La pillola anticoncezionale è uno dei metodi contraccettivi più utilizzati dalle donne, grazie alla sua praticità ed efficacia. Per un uso corretto, però, è necessario conoscere alcuni aspetti della pillola perché in effetti, sì, può interagire con altri farmaci, e in particolare con gli antibiotici.
L'assunzione concomitante di antibiotici e pillola anticoncezionale può compromettere l'efficacia contraccettiva. Alcuni antibiotici, come rifampicina e rifabutina, accelerano il metabolismo degli ormoni contraccettivi. È fondamentale, dunque, adottare precauzioni aggiuntive, come l'uso del preservativo durante il trattamento antibiotico, e consultare il medico per sapere come regolarsi al meglio in questi casi.
Inoltre non è solo rischiosa l'interazione pillola anticoncezionale e antibiotico, bensì anche alcuni rimedi naturali possono interferire con il contraccettivo.
Antibiotico e pillola anticoncezionale: i rischi dell'interazione farmacologica
La pillola anticoncezionale funziona rilasciando ormoni sintetici, estrogeni e progestinici, che impediscono l'ovulazione e modificano il muco cervicale, rendendo più difficile il passaggio degli spermatozoi. Questo delicato equilibrio ormonale può essere alterato da diversi fattori, tra cui l'assunzione di altri farmaci.
Secondo una review pubblicata su JAMA, le evidenze da studi clinici e farmacocinetici (la branca della farmacologia che studia il percorso e il destino di un farmaco all'interno dell'organismo) non supportano una riduzione dell'efficacia contraccettiva con l'uso di antibiotici comunemente prescritti, con l'eccezione della rifampicina e della rifabutina.
Alcuni antibiotici, infatti, in particolare quelli appartenenti alla famiglia delle rifamicine (come rifampicina e rifabutina), possono accelerare il metabolismo degli ormoni contraccettivi a livello epatico e intestinale.
Ciò significa che l'organismo elimina più rapidamente gli ormoni, riducendone la concentrazione nel sangue e compromettendo l'efficacia della pillola. Questa interazione può persistere per tutta la durata del trattamento antibiotico e fino a una settimana dopo la sua conclusione.
È importante far presente che non tutti gli antibiotici causano questo effetto, ma resta valido il consiglio di rivolgersi al medico o al farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco contestualmente con la pillola.
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A parte la rifampicina, le prove di un'interazione tra pillola e antibiotici sono limitate e controverse. In ogni caso, per alcuni antibiotici sono stati registrati casi di "fallimento contraccettivo", quindi è sempre consigliabile confrontarsi con il medico sull'uso di un metodo contraccettivo aggiuntivo durante la terapia antibiotica (Fonte 1).
Altri antibiotici che possono interferire con la pillola sono:
- amoxicillina;
- ampicillina;
- tetraciclina;
- doxiciclina.
In sintesi
La rifampicina è l'unico antibiotico che ha dimostrato di ridurre i livelli plasmatici di estrogeni. Quando si assume la rifampicina, non ci si può affidare alla pillola anticoncezionale e un secondo metodo contraccettivo è obbligatorio;
Amoxicillina, ampicillina, griseofulvina, metronidazolo e tetraciclina sono stati associati al fallimento contraccettivo in tre o più casi clinici. Quando si usano questi farmaci, il medico dovrebbe discutere i dati disponibili con la paziente e suggerire una seconda forma di contraccezione;
Gli altri antibiotici sono molto probabilmente sicuri da usare contemporaneamente ai contraccettivi orali.
Interazioni della pillola con altri farmaci e con rimedi naturali
Oltre alle interazioni tra pillola anticoncezionale e antibiotici, esistono altri farmaci che possono interferire vanificando l'efficacia del contraccettivo. I cortisonici, per esempio, non compromettono direttamente la contraccezione, ma gli ormoni della pillola possono modificare l'effetto del cortisonico in modo variabile.
Gli antidepressivi, invece, possono amplificare gli effetti collaterali della pillola, come ritenzione idrica, gonfiore al seno e crisi emicraniche.
