Quasi tre quarti dei 6.953 campioni testati dal Dipartimento statunitense dell’Agricoltura nel 2014 contenevano residui di pesticidi: questa è stata una scoperta sorprendente a fronte della crescente domanda dei consumatori dei prodotti alimentari.
EWG (The Environmental Working Group) ha individuato che quest’anno i pesticidi sono molto presenti nelle fragole, nelle mele, nelle pesche, nel sedano, nell’uva, nelle ciliegie, negli spinaci, nei pomodori, nei peperoni dolci, nei pomodori e nei cetrioli.
Frutta e verdura: gli alimenti a rischio
Ciascuno di questi alimenti è risultato positivo a un certo numero di residui di antiparassitari e ha mostrato alte concentrazioni di pesticidi rispetto ad altri prodotti.
Alcuni dei risultati mostrano che:
- più del 98 per cento dei campioni di fragole, pesche e mele sono risultati positivi ad almeno un residuo di pesticidi;
- la patata aveva più pesticidi rispetto a qualsiasi altro prodotto;
- un campione di uva e un campione di peperone dolce contenevano 15 tipi di pesticidi;
- i singoli campioni di fragole hanno portato alla luce 17 pesticidi diversi.
Frutta e verdura: gli alimenti con meno pesticidi
La lista di prodotti con meno pesticidi invece è questa: avocado, mais dolce, ananas, cavoli, piselli dolci surgelati, cipolle, asparagi, mango, papaia, kiwi, melanzane, melone, pompelmo, melone e cavolfiore.
Ecco i risultati:
- gli avocado sono i più puliti: solo l’1 per cento dei campioni di avocado ha portato alla luce pesticidi rilevabili;
- l’89 per cento di ananas, 81 per cento di papaia, il 78 per cento di manghi, il 73 per cento di kiwi e il 62 per cento di meloni non avevano residui.
Nessun campione di frutta estratto da questa lista è risultato positivo a più di 4 tipi di pesticidi e solo nel 5,5 per cento dei campioni della lista sono stati trovati due o più tipi di pesticidi.
Tra gli alimenti che contengono tracce di pesticidi altamente pericolosi ci sono gli ortaggi a foglia verde, i cavoli rapa e quelli normali e il peperoncino: qui, sono stati spesso trovate contaminazioni con insetticidi tossici per il sistema nervoso umano.
Gli studi sui bambini
Diversi studi a lungo termine sui bambini americani iniziati nel 1990 hanno scoperto che l’esposizione dei bambini agli insetticidi fosforganici tossici può causare danni lievi ma duraturi al cervello e al sistema nervoso.
Uno studio condotto da Stephen Rauch dell’ospedale pediatrico British Columbia, pubblicato nel 2012 sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives, ha scoperto che la diminuzione del peso alla nascita e una gravidanza più breve (o parti prematuri) possono esser fattori legati all’esposizione delle madri agli organofosfati durante la gestazione.
Queste gravidanze si sono verificate dopo che le principali restrizioni sugli organofosfati sono entrate in vigore nei primi anni 2000. Lo studio indica che le esposizioni agli organofosfati devono essere ulteriormente ridotte per proteggere la salute dei bambini.
L’EPA deve continuare a limitare i pesticidi tossici, tra cui gli organofosfati e i carbammati negli insetticidi che sono ancora ammessi in molte colture. Fino a quando questo continuerà ad accadere, EWG continuerà a pubblicare gli elenchi dei prodotti a rischio per la contaminazione da pesticidi.
Ma cosa sono i pesticidi: facciamo un po’ di chiarezza
Gli insetticidi fosforganici (organofosforici) contengono del fosforo al loro interno.
Si tratta di insieme di molecole chimiche efficaci ma anche tossiche. La loro efficacia è data dall’azione inibitoria che hanno nei confronti dell’acetilcolinesterasi, un enzima essenziale alla funzionalità nervosa degli insetti, dell’uomo e di numerose specie animali.
Le formulazioni messe in commercio sono di diverso tipo. Ecco un elenco dei pesticidi fosforganici più diffusi:
- Parathion
- Malathion
- Metil parathion
- Chlorpyrifos
- Diazinon
- Dichlorvos
- Phosmet
- Tetrachlorvinphos
- Azinphos metile
Pesticidi: come evitarli?
Le scelte commerciali intelligenti contano quando si tratta della salute delle persone. Chi mangia prodotti biologici mangia anche meno pesticidi. Uno studio condotto da Cynthia Curl dell’Università di Washington, pubblicato il 5 febbraio, ha scoperto che le persone che riferiscono che acquistano spesso o sempre prodotti biologici hanno degli insetticidi significativamente meno organofosforici nei campioni di urina rispetto agli adulti che acquistano i prodotti biologici raramente o mai.
Diversi studi osservazionali a lungo termine hanno indicato che gli insetticidi organofosfati possono alterare lo sviluppo del cervello dei bambini.
Nel 2012, l’American Academy of Pediatrics ha pubblicato una relazione importante che ha detto che i bambini sono suscettibili ai residui degli antiparassitari potenzialmente tossici. L’organizzazione dei pediatri ha citato delle ricerche che collegano l’esposizione di pesticidi nei primi anni di vita ai tumori pediatrici, alla riduzione della funzione cognitiva e ai problemi comportamentali, consigliando di sollecitare i genitori a consultare risorse affidabili che forniscano informazioni sul contenuto di pesticidi relativo ai vari tipi di frutta e verdura.
La cosa più importante è che finalmente le persone possono avere degli strumenti adeguati per ottenere dei benefici per la salute attraverso una dieta ricca di frutta e verdura con una minore esposizione ai pesticidi.