Qual è il legame tra alcol e diabete e cosa sapere prima di assumere bevande alcoliche se si soffre di questa patologia? È vero che in alcuni casi il diabete è determinato proprio dall'abuso di alcol? Approfondiamo questo argomento.
Lo stretto rapporto tra alcol e diabete
Esiste un legame piuttosto stretto tra diabete e alcool, dal momento che questa sostanza ha la capacità di influire sui livelli di glicemia di un individuo. In linea generale, le bevande alcoliche hanno un effetto ipoglicemizzante su tutte le persone, comprese quelle che non soffrono di diabete.
Chi – tuttavia - soffre di tale patologia deve porre particolare attenzione al consumo di questa sostanza, in quanto, a seconda delle condizioni in cui viene assunta ed alla dose, essa può dare luogo sia a ipo che a iperglicemia. L'effetto dell'alcol sul paziente diabetico può variare moltissimo, in relazione alla quantità e al cibo introdotto insieme all'alcolico.
Tendenzialmente, bere un bicchiere di vino o di birra durante il pasto ha un impatto minore sulla glicemia rispetto a quando si assumono cocktail a base di superalcolici a stomaco vuoto. Dagli studi più recenti effettuati su pazienti diabetici, infatti, sembra che l'assunzione moderata di alcol durante i pasti (pari a un grammo per kg corporeo), abbia un effetto di lieve entità sulla glicemia.
Se, al contrario, l'alcol viene bevuto lontano dai pasti, si riscontra una diminuzione marcata del glucosio, con il conseguente aumento della probabilità di sviluppare ipoglicemia. Purtroppo non è sempre facile prevedere quando si svilupperà il calo, dal momento che esso si può verificare fino a 12- 24 ore dopo l'ingestione di alcol.
Un'altra eventualità che può succedere è la situazione opposta, ovvero il verificarsi dell'iperglicemia. Ciò accade soprattutto quando il soggetto diabetico assume grandi quantitativi di zucchero (magari perché beve cocktail mescolati con bibite o succhi di frutta).
Il rischio è che la persona vada incontro a iperglicemia e ipoglicemia, non necessariamente nello stesso momento, pertanto è sempre opportuno prestare la massima attenzione quando si decide di consumare alcol in presenza di una patologia diabetica.
Qual è il legame tra alcol e glicemia
Secondo quanto emerso dalle ricerche più recenti, i soggetti diabetici possono consumare bevande alcoliche in modiche quantità, a patto di tenere monitorato il livello dello zucchero nel sangue. Qual è, quindi, il legame che intercorre tra alcool e glicemia? Come fa quest'ultima ad essere influenzata da un alcolico?
Quando viene introdotta una quantità d'alcol nell'organismo, si attiva una risposta da parte del fegato, il quale riveste anche due importanti funzioni: da una parte quella di produrre glucosio (partendo dalle proteine e dai grassi) in seguito a un digiuno prolungato, dall'altra, quella di convertire una parte del glucosio ingerito in glicogeno.
Si tratta di processi complessi che vengono gestiti dal fegato con l'obiettivo di mantenere stabile il livello della glicemia durante tutta la giornata.
Quando si beve alcol, il fegato per metabolizzarlo produce delle sostanze dette "di scarto", che rendono più difficile la gluconeogenesi. Si stima, ad esempio, che l'introduzione di 100 ml di un superalcolico possa diminuire la capacità del fegato di attivare la gluconeogenesi di circa il 45%.
Glicemia e alcool sono quindi strettamente legate, visto che quest'ultimo limita il processo di produzione della glicemia e, di conseguenza, ne riduce la quantità in circolo nell'organismo.
Diabete e alcol: alcuni consigli utili
Pur essendo assodato che l'alcol causa l'ipoglicemia, non vi è (ad oggi) una controindicazione assoluta circa il suo consumo da parte delle persone diabetiche. Per quanto riguarda la quantità massima di bevande alcoliche permesse, i LARN, ovvero i Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti per la popolazione italiana, suggeriscono che un range pari a 25 ed i 40g/die per un adulto sano.
Nel caso di una persona che soffre di diabete questa indicazione potrebbe essere rivista al ribasso dal proprio medico, pertanto, prima di bere alcolici, è consigliabile chiedere consiglio al proprio diabetologo circa la dose massima consentita. Oltre alla quantità permessa, è importante tenere presente alcune indicazioni fondamentali legate al consumo di alcol, fra cui:
- consumare preferibilmente l'alcol contestualmente a un pasto;
- prima di bere alcolici, consumare dei carboidrati;
- controllare il livello della glicemia prima, durante e anche dopo aver assunto alcolici;
- portare con sé degli alimenti che possano innalzare rapidamente il livello della glicemia in caso di un'improvvisa e brusca diminuzione;
- bere una sufficiente quantità d'acqua;
- prestare attenzione all'attività fisica, che può influire sulla glicemia, abbassandola;
- controllare i valori della glicemia prima di andare a dormire e, se dovessero essere troppo bassi, mangiare qualcosa prima di coricarsi;
- non saltare la colazione del giorno dopo;
- preferire vino e birra rispetto ai superalcolici o ai cocktail alla frutta, i quali potrebbero contenere grandi quantitativi di zucchero e determinare una situazione di iperglicemia;
- ricordarsi di includere le bevande alcoliche nel conteggio delle calorie totali giornaliere, dal momento che l'alcol contiene zuccheri.
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Alcolismo e diabete: quando la dipendenza provoca la patologia
L'assunzione di moderate quantità di alcol nei soggetti con diabete di tipo I è consentita, a patto che essi rispettino le indicazioni ricevute dal proprio medico. Diverso è il caso, invece, di coloro che soffrono di dipendenza da alcol. Secondo studi recenti, è possibile l'insorgenza di una forma di diabete alcol-correlato negli individui che consumano grandi dosi di alcolici per periodi di tempo prolungato.
Uno studio condotto dall'Università del Texas ha dimostrato come vi sia un legame significativo tra l'abuso di alcol e l'aumento di possibilità nel sviluppare il diabete di tipo II. L'assunzione di cinque o più unità alcoliche al giorno per gli uomini, e di quattro per le donne, può, a lungo andare, compromettere la funzionalità di organi fondamentali come il fegato e il pancreas.
Questa riduzione del funzionamento degli organi può influenzare in modo negativo il meccanismo di gestione del glucosio da parte dell'organismo, con la conseguenza che sarà più probabile incorrere nel diabete 2 o in malattie oncologiche.
I cosiddetti "forti bevitori" hanno dunque livelli di glucosio a digiuno più elevati rispetto a chi non beve e lo fa moderatamente, con una conseguenza progressiva incapacità da parte dell'organismo di assicurare un corretto equilibrio glicemico nel corso della giornata. Il consumo di alcol, inoltre, aumenta il rischio di sviluppare patologie tumorali e cardiovascolari, pertanto si sconsiglia di oltrepassare la soglia massima indicata dalle linee guida.