Allarme malaria: una morte in Veneto forse legata a una forma grave dal Congo?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 18 Dicembre, 2024

Un'equipe di medici che studiano una malattia in laboratorio

In Veneto un uomo è deceduto dopo essere rientrato da un viaggio nel paese africano: per il Ministero della Sanità del Congo, si tratta di una forma grave di malaria – ma l’Oms sta ancora indagando.

Cerchiamo di scoprirne di più.

I casi sospetti

Dopo i primi due casi sospetti in Toscana e in Calabria, di recente è stato registrato il decesso di un uomo nel trevigiano dopo sintomi riconducibili alla malattia del Congo.

Questa condizione, che provoca febbre e emorragie ed è associata alla malnutrizione, a novembre ha causato 143 morti nella provincia sudoccidentale di Kwango.

Fino a pochi giorni, si parlava di una “malattia misteriosa”, ma ad oggi il Ministero della Sanità del Congo afferma di aver risolto la questione: si tratterebbe di una grave forma di malaria, che da ottobre nella provincia di Kinshasa avrebbe colpito 592 persone con un tasso di mortalità del 6,2%.

L’Aulss Veneto, in una nota, spiega che il paziente non avrebbe avuto contatti con personali sanitario né si sarebbe recato in ospedale fino al peggioramento dei sintomi.

Nel viaggio di ritorno, l’uomo si era reso conto di avere la febbre a 37 – salita poi a 39, costringendolo a curarsi con delle erbe (senza, però, seguire alcuna terapia farmacologica).

La Regione ha già attivato le misure di sorveglianza sanitaria, mettendo in isolamento fiduciario domiciliare la figlia dell’uomo – con cui aveva pranzato nei giorni precedenti al decesso.

Il monitoraggio della malattia

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), in una nota, afferma di non avere ancora determinato in modo definitivo la causa della malattia, sottolineando come le verifiche da laboratorio siano ancora in corso; alcuni campioni sono arrivati al laboratorio dell'Oms a Kinshasa, altri sono in viaggio.

Al momento, rendono noto le autorità sanitarie locali, i farmaci antimalarici forniti dall'Oms vengono distribuiti nei principali ospedali e centri sanitari della zona.

I sintomi che si associano ai casi di decesso sarebbero anemia, segni di malnutrizione acuta, difficoltà respiratorie e febbre.

Il ritardo nell’identificazione della causa e nel controllo del focolaio sono dovuti a diversi fattori: in primis la natura rurale dell'area in cui è stata scoperta la malattia – la zona è remota e difficilmente raggiungibile, a circa 48 ore di distanza dalla capitale Kinshasa.

In più, oltre alla stagione delle piogge attualmente in corso, vi è una scarsa copertura vaccinale e un limitato accesso a farmaci e dispositivi di protezione.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
in Salute

519 articoli pubblicati

Contenuti correlati
donna-che-si-soffia-il-naso
Come affrontare l'inverno in salute: consigli per corpo e mente

Arrivato il momento della stagione più fredda arriva anche l'esigenza di prenderci maggiore cura di noi stessi. Ecco tutti gli accorgimenti da seguire.

Una cartella clinica
Listeriosi, campilobatteriosi e salmonellosi: allarme Ecdc ed Efsa sulle zoonosi in Europa

Allarme in Europa: i casi di listeriosi toccano il picco più alto dal 2007. Scopri i dati su zoonosi, campilobatteriosi, salmonellosi e le sfide per la sicurezza alimentare.