Qual è la differenza tra cancro e tumore?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 06 Maggio, 2024

Il medico parla con il paziente

È vero che esiste una differenza tra tumore e cancro oppure si tratta sempre della stessa patologia?

Quali sono gli aspetti che contraddistinguono queste due malattie così temute? Facciamo chiarezza sull'argomento.

C'è una differenza tra cancro e tumore oppure no?

Sono molte le persone che si chiedono se tumore e cancro sono la stessa cosa o se, invece, si tratti di due patologie diverse. In realtà si tratta di due condizioni patologiche che designano situazioni simili, ma sostanzialmente diverse.

Il tumore, che può essere benigno o maligno, è una proliferazione anomala di cellule, la quale può essere limitata alla sua sede di origine oppure può espandersi.

In questo caso si dice che il tumore ha dato luogo a una metastasi, mentre si utilizza il termine "cancro" solo ed esclusivamente quando la massa tumorale può originare una metastasi.

Entrambe le condizioni sono causate da un'alterazione della struttura cellulare, la quale modifica il suo comportamento e dà luogo a delle anomale.

La parola neoplasia deriva dall'unione delle parole greche "néos" (nuovo) e "plásis" (formazione), mentre "tumore" deriva dal latino e significa "rigonfiamento", visto che spesso questa patologia provoca proprio un nodulo o una massa.

La crescita anomale e incontrollata delle cellule tumorali è determinata da mutazioni genetiche e tali cellule possono staccarsi dalla massa originaria per diffondersi in altre zone del corpo, dando quindi origine a quelle che sono chiamate le metastasi.

Per chiarire ulteriormente la differenza fra questi due termini e comprendere se è più corretto parlare di cancro o tumore, si può fare riferimento a questa considerazione.


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Mentre il tumore è un certo senso la malattia dalla quale prende origine la mutazione di DNA all'interno delle cellule, il cancro segna un passaggio successivo, identificandosi con la sua capacità di produrre una metastasi all'interno dell'organismo, quindi di espandersi.

Sia la definizione di tumore che quella di cancro rappresentano due grandi categorie, all'interno delle quali trovano posto patologie differenti che, tuttavia, hanno in comune un aspetto, ovvero quello dell'anomalia cellulare che porta alla loro riproduzione senza controllo.

Sebbene nel linguaggio comune i due termini risultino spesso usati (erroneamente) come sinonimi, in realtà si tratta di due cose diverse.

I tumori, ad esempio, possono essere sia benigni che maligni, mentre il cancro a sua volta, pur essendo sempre maligno, può anche non causare una massa tumorale.

Le differenti tipologie di cancro o tumore

Quando si parla genericamente di tumore o cancro ci si riferisce a una grande varietà di situazioni patologiche che, a seconda del caso specifico, possono richiedere un approccio terapeutico differente.

Ecco quali sono le principali differenze che li contraddistinguono:

  • il tumore benigno. Questa forma tumorale non è una forma cancerosa, cresce molto lentamente ma non si diffonde in altre zone del corpo. Non va ad invadere i tessuti vicini ed è poco aggressivo, sebbene in determinati casi possa richiedere un intervento per essere eliminata.
  • il tumore maligno. In questo caso le cellule tumorali si riproducono molto velocemente e possono andare ad attaccare altri organi e tessuti, formando delle metastasi. Essendo a rapida riproduzione, vanno trattati in modo tempestivo.
  • le lesioni pre-cancerose. Si tratta di alterazioni di cellule e tessuti che possono evolvere in un tumore. Non si tratta, quindi, di un tumore vero e proprio, bensì di una condizione che può precederne la comparsa. Non è detto che queste lesioni si trasformeranno in una patologia, tuttavia è fondamentale identificarle e tenerle sotto controllo.
  • il carcinoma. Si tratta della forma più comune di cancro ed è un tumore maligno di origine epiteliale. Esso, cioè, colpisce le cellule epiteliali che avvolgono gli organi ed è frequente nelle mammelle, nei polmoni, nei reni, nella prostata o nell'apparato gastroenterico.

Il medico parla con la paziente

  • il sarcoma. Il sarcoma è un tipo di cancro che prende origine nelle ossa, nei tessuti molli (nel grasso, ad esempio), nei muscoli. Si tratta, quindi, di un tumore dei tessuti connettivi (nervi, muscoli, articolazioni, ossa, vasi
     sanguigni) e pertanto può insorgere in qualunque parte del corpo. Esso, inoltre, è spesso nascosto in profondità.
  • il linfoma. Il linfoma è il cancro del sistema linfatico e presenta molti aspetti in comune con la leucemia.
  • il mieloma. Il mieloma è il cancro che si sviluppa dalle plasmacellule, ovvero un tipo di globuli bianchi che produce gli anticorpi che servono a combattere le infezioni.
  • la leucemia. Si origina nel sangue e nel midollo osseo. Le cellule del midollo osseo vengono intaccate, così come i globuli rossi e quelli bianchi. Le cellule tumorali dei pazienti leucemici non hanno tuttavia una massa localizzata, visto che si trovano in tutto l’organismo.

Esistono numerose tipologie di cancro (oltre cento), che in genere si differenziano in base al tessuto o all'organo da cui ha avuto origine. I trattamenti, pertanto, sono molteplici e dipendono da differenti variabili.

Si va dall'intervento chirurgico alla radioterapia, dalla chemioterapia all'immunoterapia, tuttavia è essenziale che la patologia venga riconosciuta e trattata in tempo.

Quale differenza tra linfoma e carcinoma?

Carcinoma e linfoma sono due termini che rientrano nella più vasta definizione di cancro, ma quali sono le differenze che intercorrono fra queste due patologie?

Il carcinoma designa un tumore maligno che ha origine sul tessuto epiteliale che riveste, sia internamente che esternamente, un organo.

La maggior parte dei carcinomi colpiscono organi o ghiandole che sono in grado di produrre una secrezione, come ad esempio i seni, la prostata, la vescica e i polmoni.

Essi sono la forma di cancro più diffusa, visto che rappresentano circa l'80%-90% del totale, e possono essere di due tipi:

  • l'adenocarcinoma, che si sviluppa in un determinato organo o in una specifica ghiandola. Inizialmente appaiono come una mucosa bianca piuttosto spessa (simile a una placca) e si diffondono poi attraverso i tessuti molli.
  • il carcinoma squamocellulare, che ha origine nell’epitelio squamoso, non a caso è tipico delle membrane mucose.

I linfomi, invece, si sviluppano nelle ghiandole o nei nodi del sistema linfatico.

I linfomi sono a tutti gli effetti dei "tumori solidi" (a differenze delle leucemie, che sono anche dette "tumori liquidi"), e possono originarsi anche negli organi, come ad esempio il cervello o nello stomaco.

I linfomi a loro volta si suddividono in due categorie:

  • il linfoma di Hodgkin
  • il linfoma non-Hodgkin
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Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Christian Raddato
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