La cervicale fa alzare pressione? Molte persone con disturbi cervicali notano anche variazioni della pressione sanguigna spesso un innalzamento.
Sebbene possano coesistere, cervicalgia e ipertensione non hanno un rapporto diretto di causa-effetto.
In genere, entrambi i disturbi possono essere correlati indirettamente tramite lo stato di tensione nervosa e stress cronico, che porta a contratture muscolari e all'aumento del tono simpatico, ma a non vi è un rapporto di causalità tra le due problematiche.
Le due condizioni vanno affrontate in modo integrato con l'aiuto del proprio medico, attraverso un programma riabilitativo che intervenga sul comune denominatore dello stress producendo effetti positivi sulla pressione arteriosa.
Per mantenere il controllo della pressione, sciogliere le contratture e alleviare il dolore è opportuno adottare un approccio globale che includa esercizi mirati per i muscoli cervicali, tecniche di rilassamento e respirazione, uno stile di vita sano, senza trascurare il monitoraggio e il trattamento medico dell'ipertensione.
Mal di collo e ipertensione: qual è il nesso?
La relazione tra dolore cervicale e ipertensione arteriosa è un tema di interesse in ambito medico. Entrambi sono problemi di salute molto diffusi che a volte si presentano insieme.
Molte persone con disturbi cervicali notano anche variazioni della pressione sanguigna, in genere un aumento della pressione minima o diastolica quando il dolore cervicale si fa più intenso, chiedendosi se esista un collegamento diretto.
Sebbene una correlazione sia innegabile, il rapporto causa-effetto non è così semplice come può sembrare.
Diversi studi hanno indagato la relazione tra problemi cervicali e pressione sanguigna suggerendo un collegamento diretto, anche se in realtà non esistono evidenze scientifiche solide a supporto di una relazione causa ed effetto.
D'altro canto, si è osservato che migliorando la condizione del tratto cervicale tramite esercizi e trattamenti specifici per il dolore, spesso anche la pressione si abbassava nelle persone che tendevano ad averla alta.
Ma anche questa correlazione non basta a dichiarare la relazione diretta tra cervicale e ipertensione.
Il vero collegamento tra cervicale e pressione è indiretto e passa attraverso lo stato di stress e tensione psicofisica, ovvero attraverso l'iperattivazione del sistema nervoso simpatico.
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Il legame tra cervicalgia e ipertensione è indiretto: la causa comune è da ricercare nell'iperattivazione del sistema nervoso simpatico dovuta a stress cronico e alla tensione psicofisica.
Lo stress cronico porta sia a contratture muscolari, in particolare a livello del collo, sia ad un aumento del tono simpatico che causa l'innalzamento della pressione arteriosa.
Quindi le due condizioni spesso si presentano insieme non perché una provochi l'altra, ma perché derivano dallo stesso meccanismo fisiopatologico di base.
Mal di collo dovuto allo stress cronico: la causa della pressione alta
Cosa succede quando si è stressati? I disturbi cervicali sono strettamente correlati allo stato tensivo.
Quando si è sottoposti a stress cronico:
- i muscoli si contraggono;
- il battito cardiaco accelera;
- la pressione aumenta.
Ecco quindi perché problemi al collo ed ipertensione spesso si presentano insieme, come conseguenze di uno stato di tensione prolungata nel tempo, pur non essendo una la causa diretta dell'altra.
Sono tante le persone con dolore cervicale che presentano anche sintomi come rigidità muscolare diffusa, mal di testa, vertigini, disturbi visivi e di concentrazione.
Questi sono segni di un'eccessiva stimolazione simpatica legata a tensioni emotive e psicologiche prolungate nel tempo.
l tratto cervicale è vicinissimo ai centri nervosi del cervello: quando è infiammato, l'infiammazione può "irradiarsi" alle aree cerebrali, causando stanchezza e spossatezza.
Ecco perché molte persone con cervicale lamentano un calo di energie, più che un aumento pressorio.
Il sistema nervoso simpatico
Il "tono simpatico" accennato poco fa si riferisce al livello di attività del sistema nervoso simpatico, che è una parte del sistema nervoso autonomo.
Il sistema nervoso autonomo regola funzioni involontarie dell'organismo, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la respirazione e la digestione.
