Uno studio dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha evidenziato come gran parte degli adolescenti trascorra dalle 3 alle 6 ore al giorno con in mano lo smartphone (che non viene abbandonato neppure a scuola).
Il dato si abbassa leggermente nel periodo pre-adolescenza – ovvero tra gli 11 e i 13 anni – per via di un maggior controllo dei genitori.
È bene ricordare che un uso inappropriato ed eccessivo dello smartphone può creare isolamento sociale, disturbi del sonno e disattenzione verso l’apprendimento.
Vediamo, nel dettaglio, quali possono essere i rischi di quella che è a tutti gli effetti una dipendenza da cellulare.
Problemi alla vista
L’eccessiva esposizione all’uso dello smartphone può interferire anche con la vista, causando:
- secchezza oculare;
- bruciore;
- sensazione di corpo estraneo nell'occhio;
- abbagliamenti;
- fatica oculare;
- irritazioni.
Deficit dell’attenzione
Quando si passano tante ore davanti al cellulare, si possono alcune ripercussioni sul livello di attenzione.
Innanzitutto, l’utilizzo smodato dello smartphone che porta i ragazzi a giocare, consultare i social, guardare video o rispondere a messaggi mentre camminano può esporli al rischio di incidenti.
La dipendenza da cellulare, inoltre, può portare ad un approccio superficiale all'apprendimento, una minore concentrazione e una maggiore tendenza alla distrazione (soprattutto se utilizzato massivamente a scuola durante le lezioni).
Questo fatto può generare scarsi risultati scolastici, compromettendo anche il futuro (e l’autostima) dei ragazzi.
Isolamento e disturbi dell’umore
Un uso smodato dello smartphone si può manifestare con:
- sbalzi d'umore;
- ansia;
- depressione;
- perdita di controllo;
- isolamento.
Quest’ultimo fenomeno avviene quando internet si trasforma in un rifugio per i ragazzi timidi che hanno difficoltà nel relazionarsi con gli altri.
Nei casi più gravi, l’isolamento può diventare una vera e propria malattia che espone al rischio di sviluppare disturbi psichiatrici.
Questo fenomeno, in Italia, riguarda soprattutto i giovani all’interno di una fascia d’età che va dai 14 ai 30 anni e che trascorrono su internet più di 12 ore al giorno.
Danni posturali
A risentire della dipendenza da cellulare sono anche i muscoli e le articolazioni, con danni che possono colpire maggiormente:
- collo;
- spalle.
I dolori articolari, negli adolescenti iperconnessi, sono riscontrabili tra coloro che trascorrono più di 5 ore al giorno sul cellulare.
Disturbi del sonno
La dipendenza da cellulare fa si che questo venga utilizzato anche appena prima di dormire, causando numerosi danni:
- impatto negativo sul ritmo circadiano del sonno;
- eccitazione eccessiva;
- difficoltà ad addormentarsi.
Quando il sonno viene intaccato e diventa insufficiente o inadeguato, possono nascere:
- malattie cardiovascolari;
- disfunzioni metaboliche;
- diabete.
Infine, una scarsa qualità del sonno favorisce:
- depressione;
- abuso di alcool e sostanze;
- stanchezza;
- disturbi ossessivo-compulsivi.
Il ruolo del genitori
I genitori hanno un ruolo fondamentale in tutto questo, poiché hanno una difficoltà nel controllare l'uso del cellulare: la maggior parte degli adolescenti usa la tecnologia in maniera autonoma.
L’esempio dei più grandi è fondamentale, dal momento che è stato studiato che gli adolescenti con genitori che parlano al telefono mentre guidano hanno maggiori possibilità di ripetere questi comportamenti errati.
Un attento controllo, da parte delle figure più indicate, è indispensabile (anche se, quando lo si tenta, è spesso inadeguato e fallimentare).
L’approccio deve iniziare prima dell'adolescenza, perché c’è il rischio che, quando il ragazzo sarà più grande, potrà rifiutare e ribellarsi a questo monito.
È buona cosa educare i figli all’uso del cellulare – e di internet – fin da piccoli (nello stesso modo in cui lo si fa per il mondo reale) con:
- dialogo;
- educazione emotiva;
- regole;
- ascolto.
L'adolescente verrà, quindi, preparato ad accettare un confronto condiviso e non potrà rifiutare regole che hanno il solo scopo di proteggerlo.
Questi dettami sono necessari per imparare ad autoregolarsi e assumere un atteggiamento critico rispetto alla web.