Una tragica notizia sta ancora una volta smuovendo l’opinione pubblica: è morta una piccola paziente di soli quattro anni a causa di complicazioni legate al morbillo. Seppure non siano tante le informazioni giunte all’orecchio dei media, l’unica certezza è che la piccola non era stata vaccinata contro la malattia. I genitori, scioccati dall’evento, stanno rivolgendo le prime accuse al personale sanitario del Policlinico Gemelli e del Bambin Gesù di Roma, ipotizzando che si potesse fare di più per salvare la vita della bambina.
Il caso
La piccola è stata ricoverata lo scorso 7 marzo nel reparto di terapia intensiva del Gemelli. Malata dallo scorso autunno, non è stata da subito ben chiara la diagnosi del disturbo, simile all’epilessia. Numerosi sono stati i controlli eseguiti da parte dei medici, sino a oggi quando, a causa di una grave encefalite (complicanza del morbillo) è avvenuto il decesso.
Immediatamente, è stato aperto un fascicolo di inchiesta sul caso. Pare, però, che i medici coinvolti stiano sostenendo che: “Quella bambina è morta di morbillo e quella bambina contro il morbillo non era vaccinata“. Dunque, emerge, ancora una volta, il valore del vaccino.
Le polemiche non mancano, ma tendono a rafforzarsi. Assistiamo, infatti, a un altro caso di morte causata dal morbillo, come avvenuto qualche settimana fa a Berlino. Certamente, una diagnosi repentina e tutte le procedure di prevenzione potrebbero finalmente scongiurare ogni rischio, che mai come in questo periodo sembra essere tornato più forte di prima.