È composto da due rami principali: il sistema nervoso simpatico e il sistema nervoso parasimpatico.
Il sistema nervoso simpatico è responsabile della risposta "fight or flight" (lotta o fuga) dell'organismo, ovvero l’innesco di una reazione alle situazioni di stress o di emergenza.
Quando è attivato, provoca una serie di effetti che preparano il corpo ad affrontare una minaccia o uno sforzo intenso, tra cui:
- aumento della frequenza cardiaca e della forza di contrazione del cuore;
- costrizione dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione);
- aumento della pressione arteriosa;
- dilatazione dei bronchi per aumentare l'apporto di ossigeno;
- aumento della sudorazione;
- dilatazione delle pupille.
Quando si parla di "tono simpatico elevato", si intende uno stato di iperattivazione cronica del sistema nervoso simpatico.
Questa condizione, che può essere causata da stress fisico o emotivo prolungato nel tempo, può portare a vari problemi di salute, tra cui ipertensione, tachicardia, ansia e disturbi del sonno.
Al contrario, il sistema nervoso parasimpatico ha un effetto opposto perché promuove il rilassamento, la digestione e il risparmio energetico.
In condizioni normali, c'è un equilibrio tra l'attività simpatica e parasimpatica, ma in caso di stress cronico questo equilibrio può essere alterato a favore di un'eccessiva stimolazione simpatica.
Ecco perché è importante sapere come gestire lo stress quando diventa eccessivo e fuori controllo.
Artrosi cervicale e ipertensione
Come nel caso della cervicalgia in generale, non esiste una relazione causa-effetto diretta tra artrosi cervicale e ipertensione.
L'artrosi cervicale è una patologia degenerativa delle articolazioni del collo che causa dolore, rigidità e limitazione dei movimenti. Interessa maggiormente le persone anziane.
Questi sintomi possono portare a uno stato di tensione muscolare e di stress psicofisico prolungato nel tempo.
Come abbiamo visto poco sopra, lo stress cronico può causare un aumento del tono simpatico, con conseguente innalzamento della pressione arteriosa.
Inoltre, il dolore e la limitazione funzionale causati dall'artrosi cervicale possono rendere più difficile svolgere attività fisica regolare, un fattore importante per il controllo della pressione sanguigna.
La sedentarietà prolungata e altre cattive abitudini possono contribuire all'aumento di peso e all'ipertensione.
Come gestire il dolore cervicale e l'ipertensione
Per gestire sia il dolore cervicale che l'ipertensione, è fondamentale adottare un approccio complessivo che aiuti a ridurre lo stato di tensione psicofisica:
- esercizi di stretching e rinforzo muscolare, specifici per la muscolatura cervicale e posturale;
- miglioramento della postura;
- tecniche di rilassamento;
- gestione dello stress;
- adozione di uno stile di vita quotidiano e ritmi più sani, rispettando i ritmi circadiani ed evitando comportamenti che possono aumentare lo stress, come cenare tardi, andare a letto a stomaco pieno, fare attività fisica intensa la sera, etc.
Esercizi per il collo
Per sciogliere le tensioni del collo e delle spalle sono fondamentali gli esercizi specifici per allungare e ricondizionare la muscolatura cervicale e posturale.
Attraverso uno stretching graduale e costante i muscoli si rilassano, il dolore si attenua e di riflesso anche la pressione ne trae beneficio abbassandosi.
Tecniche di rilassamento
Dato il legame con lo stress, è importante associare agli esercizi anche tecniche di rilassamento generale. In particolare, risultano molto efficaci quegli esercizi che coinvolgono il diaframma e il respiro profondo.
Imparare a rilassarsi e a respirare correttamente aiuta ad abbassare i livelli di tensione, giovando sia alla cervicale che alla pressione.
Anche per gestire al meglio l'artrosi cervicale e l'ipertensione, è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che includa:
- terapie specifiche per l'artrosi, come farmaci antinfiammatori, infiltrazioni e fisioterapia;
- esercizi di mobilizzazione e stretching del collo, compatibilmente con il grado di artrosi;
- tecniche di rilassamento e gestione dello stress;
- attività fisica regolare e adattata alle proprie condizioni;
- controllo del peso e adozione di una dieta sana.