Da cosa dipende il muco nelle urine e quando questa condizione diventa un campanello d'allarme? Quali sono i motivi che possono causare la comparsa di questa sostanza? Scopriamolo insieme.
Avere muco nelle urine è normale oppure no?
Il muco è una sostanza dalla consistenza vischiosa di colore biancastro che ricopre numerose e importantissime funzioni. Esso, infatti, protegge le membrane dislocate in vari apparati del corpo e proprio per questo può assumere forme diverse a seconda della zona dell'organismo dove viene prodotto.
In genere è formato da filamenti di lunghezza variabile e si trova soprattutto in prossimità delle vie di comunicazione che collegano l'interno con l'estero, aiutando a proteggerci dall'attacco degli agenti patogeni.
Il muco è naturalmente presente anche nell'apparato genitale e in quello urinario, pertanto, se la quantità prodotta dal corpo si mantiene nella norma, la sua presenza è da considerarsi un evento del tutto normale.
Quando tuttavia si nota un eccesso di muco nelle urine, allora ciò potrebbe essere il campanello d'allarme di qualcosa che non va. Le cause possono essere molte, tuttavia nella maggior parte dei casi una sovraproduzione di muco da parte dell'apparato urinario presuppone la presenza di un'infiammazione.
In condizioni fisiologiche, non ci si riesce ad accorgere del muco nell'urina semplicemente osservandola ad occhio nudo, mentre quando il corpo comincia a produrne grandi quantità, allora è possibile intravedere con facilità i filamenti. Le urine divengono quindi torbide, scure, maleodoranti e filamentose, inoltre possono verificarsi episodi di bruciore e dolore durante la minzione.
Non sempre la comparsa di muco nell'urina deve porre in allarme: qualora si tratti di un episodio spontaneo e isolato, senza altri sintomi e con urine di colore chiaro, allora è probabile che possa essere solo un'irritazione momentanea del canale urinario, e non uno stato infiammatorio vero e proprio.
Cosa può significare un eccesso di muco nelle urine
Il muco è fisiologicamente presente nelle urine, tuttavia in condizioni di normalità esso è visibile solamente mediante microscopio. Quando la sua quantità dovesse aumentare, però, si potrà notare ad occhio nudo; ciò non è sempre riconducibile ad un'infezione: nelle donne, ad esempio, osservare piccole tracce di muco durante la minzione è normale, dal momento che esso si confonde con le secrezioni vaginali.
Se tuttavia il muco si presenta di colore giallastro (e non bianco-trasparente), con un cattivo odore, dalla consistenza purulenta, oppure è associato a bruciore e dolore durante la minzione, allora è molto probabile che si sia in presenza di un'infiammazione del tratto urinario.
Le patologie più comuni legate a una sovraproduzione di muco includono solitamente le infezioni del tratto urinario, le malattie sessualmente trasmissibili o la presenza di batteri; in questo caso è indispensabile procedere ad effettuare un urinocoltura per identificare i microrganismi responsabili del problema.
Principali cause di muco nell'urina
Le principali patologie associate a muco nelle urine in grandi quantità sono:
- le malattie sessualmente trasmissibili. Patologie come la gonorrea e la clamidia sono solo due fra le infezioni di natura sessuale più comuni. Esse causano la presenza di muco purulento e caratterizzato da cattivo odore, nonché urine torbide, filamentose e scure. Chi è affetto da queste infezioni prova dolore e bruciore anche fuori dalla minzione o durante i rapporti sessuali;
- infezioni batteriche del tratto urinario. Le più comuni sono la cistite e l'uretrite, le quali sono causate dalla presenza di batteri nell'apparato urinario. Oltre al muco in eccesso, in genere le infezioni urinarie causano dolore, bruciore, necessità di urinare molto frequentemente e malessere;
- calcoli renali. I calcoli renali sono agglomerati di minerali che si localizzano nelle vie urinarie. Molto dolorosi da espellere, causano urine torbide e maleodoranti e, se raggiungono dimensioni ragguardevoli, possono determinare l'insorgenza di violenti dolori addominali (ovvero la cosiddetta "colica renale");
- gravidanza. La gravidanza non è una condizione patologica, tuttavia durante i mesi della gestazione si verifica spesso un aumento nella produzione di muco nella donna;
- colite ulcerosa. La colite ulcerosa è una patologia infiammatoria cronica che interessa l'intestino crasso. I segnali che si accompagnano alla colite ulcerosa includono sanguinamenti e la presenza di muco nel lume dell'intestino. Questa malattia causa dolore alla pancia e diarrea mista a sangue e muco. È proprio l'abbondante quantità di muco nelle feci che può contaminare anche le urine;
- sindrome dell'intestino irritabile. Uno dei segnali tipici di questa malattia cronica è la mucorrea, ovvero la sovraproduzione di muco nelle feci che, in alcuni casi, può estendersi anche nelle urine;
Altre cause di abbondanti quantità di muco nell'urina sono, poi, la scarsa igiene personale (che a sua volta può causare infezioni), lo svuotamento incompleto del retto e quello della vescica. Queste ultime due condizioni causano il trasferimento di batteri all'area uro-genitale, aumentando la possibilità che si verifichi un'infezione e, di conseguenza, un aumento del muco nelle urine.
Cosa fare in caso di eccessive quantità di muco nelle urine
Se piccole quantità di muco nelle urine sono considerate normali, quando la produzione di questa sostanza aumenta notevolmente, è necessario dedicare la giusta attenzione al problema e contattare il proprio medico. Questo potrà consigliare l'esecuzione di un esame delle urine e dell'urinocoltura, in modo da determinare la natura dei microrganismi presenti.
Altri test che possono restituire importanti informazioni sono anche quelli del sangue, il test per valutare la funzionalità renale e quello che verifica il livello degli elettroliti nel flusso sanguigno. Se si nota la presenza di eccessiva quantità di filamenti mucosi, non va quindi ignorata la situazione, in quanto potrebbe essere spia di un'infiammazione o di un'infezione batterica in corso.
Una volta individuata la causa all'origine del problema, il medico potrà prescrivere dei farmaci specifici, come ad esempio degli antidolorifici o degli antispastici (utili per donare benessere all'attività contrattile associata alla vescica), oppure consigliare alcune modifiche nel proprio stile di vita.
Aumentare l'idratazione è sicuramente un modo per tenere sotto controllo la formazione di calcoli renali, tuttavia è opportuno anche limitare l'assunzione di bevande alcoliche e di caffè, che esercitano un'azione irritante a livello dell'apparato urinario. È inoltre importante prestare attenzione all'igiene intima, evitando di scambiare gli asciugamani intimi con altre persone, e usando detergenti delicati.