È vero che dall'epilessia si può guarire o, al contrario, la ricerca scientifica non ha ancora individuato una cura efficace per questo disturbo?
Approfondiamo l'argomento
Dall'epilessia si può guarire oppure no?
L'epilessia è un disturbo ampiamente diffuso che interessa il sistema nervoso centrale. Solo in Italia l'epilessia colpisce circa 600.000 persone, in particolare giovani, e si può manifestare con una sintomatologia molto variegata.
Si tratta di una delle malattie neurologiche più conosciute e studiate: riconosciuta dall'OMS già dal 1967, l'epilessia ha un'incidenza di circa una persona su cento; tuttavia, si ritiene che il disturbo sia sottostimato.
Fino a non molto tempo l'epilessia veniva considerata una patologia dalla quale non si poteva guarire, una sorta di tara a trasmissione genetica che non permetteva a chi ne soffriva di condurre una vita normale.
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Oggi, per fortuna, non è più così e dall'epilessia si guarisce nel quasi l'80% dei casi.
Circa sei pazienti su dieci, se diagnosticati e trattati con farmaci specifici, riescono a condurre una vita assolutamente normale, sebbene le cause della patologia rimangano, per alcuni aspetti, ancora sconosciute.
Dal momento che l'epilessia può assumere diverse forme (si parla, ad esempio, di epilessia focale, epilessia parziale, epilessia criptogenetica), e provocare sintomi diversi, è fondamentale che chi ne soffre si sottoponga a un'approfondita visita neurologica, con l'obiettivo di individuare il trattamento più adatto per il caso specifico.
Come curare l'epilessia?
Grazie ai trattamenti terapeutici messi a punto dalla ricerca medica, oggi l'epilessia si può curare con successo in molti casi. In genere il disturbo prevede la somministrazione di specifici farmaci in grado di bloccare le crisi e di prevenirle, permettendo così al soggetto di avere una vita perfettamente normale.
La scelta dei medicinali (ne sono disponibili circa una ventina), spetta al neurologo, il quale saprà individuare l'opzione migliore per il singolo paziente, in relazione all'età, il tipo di epilessia ed altre patologie eventualmente presenti e alla presenza di effetti collaterali.
Per la restante parte di soggetti che non rispondono positivamente al trattamento farmacologico, esiste la possibilità di sottoporsi a un intervento chirurgico volto a rimuovere la regione del cervello responsabile delle crisi epilettiche, tuttavia, anche in questo caso sarà solamente lo specialista che potrà suggerire questa soluzione al paziente.
L'epilessia è curabile anche sfruttando opzioni meno comuni, le quali possono essere applicate solo in determinati casi. Fra queste vi sono, ad esempio:
- la stimolazione del nervo vago attraverso l'impianto di uno stimolatore elettrico sotto la pelle;
- l'approccio mediante dieta chetogenica;
- le tecniche di neurostimolazione.
Una cura definitiva per l'epilessia, quindi, non esiste, ma è possibile fare ricorso a diversi farmaci in grado di prevenire le crisi e, quindi, ridurre al minimo la possibilità di effetti indesiderati legati proprio alle manifestazioni epilettiche.
È quindi fondamentale che la terapia sia sempre personalizzata e studiata in base alle esigenze del cliente. Il medico può valutare una riduzione della terapia dopo circa 2-3 anni senza crisi; tuttavia, molto dipende dal tipo di disturbo e dalla vita del soggetto.
Quando si guarisce dall'epilessia?
Si parla di guarigione dall'epilessia quando il paziente non presenta più crisi da almeno dieci anni; molto spesso, tuttavia, si possono verificare delle recidive, e l'individuo può andare incontro a delle ricadute: per questo motivo è essenziale che la sospensione delle terapie farmacologica avvenga sempre su indicazione del neurologo specialista.
Secondo quanto emerso dagli ultimi studi, si può guarire dall'epilessia, e di questo ne è convinta anche l'Associazione Italiana contro l’Epilessia, che ha presentato una richiesta alla commissione Affari sociali della Camera per fare in modo che venga riconosciuta ufficialmente la guarigione dalla malattia.
Epilessia infantile e guarigione
L'epilessia è una malattia che si presenta spesso in tenera età e che mette in allarme i genitori dei piccoli pazienti. Sebbene si tratti di un disturbo che può incutere timore, anche dall'epilessia infantile si guarisce, talvolta anche spontaneamente.
In età infantile l'epilessia si può presentare tra i 4 e i 12 anni; tuttavia, l'entità e la frequenza delle crisi possono essere molto variabili; l'epilessia si può, ad esempio, presentare solo una volta e mai più, oppure dare luogo a manifestazioni fisiche solo per un periodo circoscritto di tempo.
Può essere che l'epilessia nel bambino si risolva spontaneamente, oppure che la patologia richieda un trattamento farmacologico per tenere monitorate le crisi: ecco perché è difficile prevedere come si evolverà il disturbo nell'infanzia con sicurezza.
Si stima che circa il 60% dei bambini ai quali vengono somministrati medicinali contro il disturbo, non vada più incontro a crisi. In genere dopo circa 1-2 anni continuativi senza crisi, si tende a ridurre ed eventualmente a sospendere il trattamento, mentre, alla pari degli adulti, si considera guarito un piccolo paziente che non manifesta più crisi per dieci anni in assenza di farmaci anticonvulsionanti da cinque anni.