Tachicardia: le anomalie del battito cardiaco

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Novembre, 2016

tachicardia: i diversi tipi

La tachicardia è una condizione che comporta una frequenza cardiaca superiore ai 100 battiti al minuto (BPM).

Esistono 3 tipi di tachicardia:

  1. atriale o sopraventricolare (SVT);
  2. sinusale;
  3. ventricolare.

Tachicardia atriale o sopraventricolare

Questo tipo di tachicardia si verifica quando vi è una frequenza cardiaca veloce nelle camere superiori del cuore e il battito cardiaco non garantisce al cuore il tempo sufficiente per riempirsi prima di contrarsi; in tal modo, l’afflusso di sangue al resto del corpo è compromesso.

Gli individui maggiormente a rischio di soffrire di SVT sono:

  • bambini;
  • donne;
  • persone ansiose;
  • persone affaticate fisicamente;
  • persone che abusano di caffè;
  • persone che abusano di alcool;

La SVT si manifesta meno frequentemente con:

La tachicardia atriale  può essere asintomatica o può manifestarsi tramite:

  • vertigini;
  • palpitazioni e battito cardiaco accelerato;
  • angina;
  • fiato corto.

La SVT può causare:

  • perdita di coscienza;
  • attacco cardiaco.

Nella maggior parte dei casi, la terapia medica non è prescritta, tranne se gli episodi siano prolungati e si verifichino spesso.

In questi casi, il trattamento può prevedere:

  • manovra di Valsava: soffiare aria dal naso, mantenendo le narici chiuse;
  • massaggio del seno carotideo: una leggera pressione sul collo, all’altezza del punto in cui l’arteria carotidea si divide in due rami, ma è una manovra che va eseguita da un professionista, per evitare danni;
  • pressione sui bulbi oculari con gli occhi chiusi;
  • immersione del corpo in acqua fredda;
  • sedazione;
  • riduzione di caffeina, alcolici e fumo;
  • maggiore riposo.

Tachicardia sinusale

Consiste in un aumento normale della frequenza cardiaca, veloce ma costante, che si verifica quando il seno atriale invia segnali più velocemente rispetto al solito.

Le cause più comuni di tachicardia sinusale sono:

  • ansia;
  • febbre;
  • forte stress;
  • medicinali;
  • paura;
  • esercizi troppo faticosi.

Cause meno comuni possono essere:

  • anemia;
  • aumento dell’attività tiroidale;
  • danni cardiaci causati da attacco o insufficienza.

Il medico analizza la probabile causa di tachicardia sinusale e, in base a quello, prescrive la giusta terapia, perché un semplice rallentamento del battito potrebbe causare ulteriori problemi.

Tachicardia ventricolare

Si tratta di una frequenza cardiaca veloce che parte dai ventricoli, le camere inferiori del cuore e si verifica quando i segnali provenienti dai ventricoli partono in modo anomalo e interferiscono con i segnali provenienti dal seno atriale. In questo modo, il battito cardiaco non consente al cuore di avere il tempo sufficiente per riempirsi prima di contrarsi e il sangue non viene pompato in tutto il corpo.

Le principali cause di tachicardia ventricolare sono, di solito, associate a disturbi del cuore che interferiscono con il normale sistema di conduzione del sangue, come:

  • mancanza di ossigeno al cuore dovuto alla mancanza di flusso sanguigno coronarico;
  • struttura del cuore distorta da una cardiopatia;
  • farmaci;
  • sarcoidosi: malattia infiammatoria che colpisce la pelle o altri tessuti del corpo.

I sintomi che indicano una tachicardia ventricolare sono:

  • vertigini;
  • perdita di coscienza;
  • attacco cardiaco.

La tachicardia ventricolare può essere ben tollerata dal corpo o può essere pericolosa, in base alla presenza o meno di altre disfunzioni cardiache.

La tipologia e la durata del trattamento variano in base alla causa scatenante e, se necessario, il trattamento può includere:

  • terapia farmacologica;
  • ablazione con radiofrequenza;
  • intervento chirurgico;
  • defibrillazione elettrica immediata.

Se si soffre di tachicardia, imparare a riconoscerne i sintomi e la tipologia permette di individuare la terapia adeguata, perché, come sempre, una corretta informazione può fare la differenza e può davvero aiutare!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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