“Il potere del trio coincide col mio” veniva detto nella serie tv di fine anni ’90 Streghe (Charmed), un prodotto televisivo che ha segnato più di una generazione; ecco, nella terza stagione della serie tv White Lotus, non ci sono tre sorelle amiche, ma tre amiche di vecchia data che riportano a galla la tematica dell’avere “un’amicizia a tre”.
Le tre amiche della serie, infatti, sembrano tutto fuorché complici e, in maniera simile alle sorelle Halliwell, hanno un forte legame soprattutto nei vicendevoli rapporti a due perché in gruppo, invece, si ritrovano ad affrontare numerose divergenze.
Vediamo in questo articolo un approfondimento con i commenti delle specialiste.
Amicizia a tre: quali dinamiche sociali?
Il numero tre, a prima vista, sembra un equilibrio perfetto tra intimità e senso di appartenenza.
"È abbastanza grande da dare un senso di comunità e supporto da un gruppo di amici, ma anche abbastanza piccolo da rimanere unito e gestibile", afferma Joy Harden Bradford, PhD, psicologa autorizzata e autrice di Sisterhood Heals: The Transformative Power of Healing in Community, sottolineando come questa dimensione offra un terreno fertile per la costruzione di legami solidi e duraturi.
Tuttavia, questa apparente armonia cela una dinamica più complessa: "A un livello di base, però, il numero dispari crea uno squilibrio intrinseco", spiega Barbie Atkinson, counselor e fondatrice di Catalyst Counseling a Houston. "Abbiamo una tendenza naturale a cercare la simmetria quando le cose sembrano irregolari", e i trii, per loro stessa natura, spesso sfuggono a questa ricerca di equilibrio.
La dinamica delle conversazioni, ad esempio, tende naturalmente a svilupparsi tra due interlocutori: uno parla, l'altro risponde, creando un flusso armonico di scambio; l'introduzione di un terzo elemento può alterare questo equilibrio, generando dinamiche inaspettate e potenzialmente destabilizzanti.
Il fenomeno dei gruppi di tre, con la loro ben nota propensione all'esclusione, alle tensioni latenti e a quelle rotture platoniche che possono indurre a rinunciare per sempre a tali dinamiche, trova qui una possibile spiegazione.
La chiave di volta per trasformare queste potenziali insidie in legami solidi e duraturi risiede in un approccio consapevole e proattivo: "Richiedono molta più intenzionalità, fiducia e vulnerabilità per essere mantenute", sottolinea Atkinson, evidenziando la necessità di un impegno costante e reciproco.
In altre parole, la triade amicale per fiorire necessita di una cura particolare, di una comunicazione aperta e sincera, e di una disponibilità a mettersi in gioco, superando le barriere dell'egoismo e della competizione.
Il trio in amicizia: consigli per gestirlo al meglio
Bisogna assicurarsi che ogni membro di un gruppo si senta ascoltato e valorizzato, anche nelle decisioni apparentemente banali, è fondamentale per preservare l'armonia e la coesione.
"È facile supporre che se un amico è a bordo, la maggior parte è già sistemata", afferma Atkinson. Tuttavia, questa mentalità rischia di relegare il terzo membro del gruppo a un ruolo marginale, trascurando i suoi desideri e le sue preferenze. Un semplice gesto, come chiedere esplicitamente la sua opinione, può fare una grande differenza, dimostrando rispetto e considerazione.
Inoltre, ascoltare attivamente le diverse voci all'interno del gruppo crea un ambiente inclusivo e democratico, in cui ogni membro si sente parte integrante e contribuisce al benessere collettivo. Questo approccio non solo rafforza i legami di amicizia, ma favorisce anche la creazione di ricordi condivisi e di esperienze positive.
Secondo Bradford la dinamica di un trio amicale si rafforza considerevolmente quando si articola in tre duetti distinti. In altre parole, "ogni membro dovrebbe avere le proprie relazioni con gli altri", afferma la dottoressa, sottolineando l'importanza di legami individuali che trascendano la presenza del gruppo intero.
Questo significa che, in assenza di un membro, gli altri due dovrebbero sentirsi a proprio agio a trascorrere del tempo insieme, senza che l'atmosfera risulti forzata o imbarazzante.
Laddove manchi questa rete di connessioni individuali, l'equilibrio del trio può vacillare, e l'interazione può scadere in una mera "amicizia" di convenienza, priva di autenticità e profondità.
È fondamentale chiarire che l'obiettivo non è formare delle "coppie segrete" esclusive, bensì coltivare una comprensione reciproca che vada oltre la dinamica di gruppo; il fatto che due persone vadano d'accordo individualmente non deve essere interpretato come un segnale di esclusione o un'indicazione di debolezza all'interno del trio. Naturalmente "devono comunque esserci momenti in cui l'intero gruppo si unisce", ribadisce la dottoressa Bradford.
In sintesi, la chiave per un trio solido e duraturo è tessere una rete di connessioni individuali che, nel loro insieme, rafforzino il gruppo, evitando che la sua coesione dipenda esclusivamente dalla presenza di un singolo individuo.
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"L'autenticità nelle relazioni si fonda sulla capacità di esprimere apertamente sentimenti, emozioni e bisogni," afferma Atkinson, sottolineando l'importanza di una vulnerabilità condivisa. "E questo implica affrontare i conflitti come un 'noi'", un'impresa ardua che richiede un impegno congiunto.
Nelle dinamiche a tre, tuttavia, emergono sfide peculiari. "Rispetto ai due, è più probabile che qualcuno si senta l'estraneo nei trii, come se venisse accerchiato o preso in mezzo", evidenzia Atkinson, mettendo in luce il rischio di esclusione e isolamento.
Eppure, la via d'uscita non risiede nell'evitare il conflitto: la soppressione delle tensioni, infatti, può innescare un circolo vizioso di risentimento, manifestandosi in comportamenti passivo-aggressivi o, peggio, in conversazioni parallele intessute di pettegolezzi tossici, lontane da una genuina risoluzione dei problemi.
La chiave per una comunicazione efficace risiede nell'ascolto attivo e privo di giudizio: accogliere le emozioni altrui con una mente aperta, senza erigere barriere difensive, formare alleanze o emettere sentenze, è fondamentale per costruire ponti di comprensione e rafforzare i legami.