Donare la voce a chi non ce l’ha. Ora è possibile

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 28 Marzo, 2014

Indice del contenuto

Negli Stati Uniti oltre 2 milioni e mezzo di persone hanno problemi a parlare e devono ricorrere a una voce artificiale per poter comunicare. Non solo la voce è artificiale, ma data la poca varietà disponibile, molti di essi hanno la stessa voce.

Per regalare maggiore umanità a questi pazienti, il Professor Rupal Patel della Northwestern University e il dottor Tim Bunnel del Nemours Alfred I duPont Hospital for Children, hanno sviluppato un nuovo sistema tecnologico che permette loro di avere la voce reale di un donatore.

Come funziona?

Il sistema, chiamato VocaliD, ha come obiettivo quello di permettere a bambini e adulti che soffrono di problemi della parola di avere una propria voce e quindi una propria identità.

Il primo passo consiste nel selezionare un donatore simile per età, sesso e con una voce simile a quella del paziente. Una volta identificato, il donatore pronuncia migliaia di “frasi-modello”. Sono necessarie circa 800 frasi perché la voce sia utilizzabile e almeno 3.000 perché sembri il più possibile naturale.

Questo materiale viene poi combinato con qualunque tipo di suono che il ricevente è in grado di produrre attraverso un software chiamato ModelTalker per creare una voce sintetica simile a quella del ricevente. Questo software rompe le frasi pronunciate in unità minime di discorso, che vengono poi utilizzate dal paziente per comporre le frasi che desidera pronunciare.

Richiesta di donatori

I ricercatori stanno cercando donatori in tutto il mondo per poter costruire una sorta di “banca della voce”. Inoltre, stanno ideando un’applicazione per l’iPhone che semplifichi il più possibile il processo di donazione e lo renda divertente per i bambini.

Nonostante siano state prodotte fino ad ora solo poche voci, il sistema sembra essere una soluzione promettente per le persone che soffrono di disturbi del linguaggio e impedimenti a parlare.

 

Andrea Salvadori | Blogger
Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Andrea Salvadori | Blogger
Andrea Salvadori | Blogger
in Salute

227 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una ragazza sveglia di notte che legge e guarda il computer
Essere nottambuli aumenta il rischio di depressione: lo studio

Uno studio rivela che chi va a dormire tardi ha un rischio maggiore di depressione. Scopri il legame tra cronotipo serale, sonno e salute mentale.

Una ragazza che fa la bolla che con la chewing gum
Gli scienziati lanciano l’allarme: masticare un chewing gum rilascia microplastiche

Masticare chewing gum può rilasciare migliaia di microplastiche nella saliva. Scopri cosa dice la ricerca e quali sono i possibili rischi per la salute.