La ricerca ci aiuta a dare una risposta definitiva a questa domanda: stress, virus e batteri sono davvero tra i principali responsabili della comparsa dei capelli bianchi?
Secondo quanto riportato da un recente studio condotto dai ricercatori del National Institutes of Health (NIH) e della University of Alabama, pubblicato sulla rivista scientifica PLOS Biology, quando il nostro corpo viene attaccato da virus e batteri risponde alla loro invasione attraverso l’attivazione del sistema immunitario, il quale darebbe avvio ad una serie di reazioni in grado di favorire la crescita e la proliferazione dei capelli bianchi.
Almeno questa è la conclusione cui è giunto il gruppo di ricerca dopo una serie di studi preliminari condotti sui topi. Cerchiamo di capirne di più.
Capelli bianchi: perché?
I nostri capelli in origine sono bianchi, a colorarli è un pigmento chiamato melanina, prodotto da alcune cellule che prendono il nome di melanociti: si tratta di cellule presenti nell’epidermide e nei follicoli piliferi che donano ai peli e i capelli il loro colore distintivo.
Con l’avanzare dell’età, i melanociti diminuiscono lentamente fino a scomparire. La conseguenza è il progressivo ingrigimento dei capelli, a causa dell’assenza della melanina nel follicolo pilifero.
Questo fenomeno si manifesta solitamente con l’arrivo della terza età anche se, in alcuni soggetti, può presentarsi precocemente già in età giovanile. Ciò è determinato da fattori genetici oppure a seguito di un forte stress emotivo o di un periodo di malattia. Attenzione, però. Ad oggi, non sono ancora del tutto chiari i meccanismi che legano la comparsa dei capelli bianchi a queste particolari condizioni psicofisiche.
Stress, virus e batteri: non è solo l’invecchiamento la causa dei capelli bianchi
Quando un organismo è insidiato da virus e batteri, le nostre cellule reagiscono attivando il sistema immunitario innato tramite l’azione degli interferoni (proteine prodotte a partire dai globuli bianchi).
Gli interferoni, a loro volta, consentono l’attivazione dell’espressione di alcuni geni (le cellule immunitarie effettrici) in grado di inibire la replicazione virale e quindi di aumentare le difese del nostro organismo.
Il merito del gruppo di ricerca del NIH e della University of Alabama è l’aver individuato l’elemento chiave che collega la risposta immunitaria a stress e virus ai capelli bianchi: il fattore di trascrizione MITF (acronimo inglese di melanogenesis associated transcription factor) il cui malfunzionamento può predisporre un individuo allo sviluppo dei capelli bianchi.
Le analisi genetiche hanno infatti evidenziato che la proteina MITF, di cui è noto il coinvolgimento in moltissime funzioni cellulari dei melanociti, è fondamentale anche per regolare il comportamento di queste cellule nei periodi in cui il sistema immunitario viene attivato da virus, batteri o eventi di vita stressanti.
Quando, però, la proteina non agisce come dovrebbe, i melanociti e le cellule staminali provocano una iperattivazione del sistema immunitario, che comportandosi in maniera anomala porterebbe alla formazione dei capelli bianchi. Nel corso degli esperimenti condotti sulle cavie da laboratorio, i ricercatori hanno osservato come nei topi predisposti ad avere capelli grigi, l’attivazione del sistema immunitario rendeva la crescita dei capelli grigi più rapida.
L’autrice principale dello studio, dr.ssa Melissa Harris, professore associato nel dipartimento di Biologia, ha spiegato che «attraverso l’indagine approfondita del genomaè stato possibile stabilire il ruolo degli interferoni e delle cellule staminali nell’attivazione della risposta immunitaria e di conseguenza nella crescita dei capelli bianchi».
Prospettive future, secondo il dr. William Pavan, uno degli autori principali dello studio e primario presso la Genetic Disease Research Branch del National Human Genome Research Institute – «questa nuova scoperta suggerisce che i geni che controllano la pigmentazione dei capelli e della pelle hanno un ruolo di rilievo anche nel controllo del sistema immunitario innato».
Dunque, continua Pavan – «comprendere i meccanismi che regolano questa correlazione, potrebbe anche aiutarci a comprendere i meccanismi di azione e di propagazione di alcune delle principali patologie della pigmentazione che coinvolgono il sistema immunitario, come la vitiligine, in cui la depigmentazione della cute si accompagna ad una alterazione del funzionamento del sistema immunitario».
Ricordiamo, però, che lo studio è stato condotto solo ed unicamente sui topi e, per quanto questi animali condividano con gli esseri umani circa il 90% dei geni, sono necessari ulteriori studi per verificare se quanto scoperto sulle cavie da laboratorio è applicabile anche all’uomo, e magari riuscire in futuro a ritardare o addirittura prevenire la crescita dei capelli bianchi.
L’invecchiamento, dunque, non è l’unico responsabile della crescita dei capelli bianchi, anche stress, virus e batteri mettono a dura prova il nostro organismo e il nostro sistema immunitario, favorendo la crescita dei capelli bianchi.