È meglio che ci pensiate due volte prima di afferrare quel cartone di latte pastorizzato alla vostra prossima tappa al supermercato! Uno studio recentemente condotto dalla Harvard University ha dimostrato che i prodotti lattiero-caseari pastorizzati in allevamenti intensivi possono causare alcuni tipi di tumore.
Sembra infatti che il latte proveniente dalle mucche degli allevamenti intesivi contenga alti livelli di estrone solfato, una molecola appartenente alla famiglia degli ormoni estrogeni (ormoni sessuali femminili) collegata ai tumori di testicoli, prostata e mammella.
Il dr. Ganmaa Davaasambuu e i suoi colleghi hanno indicato il “latte proveniente da allevamenti moderni” come il principale colpevole, facendo riferimento alle operazioni di confinamento su larga scala di mucche che producono latte 300 giorni all’anno – anche quando sono gravide –. Rispetto al latte crudo, estratto dalla mucca solo durante i primi sei mesi dopo la gravidanza, il latte pastorizzato ha riscontrato livelli di estrone solfato 33 volte più alti.
Valutando dati provenienti da tutto il mondo, il dr. Davaasambuu e i suoi colleghi hanno identificato un chiaro legame tra il consumo di tale latte ad alto contenuto di ormoni e l’alta percentuale di tumori ormono-dipendenti. Contrariamente, dunque, a ciò che le pubblicità vogliono farci credere, bere latte trasformato potrebbe non essere positivo per la propria salute.
Meglio scegliere il latte crudo, biologico e proveniente da mucche nutrite con erba fresca. Oltre allo studio del dr. Davaasambuu, vi sono anche altri studi che testimoniano la pericolosità del latte pastorizzato. La pastorizzazione, infatti, distrugge anche il valore nutrizionale ed enzimatico del latte. Il latte crudo, invece, contiene una grande quantità di sostanze nutritive, tra cui batteri benefici come il Lactobacillus acidophilus, vitamine ed enzimi e solo una piccola quantità di calcio (se lasciato non pastorizzato).
9 motivi per cui tenersi alla larga dal latte pastorizzato
- La pastorizzazione è usata per mascherare il latte di bassa qualità – Il calore distrugge un gran numero di batteri presenti nel latte, e quindi nasconde anche sporco, pus e pratiche casearie sporche. È più economico produrre latte sporco e uccidere i batteri col calore, che mantenere mucche in buona salute e un caseificio pulito.
- La pastorizzazione distrugge i principi nutritivi – La pastorizzazione distrugge la vitamina C e vitamine del gruppo B, sminuendo così il valore nutritivo del latte. Con la pastorizzazione, inoltre, calcio e altri minerali diventano indisponibili.
- La pastorizzazione distrugge gli enzimi – Fermenti lattici, proteine, anticorpi e ormoni benefici sono distrutti dalla pastorizzazione del latte, con un conseguente effetto di latte “devitalizzato” (senza vita). I fermenti lattici aiutano a digerire il lattosio; inoltre sia gli enzimi che le proteine del latte, aiutano ad assorbire le vitamine. Nel latte pastorizzato gli enzimi protettivi sono resi inattivi, il che rende il latte più suscettibile al deterioramento.
- Causa l’asma – Il latte pastorizzato provoca l’asma e di conseguenza i medici prescrivono una dieta senza latticini pastorizzati. Il latte fa scattare l’asma destabilizzando i mastociti, che rilasciano l’istamina (causa di infiammazione, produzione di muco e spasmo bronchiale). Il latte pastorizzato è un prodotto alimentare ‘parziale’, poiché mancano gli enzimi digestivi e quasi tutti i suoi batteri benefici. Il latte pastorizzato (con rare eccezioni) proviene da mucche alimentate con una razione a base di mai e soia, anziché a pascolo e foraggio. La pastorizzazione deforma e distorce le fragili proteine, rendendoci allergici. Al contrario, il latte non pastorizzato (crudo) guarisce e previene l’asma, stabilizzando i mastociti e riducendo l’infiammazione, come dimostrato dall’abbassamento dei livelli di proteina C-reattiva. Il latte non pastorizzato ricostruisce l’immunità, consentendo il consumo sicuro della biodiversità delle nostre diete.
- Provoca allergie – Il latte vaccino è il primo cibo a causare allergie. Il latte di ciascuna specie di mammifero è formulato per la propria specie. CI sono lattoferrine speciali e immunoglobuline che negli esseri umani fungono da allergeni. Il latte può causare: diarrea, crampi, gonfiore, gas, sanguinamento gastrointestinale, anemia sideropenica, eruzioni cutanee, acne. È stato collegato anche al diabete insulino-dipendente, all’artrite reumatoide, all’infertilità e alla leucemia. La proteina della lattoalbumina è stata identificata come fattore chiave per il diabete; l’89% degli allevamenti da latte americani hanno il virus della leucemia; le mucche a cui è stata diagnosticata la malattia di Johne hanno la diarrea e un pesante spargimento fecale di batteri. Questi batteri prolificano nel latte, e non vengono distrutti dalla pastorizzazione. A volte i batteri del latte trovano il loro habitat nell’ospite umano, causando la sindrome dell’intestino irritabile o il morbo di Crohn.
- Uccide la densità ossea – Le industrie casearie, attraverso gli spot pubblicitarie, provano a convincerci che i prodotti lattiero-caseari sono fonte di calcio. Ciò è assolutamente falso, poiché la pastorizzazione crea solo carbonato di calcio, che non penetra nelle ossa, senza un agente chelante. Così il corpo prende il calcio dalle ossa per tamponare la presenza di carbonato di calcio nel sangue: tale processo provoca l’osteoporosi, portando dunque all’effetto contrario di quello inizialmente promesso.
- Efficacia antibiotica compromessa – La pastorizzazione uccide anche l’efficacia antibiotica del corpo umano. Il latte pastorizzato proviene infatti da allevamenti dove le giovenche e le vacche sono alimentate con pesanti dosi di antibiotici, che assumiamo indirettamente con latte. La conseguenza, per noi, è una super-resistenza ai batteri, che ci rende totalmente immuni agli antibiotici quando ci occorrono per debellare un’infezione.
- Carburante del cancro – Dei circa 60 ormoni contenuti nel latte di mucca, uno è un potente ormone della crescita, chiamato IGF-1, con fattore di crescita pari a 1. Questo ormone è come una dose di combustibile per qualsiasi tipo di cancro, specialmente per quelli alla mammella, alla prostata e al colon.
- Mucche in un mondo malato – Le mucche che brucano sui pascoli verdi stanno sparendo. La pastorizzazione ha sterminato i pascoli e costringe le mucche a cibarsi al chiuso con antibiotici e ormoni. Alcune mucche sono poi ammassate in recinti in cui stazionano in mucchi di letame di altre vacche. Inoltre, lo stress di essere munte quattro volte al giorno, accorcia la loro vita a quaranta mesi, mentre una mucca da pascolo, che produce molto meno latte, può vivere fino a dieci anni in piena salute.