabbisogni nutritivi del cane non subiscono grosse modifiche.
Al contrario, l’ultimo mese di gestazione provoca un'evoluzione del feto piuttosto rilevante, e i fabbisogni nutrizionali aumentano fino ad un 30-50% in più rispetto alla razione di mantenimento, in base alla taglia e al numero di cuccioli.
Come avviene con una donna incinta, anche per il cane in gravidanza può essere necessario assumere sostanze specifiche, come l’acido folico, nelle prime fasi di gravidanza.
Se la donna può farlo attraverso integratori prescritti dalla ginecologa, come regolarsi invece con il cane? Il ricorso ad integratori specifici non è vietato, ma è sempre meglio cercare di integrare i componenti fondamentali della nutrizione attraverso la dieta, ricorrendo alle integrazioni solo qualora il veterinario ritenesse la dieta non sufficiente per l’assunzione di specifici nutrienti.
Ecco qualche dritta generale:
- i pasti dovranno essere ben suddivisi durante l’arco della giornata, perché l’aumento di volume dell’utero ostacola la capacità riempitiva dello stomaco;
- se la cagnolina non è obesa o in sovrappeso, è bene lasciare una certa disponibilità di cibo nell’arco della giornata (con alimentazione ad libitum);
- è sempre sconsigliato il ‘fai da te’ ed è invece necessario consultarsi con il proprio veterinario, per una scelta consapevole dei prodotti e delle quantità, in modo che rispondano al meglio alle esigenze della nostra fedele amica.
Quando si utilizza un’alimentazione industriale, devono essere scelti prodotti specifici per gravidanza e lattazione o, in alternativa, prodotti per cuccioli anziché per adulti.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il numero dei piccoli che arriveranno con la cucciolata (variano da 2 fino a un massimo di 9).
Ci possono, quindi, essere delle oscillazioni importanti, di cui tenere conto con il proprio veterinario, specialmente dopo aver effettuato un monitoraggio ecografico, che consentirà anche di individuare eventuali anomalie e ridurre così i rischi della futura mamma e dei suoi cuccioli
L'alimentazione in allattamento
Nella fase dell’allattamento, e soprattutto al culmine della lattazione (terza settimana dal parto) un cane di 30 kg può arrivare a secernere più di 2 litri di latte al giorno, pari al 6% del proprio peso.
Data la composizione di latte del cane (il latte di cane è particolarmente grasso, e per le sue necessità energetiche causa un forte dispendio in termini energetici, che si traduce in un fisiologico dimagrimento della canina) si ha un elevato consumo giornaliero di calorie, per cui in questo periodo il fabbisogno energetico (EM) della cagna supera di 2/3 volte quello di mantenimento.
Inoltre, con l’allattamento si perdono quantità importanti di:
- Grassi
- Calcio
- Proteine
Per sopperire a tale perdita ed evitare la comparsa di carenze nutrizionali (nonché un eccessivo deperimento della cagna), l’alimentazione richiede il ricorso ad appositi mangimi, caratterizzati da una maggiore concentrazione di principi nutritivi, pur con una buona digeribilità.
Anche in questa fase, occorre prestare attenzione alla frequenza dei pasti, che potrà salire fino a 4 volte al giorno, oppure a seconda delle esigenze della cagna (lasciando quindi la ciotola con cibo sempre presente).
Cosa deve mangiare un cane dopo il parto?
Come accennato, la fase che segue il parto è quella, anch’essa delicata, dell’allattamento.
Se, in questo periodo, se la cagna appare eccessivamente dimagrita (considerando che in lattazione il dimagrimento è fisiologico), si può pensare ad uno svezzamento più veloce dei cuccioli in base al suggerimento del veterinario.
Con una perdita eccessiva di alcuni minerali, come il calcio, ad esempio, la nutrice (la cagna che sta allattando i piccoli) può andare incontro a possibili patologie come l’eclampsia puerperale. Questo è il motivo per cui è necessario tenere l’alimentazione strettamente sotto controllo in questa fase.
E non dimenticate di fornire acqua in quantità alla cagnolina, per compensare l’elevato dispendio di liquidi causato dall’allattamento.