Arriva dall’Agenzia europea dei farmaci (Ema) il via libera per il primo vaccino in grado di combattere la malaria. La notizia risulta grandiosa, un vero passo avanti per sconfiggere una malattia che, in paesi come l’Africa, causa epidemie e morti.
Un farmaco efficace
Il farmaco è stato ritenuto valido dagli esperti dell’Ema che hanno dato l’ok. Il vaccino, noto con il nome di Mosquirix, potrà essere impiegato al di fuori dei confini europei, divenendo una validissima forma di cura nei Paesi in cui la malaria è endemica, favorendo l’immunizzazione dei bambini di età compresa tra 2 e 17 mesi. Inoltre, il farmaco è efficace anche per prevenire l’epatite B.
Gli studi
Il vaccino è il frutto di 30 anni di ricerca, riassunti in oltre 230mila pagine dettagliate e sottoposte al giudizio dell’Ema. Grazie ad alcuni finanziamenti, tra cui quello della Bill & Melinda Gates Foundation, dal 2001, l’azienda britannica Gsk e la Path Malaria Vaccine Initiative hanno posto le basi di una partnership pubblico-privata per la creazione del vaccino.
L’iter per l’approvazione
Dopo questo importante ok, ora si aspetta quello dell’Organizzazione mondiale della sanità che entro la fine dell’anno si pronuncerà sul farmaco. A seguire, l’approvazione dei governi africani, che definiranno il programma più adatto a loro per le vaccinazioni. Questo sarà importante soprattutto nell’Africa sub-sahariana, dove si contano circa 600mila vittime l’anno di malaria.
Già dai primi esperimenti, in 7 paesi africani (Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania), il vaccino si è mostrato efficace nel prevenire la malaria nel 56% dei piccoli pazienti. Una percentuale che speriamo possa salire con il tempo, fino alla sconfitta delle terribile malattia.