Stop al Papilloma virus (HPV) grazie ai vaccini. Secondo una recente statistica, infatti, negli Stati Uniti i casi di diffusione del virus sono crollati vertiginosamente di 2/3, scongiurando in maniera netta il rischio di tumore alla cervice uterina.
L’importanza del vaccino per l’HPV
Si mostra, dunque, in maniera evidente l’importanza del vaccino, dopo 10 anni dall’introduzione dell’immunizzazione.
L’indagine ha analizzato diversi dati, prendendo come oggetto di studio le giovani donne tra il 2003 e il 2006, anno di introduzione del vaccino, e tra il 2009 e il 2012.
I risultati?
Una diminuzione del 64% tra i le donne di età compresa tra i 14 e i 19 anni, rispetto alle donne con più di 20 anni che, a causa del tasso di vaccinazione più basso e della disinformazione, hanno presentato una riduzione solo del 34%.
I numeri sono comunque molto positivi. “Il fatto che vediamo una diminuzione maggiore di quella che aspettavamo coi tassi di vaccinazione che avevamo – affermano gli esperti – suggerisce che ci potrebbe essere qualche effetto di ‘immunità di gregge’, e che il vaccino inizia a essere efficace anche prima di terminare la serie di iniezioni“.
I rischi del Papilloma virus
È bene ricordare, inoltre, che se non riscontrato per tempo, grazie al Pap test, l’HPV (nella sua forma oncogena) potrebbe causare:
- tumori della cervice uterina
- tumori dell’ano
- tumori della vagina
- tumori del pene
- tumori della vulva
Ma non solo. L’Hpv sembra responsabile del 26% dei tumori dell’orofaringe.
Insomma, ancora una volta la sensibilizzazione dei pazienti è vitale. È necessario, quindi, continuare su questa strada, insistendo con l’affermare che la prevenzione è la vera soluzione di salute.