Secondo un documento redatto dall’Organizzazione dell’Ordine dei Medici, chi si rifiuterà o sconsiglierà di fare i vaccini ai bambini, infrangerà il codice deontologico e verrà punito con sanzioni, sino alla radiazione dall’albo dei medici. Questa presa di posizione è stata necessaria in seguito a un aumento di professionisti che si è opposto alle vaccinazioni.
La Federazione dell’Ordine dei Medici, la Fnomceo, ha dichiarato che chi sconsiglia la vaccinazione può incorrere a provvedimenti disciplinari che possono portare alla radiazione del medico dall’albo.
Sono molti, infatti, i professionisti che suggeriscono alle famiglie di evitare la vaccinazione dei propri figli, rischiando che si ammalino di malattie che da tempo sono state debellate. È molto importante questa opera di prevenzione, addirittura vengono istituiti dei corsi di aggiornamento proprio per incentivare la diffusione della vaccinazione, in vista del crescente calo che sta avvenendo in Italia negli ultimi anni.
I provvedimenti
Alcune regioni italiane hanno già preso dei provvedimenti drastici: il limite nel far entrare i bambini non vaccinati in asilo. Prima fra tutte l’Emilia Romagna, che ha messo un vero e proprio divieto. Il Ministero della Salute aveva già detto la sua a proposito, ora si sta muovendo anche l’Ordine dei medici, sottoscrivendo un documento in cui si obbligano i professionisti a vaccinare i bambini e a non farlo solo nel caso estremo in cui per esempio soffrano di deficit immunitario.
Luigi Conte, segretario di Fnomceo, ha dichiarato che i provvedimenti disciplinari sono stati già presi. Si inizia con un’ammonizione, fino alla completa sospensione dell’attività medica. Anche i genitori vanno educati a riguardo; sono in corso, infatti, diverse iniziative che incentivano la vaccinazione, puntando sul fatto che sia responsabilità genitoriale supervisionare la salute dei propri figli e tenerli lontani da possibili rischi.
Chi si occupa di questa prevenzione ha anche suggerito agli organi competenti di legiferare a riguardo, per punire chi non vaccina i propri bambini.
Le motivazioni contro i vaccini
Il documento redatto dall’Ordine dei Medici sottolinea come molte malattie siano state sconfitte grazie alle vaccinazioni. Purtroppo però, c’è una diffusa irrazionalità che porta a pensare che il vaccino porti ad altre complicanze. Chi si rifiuta di vaccinare i bambini non pensa che possa essere deleterio per la comunità, il pensiero è egoistico e anche dannoso. C’è anche da dire che molti si sentono presi in giro dalle promesse che la medicina da sempre fa per sconfiggere le brutte malattie, quindi, da un certo senso sono anche comprensibili gli animi contrari.
Anche la “troppa” informazione alle volte ha il suo lato negativo. Le persone ormai hanno libero accesso a internet e il più delle volte ciò che si legge contraddice quello che è stato scritto precedentemente. La reazione contraria al vaccino porta a trascurare il vantaggio del farlo, ovvero l’immunizzazione alla malattia. Quello che guida il pensiero di chi è contro i vaccini, è il sospetto che dietro a una richiesta del genere ci siano delle congetture. Spesso, si sente dire dalla gente comune, e male informata, che dietro alle ditte farmaceutiche ci siano dei business collegati alla diffusione delle malattie.
Le persone ricordano solo le cose negative, per esempio il fatto che alcuni bambini abbiano sviluppato il Disturbo dello Spettro Autistico possa essere collegato alle vaccinazioni, dimenticando che alcune epidemie sono state abbandonate proprio grazie a questi provvedimenti.
Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo, sottolinea con molta fermezza che i vaccini sono stati gli interventi più efficaci nella storia dell’uomo per debellare delle malattie incurabili fino a poco tempo prima. Proprio perché non sono più comparsi questi virus, e anche grazie agli antibiotici di nuova generazione, le persone probabilmente hanno pensato che alcune malattie infettive fossero debellate per sempre.
Le azioni pro-vaccini
Come prima cosa, la Fnomceo ha proposto una campagna di persuasione per la vaccinazione. In secondo luogo, ci tiene a ricordare ai medici che hanno l’obbligo di vaccinare i bambini per collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica. In terzo luogo, si cercherà di migliorare la comunicazione tra utenti e medici, affinché ci sia una garanzia di diffusione della prevenzione a livello nazionale.
L’importanza dei vaccini
Su questo argomento è intervenuta anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Quello che ci si dimentica molto spesso è come la vaccinazione collettiva sia stata una delle scoperte scientifiche più importanti per incrementare la speranza di vita delle persone.
Le vaccinazioni non riguardano soltanto le malattie a diffusione rapida, che si trasmettono da persona a persona, ma anche altre patologie come quelle degenerative del sistema nervoso, tumori, ipertensione.
I vaccini funzionano tramite un’immunizzazione attiva contro le infezioni. Una piccola quantità di agenti infettivi inattivati, come per esempio batteri o virus, mimano l’infezione naturale, senza ovviamente provocare la malattia e attivano i meccanismi da parte del sistema immunitario di riconoscimento e soprattutto di difesa dalla malattia. L’agente patogeno verrà, quindi, eliminato nel momento in cui la persona vaccinata si dovesse trovare di fronte al contagio.
Il principio della vaccinazione è che le malattie si guariscono con i loro simili, ovvero, nel soggetto sano vengono riprodotti i sintomi tipici della malattia da combattere. Per funzionare in modo efficace, però, la vaccinazione deve avvenire prima del contagio.
Importante ricordare che il vaccino ha valore soprattutto su scala collettiva, certo, l’individuo singolo si protegge dalla malattia, ma vaccinandosi non rischia di contagiare il prossimo, creando una vera e propria epidemia. In questo modo, si riducono mortalità, ospedalizzazioni, ricorso a cure mediche e, in termini pratici, dispendio di denaro pubblico per le eventuali cure.