Sindrome di Cushing: prestate attenzione ai sintomi

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Ultimo aggiornamento – 06 Maggio, 2022

ipofisi: tumore

La sindrome di Cushing è un disturbo causato da un tumore benigno all’ipofisi, una piccola ghiandola situata alla base del cervello, e dall’aumento anormale del livello di cortisolo, un ormone, dovuto solitamente all’uso eccessivo di farmaci corticosteroidi.

Ma quali sono i sintomi della sindrome di Cushing? Come avviene la diagnosi di questa patologia? Esiste una cura per la sindrome di Cushing? Approfondiamo insieme l'argomento.

Come riconoscere la sindrome di Cushing: i sintomi 

Non è semplice arrivare alla diagnosi di questa malattia in tempi brevi. Questo perché si presenta dei segnali generali molto diffusi, che sono difficili da collegare nello specifico alla sindrome di Cushing.

È quindi molto importante prestare attenzione, in modo da riconoscere il prima possibile i sintomi della sindrome di Cushing. In particolar modo, è bene fare attenzione quando si verificano:

  • aumento di peso e obesità;
  • depositi di grasso, soprattutto nella zona centrale della faccia e sulla schiena ( su quest’ultima potrebbe formare una specie di “gobba”);
  • smagliature violacee sul seno, sulle braccia, sull’addome e sulle cosce;
  • assottigliamento della pelle che facilita la comparsa di lividi e lesioni che sono lente a guarire;
  • acne;
  • fatica e debolezza muscolare;
  • intolleranza al glucosio;
  • aumento della sete e della minzione;
  • perdita di massa ossea;
  • aumento della pressione sanguigna;
  • disfunzione cognitiva;
  • ansia e e irritabilità;
  • depressione.

Per le donne, possono anche verificarsi:

  • Aumento della peluria su tutto il corpo
  • Irregolarità o assenza di mestruazioni

Tra i sintomi della sindrome di Cushing negli uomini si possono riscontrare anche:

Tumore benigno all’ipofisi: una tra le principali cause della sindrome di Cushing

Come accennato in precedenza, l’ipofisi è una piccolissima ghiandola che si trova alla base del cranio, vicino ai nervi ottici.

Nonostante le dimensioni ridotte (della grandezza di un fagiolo), essa svolge un ruolo molto importante in quanto secerne ormoni fondamentali (come quello della crescita) e controlla l’attività delle altre ghiandole endocrine, ovvero: tiroide, gonadi e surrene.

Quest’ultima ghiandola è quella che si occupa proprio della secrezione di cortisolo, il cui aumento causa la sindrome di Cushing.

Se l’ipofisi smette di funzionare correttamente, come nel caso di un tumore, non è più in grado di inviare alle altre ghiandole endocrine i segnali per farle operare regolarmente. Questo può provocare dei danni nel nostro corpo.

Le altre cause della sindrome di Cushing

Il tumore benigno all’ipofisi non è l’unica causa di questa patologia. 

Il nostro organismo può iniziare a produrre elevati livelli di cortisolo per diversi motivi:

  • alti livelli di stress, sia legato a situazioni spossanti nella quotidianità sia correlato a malattie, operazioni chirurgiche appena subite, lesioni, oppure alla gravidanza (soprattutto nel primo trimestre);
  • preparazione atletica;
  • malnutrizione;
  • alcolismo;
  • depressione;
  • sindrome da ATCH ectopico;
  • anomalia nella ghiandola surrenale;

La causa principale di elevati livelli di cortisolo è, però, l’utilizzo in dosi elevate e per lunghi periodi di farmaci corticosteroidi, come il prednisone. Solitamente, questi farmaci vengono prescritti dai medici per prevenire il rigetto di organi trapiantati o per il trattamento di malattie infiammatorie, come lupus e artrite.

Basse dosi di steroidi sotto forma di inalatori, come quelli usati per l’asma, o in crema, come quelle previste in caso di eczema, possono essere sufficienti a causare la sindrome di Cushing.

Perché il cortisolo è tanto importante?

Il cortisolo svolge alcune funzioni fondamentali per il nostro organismo. Se viene prodotto in maniera scorretta, inizierà a creare una serie di problematiche al nostro corpo.

Sostanzialmente, il cortisolo si occupa di:

  • Regolare la pressione sanguigna del sistema cardiovascolare
  • Ridurre la risposta infiammatoria del sistema immunitario
  • Convertire carboidrati, grassi e proteine in energia
  • Bilanciare gli effetti dell’insulina
  • Rispondere allo stress

Diagnosi e cura della sindrome di Cushing

La diagnosi della sindrome di Cushing viene fatta principalmente attraverso dei test fisici, che servono a misurare il livello di cortisolo all’interno dell’organismo. 

Se si riscontra un’eccessiva produzione di questo ormone, il medico prescriverà altri esami per determinarne le cause.

Il trattamento dipenderà dalla causa. Esistono sia farmaci in grado di diminuire la produzione di cortisolo sia farmaci capaci di bloccarne l’effetto sui nostri tessuti.

Se il motivo di base è l’assunzione di farmaci corticosteroidi, il dosaggio verrà immediatamente modificato ed eventualmente ridotto.

In caso di tumore maligno, come cura per la sindrome di Cushing verranno prescritte:

  • chemioterapia;
  • radiologia;
  • altre terapie suggerite dall’oncologo. 

Se si tratta di un tumore benigno, l'asportazione chirurgica potrebbe essere sufficiente, in ogni caso; è necessaria la valutazione dello specialista.

Un nuovo farmaco per la cura della sindrome di Cushing

Fino a pochi anni fa, comunque, il trattamento principale in caso di sindrome di Cushing era l’intervento chirurgico, che però riusciva a risolvere il problema solo in 5-6 pazienti su 10.

Si trattava perlopiù dell’asportazione dell’adenoma ATCH secernente, a cui seguiva – nei casi in cui il primo intervento non funzionava – la rimozione di tutte e due le ghiandole surrenali. Questo poteva portare a diverse complicanze.

Oggi, invece, esiste una terapia medica alternativa e meno invasiva, con il corrispettivo della somatostatina pasireotide. In questo modo, si può controllare la malattia nei pazienti in cui il primo intervento chirurgico non ha funzionato completamente. 

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie
Scritto da Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Sono una studentessa di Biotecnologie e, negli anni, ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda la medicina e la scienza in generale. Amo da sempre leggere e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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