Omicron 2 è arrivata anche in Italia e, soprattutto negli ultimi giorni, la sua presenza è quanto mai evidente. Già, pare infatti che si stia assistendo a una nuova risalita dei contagi, con una percentuale di infezioni legate a quest'ultima variante che supera il 50%. Risultato? Con un'alta probabilità, entro Pasqua, dovremmo aspettarci una nuova ondata, la sesta.
Ma cosa sappiamo di Omicron 2 (e 3)? Facciamo il punto.
Omicron 2 è più infettiva?
Sì, ancora una volta, la capacità infettiva della nuova Omicron è più alta della precedente e può colpire tutti, soggetti vaccinati compresi, con le dovute distinzioni in termini di gravità. Sembra, infatti, avere un più 30% di velocità di infezione e sfuggire agli anticorpi.
Chi ha, infatti, completato il quadro vaccinale, con la dose booster, ha una maggiore protezione, con meno rischio di ospedalizzazione per un periodo di almeno 4-5 mesi dall'ultima dose.
Chi è più colpito da Omicron 2, secondo gli ultimi dati?
Bambini e adolescenti sono i soggetti più colpiti e, di conseguenza, veicolo prediletto del nuovo virus.
Scambi relazionali sommati a un ciclo vaccinale assente o incompleto rendono i giovanissimi un terreno feritile per la propagazione di Omicron 2. E, questa volta, i sintomi appaiono un tantino differenti.
Omicron 2 e Omicron 1: le differenze
Nella variante BA1 (Omicron originale) la sintomatologia che si accusa è più simile al Coronavirus "consueto", ovvero disturbi a carico delle alte vie respiratorie e della gola.
Omicron 2 (e 3), invece, apre la strada ad ulteriori sintomi di natura gastroenterica, ovvero nausea, vomito, diarrea, secondo le ultimissime segnalazioni. Restano, poi, sempre presenti:
- Febbre
- Debolezza eccessiva
- Mal di testa
- Naso che cola e mal di gola
Cosa fare in questi casi?
La raccomandazione è di effettuare quanto prima un tampone e comunicare l'esito - se positivo - al medico di base. L'isolamento è l'attenzione alla propria salute sono necessari.
Più in generale, pensando alla situazione attuale, è bene mantenere ancora le mascherine nei luoghi chiusi e le Ffp2 sui trasporti pubblici.
Omicron: dopo quanto ci si può reinfettare?
Secondo gli esperti, guardando in particolare all'Inghilterra "non è stata rilevata alcuna reinfezione da BA.2 confermata dalla sequenza a seguito di un'infezione da BA.1", almeno nel breve periodo.
Uno studio svolto dal Medical Center di Boston afferma che sino a che BA.2 non sarà la variante dominante, la possibilità di contrarre nuovamente lo stesso virus è quasi impossibile.
In ogni caso, le risposte non sono assolutamente certe e, quindi, la raccomandazione è di prestare massima attenzione.