Si chiama sindrome respiratoria del Medio oriente (Mers) ed è il nuovo virus che sta mettendo in allarme i paesi asiatici. Rischioso e letale, la Mers ha già causato le prime vittime in Corea del Sud, come dichiarato in questi giorni dal Ministero della Salute. Oltre alle vittime, pare siano già più di 600 le persone colpite dalla malattia. Le modalità del contagio destano preoccupazione. Molti cittadini hanno contratto il virus da una “fonte secondaria”, ovvero da un’altra persona venuta a contatto con il paziente zero, un uomo di 68 anni impegnato in viaggi in Medio oriente.
Ma di cosa si tratta?
La sindrome respiratoria del Medio oriente è causata dal coronavirus, molti simile a quello responsabile della SARS. La percentuale di mortalità dei pazienti colpiti è alta e si aggira attorno al 30%.
Tra i sintomi più evidenti della malattia troviamo:
- febbre
- brividi
- mialgia
- insufficienza respiratoria acuta
- insufficienza renale acuta
Il virus ha un periodo di incubazione di circa 12 giorni.
La situazione attuale
Ad oggi, pare sia stato particolarmente criticato il governo sudcoreano, colpevole di una risposta lenta nel contenimento del virus. Secondo quanto detto dalle autorità: “Il governo non risparmierà tutti gli sforzi necessari per alleviare l’ansia e le preoccupazioni diffuse dato che il caso è direttamente correlato alla vita e alla sicurezza delle persone“.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha calcolato un numero di 1.172 i casi di Mers segnalati dalle autorità sanitarie di tutto il mondo, tra cui 479 decessi correlati, a partire dalla sua individuazione nel 2012, anno in cui si è manifestato.
Staremo a vedere quale sarà l’evolversi della situazione.