La lotta al Covid-19 non conosce limiti, neppure d'età: pare, infatti, che da giugno (dunque, tra pochissimo!) verrà dato il via libera ai vaccini anche per i giovanissimi, parliamo della fascia d'età compresa tra i 12 e i 16 anni.
Pfizer è pronta e la richiesta ufficiale è stata inoltrata all'Ema, l'Agenzia Europea per i Medicinali, affinché siano adeguatamente valutati i risultati del vaccino effettuato sui 16enni. Se tutto dovesse essere confermato, la data di cui si parla scoccherà già il prossimo mese.
Pfizer: il vaccino per gli adolescenti
Entusiasmo e domande: innegabile è il mix tra le due cose.
Ad oggi, il vaccino (con richiamo) di Pfizer è destinato a soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Dai 18enni, invece, è somministrato Moderna o il vaccino monodose della Johnson & Johnson.
Lo scorso marzo, la Pfizer ha reso noti i risultati ottimali di una indagine su 2.260 bambini di età compresa tra 12 e 15 anni: nessun caso di contagio dopo il vaccino. Al contrario, 18 sono state le infezioni tra i piccoli pazienti che avevano avuto solo una soluzione placebo.
Efficacia al massimo? Presto per dirlo, ma lo studio lascia ben sperare. "Niente è efficace al 100%", ha dichiarato Paul Offit, direttore del Vaccine Education Center presso il Children's Hospital di Philadelphia e membro del Vaccine Advisory Committee della FDA. "Ma puoi dire con sicurezza che è molto efficace."
Effetti collaterali del vaccino sui bambini
Ovviamente, la lente d'ingrandimento è puntata sugli effetti collaterali. Pfizer parla di effetti simili tra tutti come: astenia, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi e, a volte, febbre. Queste reazioni svaniscono, poi, in circa 24 ore.
E se si scende sotto con l'età? Sia Pfizer sia Moderna stanno provando il vaccino anche tra i bambini di età inferiore ai 6 mesi. L'obiettivo è ottenere l'ok per i bambini dai 2 agli 11 anni già a settembre.
Una panoramica generale
Non solo Moderna o Pfizer; anche altre case farmaceutiche stanno svolgendo test: Novavax, vaccino americano che usa il metodo tradizionale delle proteine ricombinanti, sta lavorando in tal senso.
AstraZeneca e Johnson & Johnson hanno stoppato, per il momento, i test su bambini e adolescenti, a seguito dei casi di trombosi tra gli adulti. Ma, certamente, il futuro aprirà nuovi scenari.
I contagi tra gli adolescenti
Il vaccino tra i più giovani può di sicuro fare la differenza: l’età media dei positivi al Coronavirus, infatti, sta continuando ad abbassarsi. Si parla di circa il 18% dei casi (nuovi) in soggetti con meno di 18 anni!
La categoria più colpita è quella degli adolescenti, dai 14 ai 19 anni; a sostenerlo un rapporto chiamato "Focus età evolutiva" e curato dall’Istituto superiore di sanità all’interno del monitoraggio sul Covid-19.
In Italia, in particolare, sono quasi 9 milioni le persone ammalate con meno di 18 anni, circa il 15% della popolazione totale.
Difficile, anzi, difficilissimo porre dei limiti: scuola e momenti di aggregazione sono importantissimi e, per questo, il vaccino può e deve fare la differenza.
Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sul vaccino anticovid.
Per maggiori informazioni sui vaccini anti-Covid, invitiamo a visitare il portale ufficiale del Ministero della Salute, cliccando qui .