Mentre alcune malattie respiratorie come la polmonite, l’asma e le allergie sono ben definite nell’immaginario comune, raffreddore, sinusite e rinite allergica sono infiammazioni delle vie aeree con cui è facile fare confusione.
Dunque, qual è la differenza tra raffreddore e sinusite? Come distinguerle, invece, da una rinite allergica?
Scopriamo insieme le differenze, alla ricerca dei rimedi più efficaci.
Differenza tra raffreddore, sinusite e rinite allergica
Il raffreddore è un’infezione virale: si contrae quindi attraverso il contagio diretto o indiretto con un’altra persona infetta. Colpisce naso, gola e vie aeree e, di solito, si risolve in una o due settimane. Può essere anche una manifestazione dell’influenza.
La sinusite, invece, è un’infezione del seno nasale – acuta o cronica – e si verifica quando le cavità nasali diventano gonfie e infiammate. La sinusite è di solito causata da un virus, e spesso persiste anche dopo che altri sintomi respiratori si sono risolti. In rari casi, funghi o batteri possono causare un’infezione del seno nasale. Anche allergie, polipi nasali, infezioni ai denti, o un setto deviato possono innescare la sinusite.
Infine, la rinite allergica, chiamata anche febbre da fieno, si verifica quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo alle particelle nell’aria che si respira, se all’interno di esse è presente un allergene a cui si è sensibili. Il sistema immunitario provoca quindi sintomi quali starnuti e naso che cola. Le particelle sono chiamate allergeni, il che significa che possono causare una reazione allergica.
Raffreddore, sinusite e rinite: i sintomi sono diversi
A volte capita di confondere raffreddore, sinusite e rinite allergica, ma anche dai sintomi si può riconoscere di cosa si tratta.
I sintomi di un raffreddore di solito si sviluppano entro pochi giorni dopo aver contratto l’infezione. Tra i più comuni troviamo:
- Mal di gola
- Naso chiuso o che cola
- Starnuti
- Tosse
- Voce rauca
- Sensazione generale di malessere
Mentre tra i sintomi del raffreddore meno comuni vi sono:
- Febbre tra i 37e 39 °C
- Mal di testa
- Mal d’orecchio (possibile otite)
- Dolore muscolare
- Perdita del gusto e dell’olfatto
- Leggera irritazione agli occhi
- Sensazione di pressione nelle orecchie
I sintomi del raffreddore sono di solito al loro culmine durante i primi due o tre giorni, poi iniziano gradualmente a migliorare. Negli adulti e nei bambini più grandi, di solito durano circa dai 7 ai 10 giorni, ma possono durare anche più a lungo. La tosse, in particolare, può durare per due o tre settimane.
A volte può essere difficile dire se si soffre di raffreddore o di qualcosa che è potenzialmente più grave, come una sinusite o una rinite allergica, dal momento che i sintomi possono essere molto simili. Le differenze principali sono, per i sintomi da sinusite:
- Dolore su fronte (sinusite frontale)
- Dolore sopra e sotto agli occhi e dietro al naso
- Mal di testa particolarmente forte
- Muco giallo-verdastro
- Gola infiammata
Mentre per la rinite allergica (da non confondere con la rinite cronica), i sintomi si possono sviluppare in pochi minuti o ore dopo che si respira un allergene e possono durare per giorni. I sintomi che spesso iniziano non appena si respira in un allergene includono:
- Starnuti frequenti, soprattutto al risveglio.
- Naso che cola
- Solletico in gola o tosse causata da gocciolamento
- Lacrimazione, prurito agli occhi
- Prurito a orecchie, naso e gola
- Tosse allergica
I rimedi per il raffreddore
I raffreddori sono generalmente lievi e di breve durata, quindi, di solito, non c’è alcun bisogno di consultare il medico. Ma quali sono i rimedi per il raffreddore? Si dovrebbe semplicemente rimanere in casa e utilizzare antidolorifici e altri rimedi per alleviare i sintomi, fino a quando non ci si sente meglio.
Diverso è il caso del raffreddore nel neonato, che va monitorato costantemente. I bambini piccoli, infatti, essendo più fragili, sono più predisposti a complicazioni o rapidi peggioramenti delle vie aeree in patologie più serie.
È necessario, per gli adulti, andare dal medico solo se:
- I sintomi persistono per più di tre settimane
- I sintomi peggiorano improvvisamente
- Insorgono difficoltà respiratorie
- La tosse presenta un espettorato di muco macchiato di sangue
Cosa fare in caso di sinusite
In caso di sinusite, un decongestionante nasale è tra i rimedi per la sinusite più gettonati. Se ne sconsiglia l’uso continuativo per più di 10 giorni, per evitare di peggiorare i sintomi della sinusite. A volte può essere efficace anche uno spray nasale steroideo, ma anche in questo caso occorre non abusarne, pena un peggioramento della sinusite.
Gli antibiotici, come l’amoxicillina, sono impiegati solo per la sinusite cronica, ma è sempre necessario che vengano prescritti dal medico.
E in caso di rinite allergica?
È anzitutto importante evitare gli allergeni che causano la rinite allergica: solo in questo modo si possono ridurre i sintomi senza ricorrere ai farmaci.
Gli antistaminici possono aiutare ad alleviare alcuni sintomi allergici, quando non si può fare a meno di entrare in contatto con l’allergene disturbante.
Prendete anche in considerazione con l’allergologo l’immunoterapia: essa può rivelarsi molto utile in caso di riniti allergiche o altre sintomatologie allergiche ricorrenti.