Essere nottambuli aumenta il rischio di depressione: lo studio

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 20 Marzo, 2025

Una ragazza sveglia di notte che legge e guarda il computer

Uno studio dell’Università del Surrey, in Inghilterra, rivela che potrebbe esserci un collegamento tra l’orario in cui si va a dormire e la depressione: chi fa le ore piccole, infatti, può avere un rischio maggiore di incorrere in questo disturbo.

Scopriamo di più.

Nottambuli e salute mentale: lo studio e i dati raccolti

All’interno dell’indagine sono stati raccolti i dati di 546 studenti universitari attraverso un questionario online: le informazione inserite riguardavano l’utilizzo di alcool, la mindfulness, la qualità del sonno, i livelli di ansia e la tendenza alla ruminazione (una forma di pensiero negativo persistente che tende a comparire a fine giornata).

La ricerca in questione non è la prima sull’argomento: in passato sono già stati osservati sintomi aumentati di depressione nei soggetti nottambuli che rimangono svegli fino a tardi (ovvero i cronotipi serali, o gufi).

Dal momento che vi è un’alta incidenza di casi di depressione e ansia tra i giovani adulti, i ricercatori hanno voluto indagare meglio i meccanismi in grado di spiegare questa correlazione.

Una delle principali motivazioni scoperte, dunque, riguarda il ruminare menzionato prima: dal momento che restano svegli fino a tardi, i cronotipi serali hanno più tempo per sviluppare questi “pensieri intrusivi” – aumentando il rischio di sviluppare sintomi depressivi, oltre a inficiare sulla qualità del sonno.

Questa diventa scarsa a causa del fenomeno conosciuto come “jet lag sociale”, una circostanza che si verifica quando il ritmo biologico naturale è in contrasto con gli orari imposti da scuola o lavoro.

In questo modo, dormendo meno, si avrà un debito di sonno che porta a cercare di recuperare nel weekend, alterando ulteriormente il ritmo circadiano. La conseguente sonnolenza diurna e la deprivazione del sonno possono aumentare il rischio di depressione nei giovani adulti.

Nottambuli e allodole: differenze di genere e rischio depressione

Lo studio, dunque, sottolinea che rispetto ai cronotipi mattutini, le “allodole” che vanno a dormire e si alzano presto, i nottambuli hanno un rischio maggiore di sviluppare depressione, abuso di alcool e agiscono con meno consapevolezza. 

Il dato curioso, però, riguarda il genere: il cronotipo serale è più presente negli uomini, ma sono le donne a riscontare il maggior numero di casi di depressione.

Gli autori dello studio commentano: “dal momento che molti giovani adulti soffrono di cattiva salute mentale, i risultati dello studio sono particolarmente importanti: molti tendono a rimanere alzati fino a tardi e si potrebbero attuare interventi per ridurre il loro rischio di depressione”.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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