Anche alcuni rimedi naturali possono riservare effetti indesiderati. L'iperico o erba di San Giovanni, utilizzato come antidepressivo naturale, può causare una compromissione dell'efficacia contraccettiva della pillola estroprogestinica, la ripresa del ciclo mestruale e la perdita dell'effetto contraccettivo. Il pompelmo, invece, contiene un principio attivo che può alterare il metabolismo epatico di molti farmaci, inclusa la pillola.
Cosa fare in caso di assunzione concomitante
Se non è possibile evitare l'assunzione di antibiotici o di altri farmaci che interagiscono con la pillola, è fondamentale adottare alcune precauzioni aggiuntive.
Il metodo più sicuro è utilizzare un metodo contraccettivo di barriera, come il preservativo, per tutta la durata del trattamento e fino all'inizio di un nuovo blister di pillola.
Inoltre, è consigliabile bere più acqua per favorire l'eliminazione renale dei farmaci e, in caso di dubbi, consultare il ginecologo per ricevere consigli personalizzati.
Secondo le linee guida della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), in caso di assunzione concomitante di pillola e antibiotici, si raccomanda di:
- continuare ad assumere regolarmente la pillola;
- utilizzare un metodo contraccettivo di barriera durante il trattamento antibiotico e per i 7 giorni successivi;
- se si verificano episodi di vomito o diarrea, considerare la pillola come non assunta e utilizzare un metodo contraccettivo di barriera fino alla ripresa dell'assunzione regolare.
L'impatto di nausea, vomito e diarrea sull'efficacia della pillola
Oltre alle interazioni farmacologiche dirette tra antibiotici e pillola anticoncezionale, è importante considerare anche gli effetti collaterali gastrointestinali che alcuni antibiotici (e le malattie per cui vengono prescritti) possono causare.
Nausea, vomito e diarrea possono, infatti, compromettere l'assorbimento degli ormoni contraccettivi, riducendo l'efficacia della pillola. Non solo, la stessa pillola può causare reazioni di questo genere, disturbi come stitichezza, vomito e diarrea.
Quando preoccuparsi?
Se si verificano episodi di vomito o diarrea intensa entro 2 ore dall'assunzione di una pillola a base di solo progesterone (minipillola) o entro 3 ore dall'assunzione di una pillola anticoncezionale combinata, è probabile che il corpo non abbia assorbito una quantità sufficiente di ormoni per garantire la protezione contro la gravidanza.
In questi casi, si consiglia di assumere immediatamente un'altra pillola e di prendere la successiva all'orario abituale. Se non si manifestano ulteriori episodi di vomito o diarrea, la protezione contraccettiva dovrebbe essere mantenuta.
Se il vomito o la diarrea dovessero persistere per più di un giorno, l'efficacia contraccettiva della pillola potrebbe essere compromessa. In queste situazioni, è fondamentale continuare ad assumere regolarmente la pillola ma adottare anche un metodo contraccettivo di riserva, come il preservativo, per evitare gravidanze indesiderate.
Consigli pratici per una contraccezione sicura ed efficace
L'interazione tra pillola anticoncezionale e antibiotici è un aspetto che rischia di essere preso sottogamba e sottovalutato, ma che in realtà può avere conseguenze importanti sulla salute riproduttiva delle donne. Ecco perché è bene conoscere i potenziali rischi e adottare le giuste precauzioni per garantire una contraccezione sicura ed efficace.
In sintesi, questi i consigli pratici da tenere a mente:
- informare sempre il medico o il farmacista dell'uso della pillola prima di assumere qualsiasi altro farmaco, inclusi gli antibiotici;
- utilizzare un metodo contraccettivo di barriera, come il preservativo, durante il trattamento antibiotico e per i 7 giorni successivi, soprattutto se si assumono antibiotici come rifampicina, amoxicillina, ampicillina, tetraciclina o doxiciclina;
- un caso di episodi prolungati di vomito o diarrea, continuare ad assumere regolarmente la pillola, ma adottare anche un metodo contraccettivo di riserva fino alla ripresa dell'assunzione regolare.
Consultare tempestivamente il ginecologo in caso di dubbi, irregolarità mestruali o altri sintomi insoliti durante l'assunzione concomitante di pillola e antibiotici.