Vitamina D: perché potrebbe essere utile assumerla col pane (e non solo)

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 04 Febbraio, 2022

Vitamina D

Le vitamine, unitamente a sali minerali, carboidrati, grassi e proteine, rappresentano degli elementi fondamentali per il buon funzionamento di molte attività vitali del nostro organismo.

Esse agiscono in autonomia o interagendo tra di loro e vengono indentificate con una lettera dell’alfabeto (A,B,C,E,D,K, ecc.). Attualmente, le vitamine conosciute sono 13 e, tra queste, la vitamina D svolge un’importante funzione per la nostra salute.

Scopriamo insieme tutte le proprietà!

Cosa è la vitamina D: le proprietà

La vitamina D è di tipo liposolubile e le forme più importanti sono due:

  1. vitamina D3, nota come colecalciferolo;
  2. vitamina D2, nota come ergocalciferolo.

Questa vitamina favorisce principalmente la regolamentazione dei livelli di calcio nelle ossa e nel sangue, e svolge un ruolo fondamentale a livello di sistema immunitario, per la prevenzione delle malattie croniche, come ad esempio: diabete, ictus, ipertensione, malattie cardiovascolari o a carico dell’apparato respiratorio.

Per l'80%, l’assorbimento di vitamina D avviene mediante l’esposizione della pelle alla luce solare. Inoltre, a differenza di molte altre vitamine, la vitamina D, viene assunta solo per una bassa percentuale (2%) attraverso gli alimenti. Un esempio?

I cibi che contengono maggiori concentrazioni di vitamine sono: olio di fegato di merluzzo, salmone, tonno, sgombro, tuorlo d’uovo, verdure. Non esiste, comunque, una dieta dedicata per l’assorbimento di vitamina D, che avviene, come detto, essenzialmente attraverso i raggi solari. Eventualmente, in caso di carenza, si può assumere mediante specifici integratori.

Integratori di vitamina D: quando e come assumerli?

É frequente presentare livelli bassi di vitamina D durante i mesi invernali, quando l’esposizione ai raggi solari è nulla o particolarmente limitata. In questi casi, è possibile assumere specifici integratori.

Seppur parliamo di integratori, è bene introdurli nella dieta su prescrizione medica, nelle quantità e modalità specificate.

Per consentire un assorbimento ottimale della vitamina D, è particolarmente indicato assumere gli integratori dopo uno dei pasti principali, pranzo o cena, poiché la completa assunzione del complesso vitaminico richiede la presenza di grassi.

Quali sono i livelli ottimali di vitamina D?

Stanchezza eccessiva e dolori ossei possono essere evidenti sintomi di carenza di vitamina D

La carenza di vitamina D è frequente in soggetti anziani e donne in gravidanza. L’impiego di determinati farmaci, il fumo, l’obesità, il consumo di alcool sono altre condizioni che possono determinare un abbassamento notevole dei livelli normali di vitamina D.  

I valori desiderabili di vitamina D sono compresi tra le 75 nmol/l (30ng/ml) e le 200 nmol/L (80ng/ml).

In quali quantità integrarla?

Il fabbisogno giornaliero di tale vitamina varia a seconda dell’età dell’individuo, più specificatamente: 

  • Per i bambini: tra i 200 e 400 unità internazionali (UI) al giorno.
  • Per gli adulti: tra le 200 e 600 unità internazionali (UI) al giorno; l’apporto aumenta con l’avanzare dell’età.

La carenza di vitamina D è una delle principali cause delle dematerializzazione delle ossa con conseguenti problemi di osteomalacia per gli adulti o rachitismo nel bambino. Si tratta di disturbi di particolare rilievo accompagnati da dolori, facili fratture e ossificazioni a livello della cartilagine.

La carenza di vitamina D è responsabile anche di insufficienza di calcio a carico dei denti, rendendoli particolarmente vulnerabili alle carie. Analisi del sangue specifiche consentono di individuare nell’immediato eventuali carenze di vitamina e definire una terapia di integrazione. 

L’assunzione di vitamina D deve essere costante e regolarizzata giornalmente, facendo attenzione anche a un sovradosaggio che potrebbe generare effetti contrari rispetto a quelli desiderati, ovvero intossicazione e conseguente indebolimento osseo con rischio di cadute e fratture. Ma, in ogni caso, è bene consultare il proprio medico. 

Un piccolo segreto per assumerla senza problemi di gusto? Assieme a dei biscotti secchi o a un po' di pane, così sarà più semplice! La vitamina D è, infatti, una vitamina lipofila, cioè che mostra affinità per il grasso e, quindi, per formularla, viene utilizzato come eccipiente olio di oliva raffinato. Per questo, per mitigare il sapore non gradevolissimo del liquido, è possibile distribuire il contenuto del farmaco su del pane e aggiungere anche un goccio di olio evo.

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Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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