Quanto dura la digestione dell'essere umano

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 29 Luglio, 2024

Gruppo di amici che mangia insieme

Quanto tempo ci vuole per digerire i cibi che vengono introdotti con l'alimentazione? È vero che il tempo di svuotamento gastrico è differente a seconda dell'alimento? 

Andiamo alla scoperta di quanto dura la digestione dell'essere umano e da quali fattori è influenzata.

Quante ore dura la digestione?

Conoscere gli elementi che possono favorire (o al contrario, rendere più difficile), la digestione è tuttavia importante, soprattutto se si pratica attività sportiva. 

Quanto ci vuole per digerire, quindi, e quali sono gli aspetti che giocano un ruolo su questa fondamentale funzione del corpo umano? 

Il tempo di digestione varia sensibilmente a seconda della quantità di cibo introdotto e della sua tipologia, nonché da una serie di caratteristiche personali.

In linea generale, i tempi della digestione di un pasto leggero richiedono dalle due e alle tre ore, mentre pasti considerati "medi", impiegano dalle tre alle quattro ore per essere digeriti. 

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Quando invece si mangia molto, o si consumano cibi pesanti o grassi, il tempo per digerire si allunga fino a cinque-sei ore.

Dopo questo periodo di tempo il bolo alimentare giunge infine all'intestino tenue. 

Trascorse circa otto ore, il cibo arriva nella parte finale del piccolo intestino e da qui inizia il processo di eliminazione dei residui di cibo che l'organismo non è stato in grado di digerire.

Tale passaggio inizia dopo 24 ore dal momento in cui l'alimento è stato deglutito e può completarsi nel giro di qualche giorno

Si stima infatti che il cibo non digerito impieghi mediamente 50 ore nell'uomo e 57 ore nella donna per abbandonare il corpo umano, sebbene le variazioni a livello individuali siano notevoli.

Dopo quanto inizia la digestione?

Sono in molti a chiedersi quando inizia la digestione dopo mangiato, oltre che quanto dura. 

Tale processo parte esattamente dal momento in cui si mastica il cibo, visto che già in questa fase preliminare l'alimento viene masticato e mischiato alla saliva.

Gli enzimi contenuti all'interno di quest'ultima favoriscono la scomposizione dei carboidrati, mentre i muscoli coinvolti nella deglutizione spingono il cibo giù attraverso il tubo digerente fino allo stomaco. 


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Qui gli alimenti vengono immagazzinati e subiscono la prima aggressione da parte dei succhi gastrici, i quali hanno la funzione di frammentare i vari alimenti, che poi verranno digeriti e infine assorbiti all'interno dell'intestino.

Nell'intestino crasso, invece, avviene la fase di assorbimento dell'acqua che erano contenuta all'interno degli alimenti e proprio qui i residui vengono stoccati in attesa dell'eliminazione attraverso il retto.

Da cosa sono influenzati i tempi di digestione?

La durata della digestione umana è influenzata da numerose variabili, a cominciare dalla quantità e dalla tipologia di cibo introdotto.

Gli alimenti grassi, infatti, vengono digeriti molto più lentamente rispetto ai carboidrati, mentre quando vi è un certo contenuto acquoso (come nel caso delle zuppe o delle vellutate), i tempi si accorciano.

Altri elementi che incidono sul tempo di svuotamento dello stomaco sono poi:

  • la masticazione: più si mastica lentamente, più si accorciano i tempi della digestione;
  • la cottura degli alimenti, che diminuisce se il cibo è cotto rispetto a quando è crudo;
  • le combinazioni alimentari: il tempo della digestione si allunga molto se all'interno dello stesso pasto sono presenti cibi che appartengono a categorie diverse (ad esempio proteine e grassi o carboidrati e grassi);
  • la presenza di acqua: gli alimenti che si presentano già frullati e inseriti all'interno di una parte liquida (come ad esempio i frullati di frutta o le zuppe) sono molto più veloci da digerire. Un'eccezione è però rappresentata dal latte intero che, pur essendo liquido, è piuttosto impegnativo per lo stomaco;
  • il metodo di cottura utilizzato: cibi fritti e grigliati sono molto più difficili da digerire rispetto a quelli lessi o cotti al vapore;

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  • lo stress: sembra che alti livelli di stress possano influenzare i tempi della digestione, rallentandoli notevolmente e provocando alterazioni nell'equilibrio intestinale;
  • l'età: più si invecchia, più la digestione si fa lenta e pesante, visto che i movimenti della peristalsi tendono a diminuire;
  • alcune patologie: malattie come l'ernia o la gastrite possono rendere più difficoltosa la digestione;
  • intolleranze alimentari e allergie;
  • l'assunzione di farmaci: alcune categorie di farmaci, come ad esempio quelli usati per contrastare l'acidità dello stomaco, possono ritardare la digestione.

Tabella con tempi di digestione degli alimenti

La durata della digestione cambia notevolmente a seconda del tipo di cibo che si mangia, tuttavia è praticamente impossibile stabilire una tempistica precisa, dal momento che molto dipende alle caratteristiche individuali. 

In linea generale, tra i cibi più veloci da digerire vi sono i carboidrati semplici, i quali vengono assorbiti in circa 30 minuti, mentre i carboidrati complessi richiedono qualche ora, visto che devono essere scomposti.

Le proteine impiegano dalle 4 alle 5 ore per essere digerite, più o meno alla pari dei grassi. 

Per avere un'idea del tempo di digestione degli alimenti può essere utile tenere questo elenco come riferimento:

  • frutta: impiega dai venti ai quaranta minuti per essere digerita, a seconda della tipologia. Frutti che contengono più acqua, come ad esempio l'anguria o il melone, si digeriscono prima di frutti ricchi di fibre (mele, pere, etc.);
  • proteine: a seconda dell'alimento introdotto, possono volerci trenta minuti (pesce bianco magro), un'ora (pesce più grasso), o anche due ore, come nel caso della carne bianca, o addirittura tre-quattro ore (carne rossa);
  • latticini: il latte e i formaggi magri (come la ricotta) ci impiegano un'ora e mezza per essere digeriti, tuttavia i tempi si allungano notevolmente (fino ad arrivare a cinque ore) nel caso dei formaggi a pasta dura;
  • verdure: dai trenta ai sessanta minuti, in base alla quantità di amidi presenti al loro interno, non a caso le verdure più lente da digerire sono le patate;

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  • legumi: solitamente due ore sono sufficienti per digerire i legumi;
  • carboidrati: in genere da una a due ore;
  • frutta secca e semi oleosi: essendo molto ricchi di grassi, questi alimenti impiegano circa due ore per essere digeriti; 
  • acqua: l'acqua bevuta a stomaco vuoto viene subito convogliata all'intestino, mentre i succhi vengono digeriti in circa venti minuti.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Christian Raddato
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