Il tumore alla cervice uterina, noto anche come tumore del collo dell’utero, è una delle patologie più diffuse, soprattutto nelle donne di età compresa tra i 35 e i 50 anni.
Ogni anno, solo in Italia, vengono diagnosticati 3.500 nuovi casi. La principale causa del tumore è l’infezione da Papilloma virus, che si trasmette con rapporti sessuali non protetti. Spesso, chi è affetto dal Papilloma virus non mostra segni clinici né sintomi e quindi può trasmettere il virus senza saperlo.
La prevenzione è dunque fondamentale. In questa prospettiva, appare importante un nuovo test non invasivo per la diagnosi del tumore alla cervice uterina che prevede l’uso del termogramma del plasma, ovvero di uno strumento per misurare il calore del sangue.
L’innovativo metodo è stato messo a punto dal gruppo di ricerca di Nichola Garbett dell’Università di Louisville, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Plos One.
Dopo i risultati ottenuti, Garbett e il suo team di ricercatori hanno fondato una start-up, Louisville Bioscience Inc, che possiede una licenza esclusiva sulla tecnologia Plasma Thermogram per l’Università di Louisville.
Termogramma del plasma: cosa è esattamente?
Il termogramma plasmatico si ottiene “fondendo” un campione di plasma sanguigno: si produce così una “forma” del profilo termico, una sorta di firma unica che indica lo stato di salute di una persona. Lo studio mostra infatti come il termogramma plasmatico sia diverso a seconda che il soggetto sia affetto da una patologia oppure no.
Il test non è invasivo in quanto prevede solo un prelievo di sangue, ed è molto promettente come indicatore prognostico della malattia, poiché permette il monitoraggio dei malati di cancro in modo più attento.
Il test del termogramma del plasma è stato applicato per identificare anche altri tumori, come il melanoma e il cancro al polmone, o altri tipi di patologie, come il lupus, l'artrite reumatoide, la SLA.
Sono stati stabiliti, infatti, termogrammi per una serie di malattie e si è visto che confrontando i campioni di sangue dei pazienti si possono monitorare meglio molte malattie, permettendo di adattare le cure perchè siano più efficaci e personalizzate.
Un altro studio clinico potrebbe far diventare il termogramma plasmatico un test complementare al tradizionale metodo di screening, il Pap test, in modo da avere una diagnosi precoce per il tumore della cervice dell’utero.
In pratica, il test ha le potenzialità di condurre lo specialista ad una diagnosi precoce e certa, più di quella odierna. L'obiettivo è agire il prima possibile con terapie efficaci che aiutino molte donne a sconfiggere un tumore così minaccioso.