Uno studio recentemente uscito sul Canadian Medical Association Journal mette in guardia le donne che assumono ibuprofene, diclofenac e naprossene che possono addirittura raddoppiare il rischio di aborto.
Come si deve comportare la donna in gravidanza? Quali farmaci sono sconsigliati alle donne durante la gravidanza per scongiurare un rischio di aborto? Il dottor Marcello Sergio dà dei consigli alle future mamme.
Il concetto più importante riguardo ai farmaci utilizzabili in gravidanza è che solamente alcuni di essi possono essere assunti “a cuor leggero”. In linea generale i farmaci utilizzabili in età pediatrica o nel neonato possono essere somministrati durante la gravidanza.
E’ quindi fondamentale che la donna in stato gravidico, prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco, chieda informazioni al suo medico o ginecologo e legga attentamente il foglio illustrativo del farmaco alla voce “gravidanza e allattamento”.
Alcuni antibiotici, alcuni antidolorifici possono causare problemi al feto.
Nel caso dell’ibuprofene, antidolorifico di frequente uso da parte della donna specie per i dolori mestruali, si può verificare una inibizione della sintesi delle prostaglandine, che sono delle sostanze interessate nei meccanismi della funzionalità utero-ovarica, per quanto riguarda il sesso femminile.
Il foglio illustrativo del farmaco riporta chiaramente la possibilità di rischio abortivo o di malformazioni cardiache se assunto in gravidanza o allattamento.
A questo punto, qualora in gravidanza vi sia uno stato febbrile, una sintomatologia dolorosa, come mal di testa o mal di schiena, l’uso del paracetamolo può essere tranquillamente consigliato alla paziente. Questo farmaco infatti viene comunemente utilizzato nelle forme febbrili neonatali, quindi vi è l’assoluta certezza della sua innocuità, se assunto nelle dosi raccomandate.
Si ringrazia il Dott. Marcello Sergio, specialista in Ostetricia e Ginecologia, autore di questo articolo.