Quanto dura la cistite? Un focus sui tempi di guarigione

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Agosto, 2024

Ragazza sdraiata si tiene la pancia dolorante

La durata della cistite, termine medico per intendere l'infiammazione/infezione della vescica, può essere variabile e dipendere dalla causa, dalla gravità e dal trattamento ricevuto.

In genere una cistite lieve, non complicata da altre condizioni di salute, può risolversi anche da sola entro pochi giorni, osservando alcuni accorgimenti alimentari e di igiene intima.

In altri casi, quando persiste ed è causata da infezione batterica o da altre condizioni sottostanti, ci si deve rivolgere al medico per una diagnosi e trattamento appropriati. 

La cistite da infezione batterica non curata, infatti, può durare anche oltre una settimana, essere recidivante e causare complicazioni.

Ma entriamo nel dettaglio per vedere quanto dura una cistite nei vari casi, quali sono le variabili che ne influenzano la durata, e quali i motivi per cui a volte può ripresentarsi. 

Cause più frequenti della cistite

La cistite può essere causata da vari fattori tra cui infezioni batteriche, condizioni non infettive e altre condizioni di salute sottostanti. 

Può manifestarsi come reazione ad alcuni prodotti per l'igiene intima, ad alcuni farmaci, alla radioterapia, all'uso prolungato del catetere o come complicazione di alcune malattie.

Nella maggior parte dei casi si manifesta in seguito a un'infezione batterica, nello specifico si tratta di un'infezione delle vie urinarie che può diventare anche piuttosto dolorosa e fastidiosa, nonché evolvere in una infezione renale.

In genere, il trattamento per la cistite da infezione batterica prevede l'assunzione di farmaci antibiotici, mentre per altri tipi di cistite dipenderà dalla causa.

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Infezioni batteriche

La causa più comune della cistite è un'infezione batterica, nella fattispecie causata dal batterio Escherichia coli (E. coli). Questi batteri possono entrare nella vescica attraverso l'uretra, portando a infiammazione e infezione.

Cause non infettive

  • irritazione dovuta a sostanze chimiche: l'esposizione a sostanze chimiche in prodotti per la cura personale, come bagni schiuma, saponi e spermicidi, può irritare la vescica e causare cistite;
  • terapia radiante: la terapia radiante all'area pelvica può causare infiammazione della vescica;
  • farmaci: alcuni farmaci, come quelli chemioterapici, possono causare infiammazione della vescica;
  • corpi estranei: l'uso a lungo termine di cateteri può portare a infezioni batteriche e danni tissutali, causando cistite.

Condizioni di salute sottostanti

Alcune condizioni di salute possono aumentare il rischio di sviluppare cistite, tra cui:

  • diabete;
  • calcoli renali;
  • prostata ingrandita;
  • lesioni del midollo spinale.

Quanto dura la cistite non trattata

Come premesso una cistite lieve può durare anche un paio di giorni e passare da sé. 

Ma nel caso in cui la causa fosse un'infezione batterica, la durata potrebbe estendersi a oltre una settimana aumentando il rischio di complicazioni come l'infezione renale, più grave e soggetta a terapie più lunghe e complesse.

Quanto dura la cistite trattata con antibiotici

In caso di infezione batterica, con un trattamento antibiotico appropriato la cistite può risolversi in minor tempo. 

Gli antibiotici possono aiutare a eliminare l'infezione in 1-3 giorni, anche se conviene sempre completare l'intero ciclo, se e come prescritto dal medico, per evitarne la ricomparsa. Infatti, la cistite non curata in modo adeguato tende a ripresentarsi con episodi ricorrenti.

Cistite cronica e recidivante

La cistite interstiziale è una condizione cronica caratterizzata da dolore persistente alla vescica e frequenza urinaria senza alcuna infezione rilevabile.

La cistite si definisce cronica e/o ricorrente quando si verificano 3 o più episodi di infezione all'anno: ogni episodio di infiammazione della vescica può portare a cambiamenti nell'epitelio vescicale, rendendolo più suscettibile a future ricadute.


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Nel caso di cistite ricorrente, il tempo di durata può variare. Se la cistite si ripresenta frequentemente, potrebbe essere necessario un trattamento più lungo o una valutazione più approfondita per identificare le effettive cause sottostanti. 

Infatti, non è detto che la causa della cistite recidivante sia legata all'infezione batterica non trattata in modo adeguato.

Perché la cistite tende a ripresentarsi?

Come premesso, sebbene la cistite possa dipendere da vari fattori, il più delle volte si verifica a causa di un'infezione batterica. 

