La frenesia dovuta agli impegni della quotidianità e ai ritmi lavorativi ci spinge a consumare il cibo in pochi minuti, ma quali sono le conseguenze di questa abitudine?
Scopriamo di più in questo approfondimento.
Pasti consumati di fretta: ecco le conseguenze
Mangiare è un piacere, ma quando lo facciamo troppo in fretta, trasformiamo un momento di nutrimento in un potenziale rischio per la salute.
Sembra strano, vero? Eppure, la velocità con cui ingurgitiamo il cibo ha un impatto significativo sul nostro benessere.
Ecco in che modo:
Masticazione insufficiente
Quando mangiamo in fretta, tendiamo a masticare poco. Oltre a richiedere un maggiore dispendio energetico, la masticazione insufficiente determina spiacevoli sensazioni di pesantezza e difficoltà digestive.
Inoltre, l'assenza di una adeguata masticazione impedisce agli enzimi salivari di svolgere la loro funzione, compromettendo così l'intero processo digestivo.
Di conseguenza, il cibo può raggiungere l'intestino tenue senza essere stato sufficientemente scomposto: non viene adeguatamente triturato e l'organismo ha più difficoltà ad assorbire i nutrienti.
Fermentazione e gonfiore
Il cibo non masticato a sufficienza fermenta nell'intestino, provocando gonfiore, acidità e mal di stomaco.
Il volume di gas presente nel tratto gastrointestinale in condizioni di digiuno è stimato in circa 200 ml e un incremento sostanziale di tale volume può superare la capacità fisiologica di espulsione, determinando sintomi fastidiosi.
La quantità di gas è regolata da un complesso equilibrio tra l'ingestione aerofagica, la produzione batterica e l'eliminazione attraverso eruttazioni, flatulenza e assorbimento da parte del microbiota intestinale.
Segnale di sazietà ritardato
Il cervello impiega un po' di tempo per registrare il senso di sazietà, che è un delicato equilibrio orchestrato da due ormoni chiave: la grelina, che accende il nostro appetito, e la leptina, che ci segnala di aver mangiato a sufficienza.
Tuttavia, c'è un ritardo tra il momento in cui iniziamo a mangiare e quello in cui la leptina entra in azione.
Questo ritardo, di circa 20-30 minuti, può farci mangiare più del necessario, poiché mangiamo troppo velocemente per permettere alla leptina di comunicare al nostro cervello che siamo sazi.
Scelte alimentari sbagliate
Chi mangia in fretta tende a optare per cibi poco salutari e ad alto contenuto calorico, come fast food e snack confezionati.
Problemi digestivi
Mangiare senza masticare bene e in un ambiente stressante può causare gonfiore, acidità di stomaco e peggiorare i sintomi di reflusso gastroesofageo e sindrome del colon irritabile.
Maggiore rischio di malattie metaboliche
Per i diabetici, mangiare troppo in fretta può aumentare significativamente il rischio di sviluppare la sindrome metabolica, oltre a favorire il sovrappeso e l'obesità.
Questo dato è emerso da diversi studi che hanno evidenziato un incremento fino al 59% della probabilità di sviluppare questa condizione.
Come abituarsi a mangiare più lentamente
Mangiare lentamente è un'abitudine che porta numerosi benefici per la salute, dalla migliore digestione alla perdita di peso.
Ma come si fa a passare dal ingurgitare il cibo a gustarlo con calma? Ecco alcuni consigli pratici:
- masticare a fondo: questo è il primo passo fondamentale. Contare almeno 25-30 masticazioni per boccone: permetterà di apprezzare meglio i sapori e di favorire la digestione;
- posare le posate tra un boccone e l'altro: questo semplice gesto aiuta a fare una pausa e a concentrarsi sul cibo;
- bere acqua: sorseggiare acqua tra un boccone e l'altro contribuisce a dare una sensazione di pienezza e a far rallentare il ritmo;
- evitare bocconi troppo grandi: è bene iniziare con piccoli morsi e masticare lentamente ogni boccone;
- cuocere i pasti in casa: preparando i pasti in casa si ha più controllo sugli ingredienti e si dedica più tempo alla preparazione e al consumo del cibo;
- porzioni più piccole: è utile consumare delle porzioni moderate e fare delle pause tra un boccone e l'altro.