Alla base di una “dolorosa vita sessuale”, c’è il vaginismo?
Gli esseri umani sono creature che convivono sia con la lussuria che con la ragione. Ciò significa che, a volte, quando si tratta di desiderio sessuale, i nostri corpi ci portano in una certa direzione, mentre la nostra mente ci dovrebbe far capire l’importanza della moderazione. Per alcune donne, una condizione chiamata vaginismo provoca la reazione esattamente opposta: la mente segnala il semaforo verde, ma una forte contrazione dei muscoli vaginali causa una penetrazione dolorosa, se non del tutto impossibile.
Il vaginismo è incontrollato, è uno spasmo involontario dei muscoli del pavimento pelvico vaginale. La condizione è suddivisibile in due sottogruppi, vaginismo primario e vaginismo secondario, e ha due cause, una fisica e una psicologica.
Vaginismo primario
Il termine “vaginismo primario” è usato per descrivere le donne che sono state colpite dal vaginismo durante i loro primi tentativi di rapporto sessuale. Questa è una causa tra le più comuni. I partner delle donne affette da vaginismo primario descrivono i loro tentativi di penetrazione, come se dovessero “colpire un muro” e il rapporto è impossibile.
Il vaginismo primario è solitamente accompagnato da altre reazioni fisiche al tentativo di penetrazione, come spasmi del corpo e problemi di respirazione. Il dottor Ross Lynn Tabisel ha descritto la condizione come “attacco di panico della vagina“.
Vaginismo secondario
Se una donna ha vissuto serenamente i rapporti sessuali per anni e ora si ritrova improvvisamente a “subire” una penetrazione dolorosa o addirittura impossibile, allora bisogna considerare il tutto come vaginismo secondario. Nel vaginismo secondario, le donne solitamente vivono l’esperienza sentendo un dolore pelvico temporaneo, causato da infezioni o interventi chirurgici, e tutto questo provoca una difesa contro il rapporto sessuale.
Più frequentemente è innescato da condizioni mediche, eventi traumatici, problemi all’interno della relazione, conseguenze post-chirurgiche, dalla menopausa, o anche dal parto.
Quali sono i sintomi?
Il vaginismo ha una vasta gamma di sintomi, che variano drasticamente in base al loro livello di disagio. Casi minori di vaginismo includono lieve dolore o bruciore durante i tentativi di ingresso vaginale o durante la spinta, ma questi sintomi possono sfumare man mano che il rapporto procede. Altre donne avvertono un bruciore leggermente più doloroso o una tensione all’entrata vaginale, che non svanisce durante il rapporto. Nei casi più estremi di vaginismo, le donne hanno una tensione involontaria, la quale rende l’ingresso doloroso e i rapporti sessuali impossibili.
Quali sono i trattamenti più consigliati?
Se state soffrendo in silenzio di vaginismo, sappiate che questa condizione è altamente curabile. Il trattamento per il vaginismo consiste in una combinazione di consulenza, formazione ed esercizio muscolare.
Gli esercizi di Kegel sono utilizzati per aiutare a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico di una donna e, per le donne affette da vaginismo, questa attività può dar loro un maggiore controllo sui muscoli delle pareti della vagina.
“Molto spesso si parla di Sindrome della principessa“, ha detto Tabisel. “Le pazienti affette da vaginismo sono tenute come bamboline e sono costrette a star lontane dal mondo e, quindi, non se la sentono di esplorare i propri corpi“.
La dilatazione vaginale coinvolge le pazienti usando le loro dita, o gli strumenti di plastica, chiamati dilatatori, per sentirsi a loro agio con qualcosa all’interno delle loro vagine.
La combinazione di queste due tecniche può aiutare le donne a superare i limiti fisici alla base della condizione, ma spesso una consulenza aiuta maggiormente le pazienti a superare le paure inconsce, che possono avere nei confronti di un rapporto sessuale.