Purtroppo tante persone che soffrono di questa condizione ne sperimentano episodi ricorrenti per diverse ragioni che possono anche non essere legate alla natura infettiva della cistite

  • le vie urinarie diventano più vulnerabili e predisposte a nuove infezioni;
  • uso errato degli antibiotici;
  • scarsa igiene intima e abitudini alimentari scorrette;
  • anomalie dell'apparato urinario;
  • sesso femminile. anatomicamente, le donne sono più soggette a soffrire di cistiti recidivanti.

Le vie urinarie diventano predisposte a nuove infezioni

Le infezioni ricorrenti delle vie urinarie possono verificarsi perché la vescica e le vie urinarie subiscono dei cambiamenti che le rendono più suscettibili all'attacco dei batteri.

Queste modifiche possono essere dovute a diversi fattori: alterazioni ormonali, danni ai tessuti, cambiamenti nella flora batterica locale. 

Di conseguenza, anche dopo aver completato un ciclo di terapia antibiotica, le vie urinarie rimangono più vulnerabili e predisposte a nuove infezioni.

In pratica, il sistema urinario diventa più "sensibile" e meno capace di difendersi dall'invasione dei microrganismi patogeni

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Questo stato di aumentata vulnerabilità può persistere nel tempo, favorendo episodi infettivi ricorrenti nonostante i trattamenti antibiotici per debellare l'infezione in corso.

È importante sapere che la terapia antibiotica, pur essendo efficace nell'eliminare l'infezione attiva, non è in grado di modificare questa condizione di base che predispone alle recidive. 

Per questa ragione, oltre al trattamento dell'episodio acuto, è fondamentale adottare misure preventive per ridurre il rischio di nuove infezioni, agendo sui fattori di rischio modificabili e rafforzando le difese immunitarie.

Uso errato degli antibiotici

Uno dei motivi principali per cui la cistite si ripresenta è l'uso improprio di antibiotici. 

Quando gli antibiotici vengono assunti in modo errato o eccessivo, possono portare allo sviluppo di batteri resistenti. Questi batteri sono più difficili da trattare e possono causare infezioni ricorrenti. 

Inoltre, gli antibiotici possono distruggere non solo i batteri dannosi, ma anche la flora intestinale benefica, che svolge un ruolo importante nella protezione contro le infezioni. 

È importante assumere antibiotici in caso si sospetti una cistite solo sotto l’indicazione del medico, meglio se dopo l’esecuzione di un esame delle urine ed un'urinocoltura: quest’esame ci identifica difatti il patogeno responsabile dell’infezione, dandoci poi informazioni sulla sua sensibilità/resistenza alle specifiche classi antibiotiche. 

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Scarsa igiene intima e abitudini alimentari scorrette

Le abitudini alimentari e lo stile di vita possono contribuire alla cistite recidivante. Alcuni alimenti e bevande, come quelli piccanti, acidi o contenenti caffeina, possono irritare la vescica e aumentare il rischio di infezione

Anche la scarsa igiene intima dopo la minzione, la defecazione, o dopo il rapporto sessuale, può favorire la crescita dei batteri.

Anomalie dell'apparato urinario

In alcuni casi, la cistite ricorrente può essere causata da malformazioni congenite o acquisite dell'apparato urinario. 

Queste anomalie possono ostacolare il flusso di urina o creare aree in cui i batteri possono proliferare, aumentando il rischio di infezione.

Diagnosi della cistite

La cistite può causare sintomi anche molto fastidiosi come dolore al basso ventre e durante la minzione, frequente necessità di urinare, bruciore quando si fa la pipì, urina scura. 

Sintomi più gravi possono comparire come sono conseguenza di un'infezione renale tra cui sangue nelle urine, mal di schiena, febbre alta, brividi e vomito. 

In presenza di questi sintomi bisogna rivolgersi al medico per ricevere una diagnosi accurata e una terapia adatta.

Il medico può prescrivere diversi esami:

  • analisi delle urine: il medico potrebbe eseguire un'analisi delle urine per verificare la presenza di batteri, sangue o pus nell'urina;
  • coltura delle urine: una coltura delle urine può aiutare a identificare il tipo di batterio che causa l'infezione;
  • storia clinica: è importante condividere la storia clinica, comprese le condizioni sottostanti, i farmaci e le malattie recenti, per aiutare il medico a risalire alla causa della cistite;
  • esame fisico: il medico potrebbe eseguire un esame fisico per verificare segni di infezione, come febbre o dolore addominale.

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Come prevenire la cistite

Per prevenire la cistite si possono seguire alcuni piccoli, semplici ma efficaci accorgimenti:

  • fare pipì, senza trattenerla, quando sentiamo lo stimolo a urinare;
  • dopo esser stati in bagno, pulirsi da davanti a dietro;
  • bere molta acqua, soprattutto in presenza di infezione;
  • evitare bevande che possono irritare la vescica, come bibite gassate, succhi di frutta, caffè, tè, alcolici;
  • eliminare spezie e condimenti piccanti.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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