Se il tessuto adiposo si infiamma, la dieta è inutile?

Dorotea Roggio | Biologa e Ricercatrice

Ultimo aggiornamento – 10 Settembre, 2021

Lipoinfiammazione

Spesso, gli sforzi associati a una dieta non portano al risultato desiderato, ovvero alla perdita di peso

La causa va ricercata nella lipo-infiammazione, ovvero l’infiammazione del tessuto adiposo, che inizia quando si aumenta di peso. Fisiologicamente, il grasso si accumula nel tessuto adiposo. Quando si aumenta di peso in modo cospicuo, gli adipociti aumentano di dimensione, per poter accogliere la maggior quantità di grasso possibile, e aumentano anche di numero. Per contro, le membrane cellulari iniziano a essere tese, e gli adipociti si gonfiano come dei palloncini. Queste alterazioni danno inizio al processo infiammatorio, che come un loop si auto-alimenta: gli adipociti ingrossati possono infatti rompersi oppure morire a causa di una mancata irrorazione sanguigna.    

Cosa è la lipo-infiammazione?

Ma la lipoinfiammazione non finisce qui: una volta che il tessuto adiposo è stato ampiamente alterato, il grasso inizia ad accumularsi anche in altri tessuti, in cui fisiologicamente non dovrebbe trovarsi, come i muscoli, il fegato e il pancreas. La presenza di grasso in questi organi provoca l’alterazione dei principali sistemi ormonali di regolazione del metabolismo, come quello dell’insulina, la cui maggiore conseguenza può essere la comparsa del diabete di tipo 2

Inoltre, un altro sistema ormonale che si altera in seguito alla lipoinfiammazione è quello che regola il senso di sazietà e il senso della fame, sbilanciato verso un aumento del senso della fame. Purtroppo, l’aumento della fame e quindi l’aumento dell’apporto calorico giornaliero non fa che dare linfa al circolo vizioso, andando avanti con la comparsa delle dislipidemie, come l’aumento dei trigliceridi nel sangue e una diminuzione del colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo “buono”). In altre parole, il quadro infiammatorio che si nasconde dietro un “banale” aumento di peso è veramente molto più complicato di quanto si possa immaginare. La comprensione di questi meccanismi quindi ci può aiutare a spiegare perché è così difficile perdere peso.    

Come perdere peso

Gli specialisti suggeriscono di instaurare sin dall’inizio un protocollo dietologico basato sullo stato di chetosi, da associare a un’attività fisica che viene introdotta gradualmente durante il percorso. Lo stato di chetosi può essere instaurato con un regime alimentare ricco di proteine, riducendo l’ingestione di carboidrati e grassi. 

Questo metodo è da seguire sotto stretto controllo medico, e può stimolare il metabolismo corporeo ad utilizzare gli accumuli di grasso come substrato energetico, preservando così la massa muscolare. Inoltre, per aiutare lo spegnimento della lipoinfiammazione, è molto importante la contemporanea assunzione degli acidi grassi Omega3, che hanno un naturale effetto antinfiammatorio.    

Questa dieta ha una durata che dipende dal peso e dallo stato di salute del paziente ed è seguita da una fase in cui l’alimentazione e l’attività fisica vengono adeguate al mantenimento dei risultati raggiunti.

Dorotea Roggio | Biologa e Ricercatrice
Scritto da Dorotea Roggio | Biologa e Ricercatrice

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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