Vaccinazione contro il nuovo Coronavirus: quali sono gli effetti collaterali? Le luci sono puntate sulle reazioni secondarie e, secondo gli esperti, l'ingrossamento dei linfonodi ascellari potrebbe verificarsi in alcuni pazienti, dopo il vaccino (dalla prima alla terza dose booster).
Linfonodi ingrossati dopo il vaccino Covid: perché?
Sì, dopo il vaccino - come sempre accade - possono manifestarsi delle reazioni in risposta all'inoculazione, come:
- dolore nell'area dell'iniezione, segno di una risposta del sistema immunitario;
- febbre;
- mal di testa e dolori muscolari.
Ma non solo: un'altra conseguenza - meno comune - che si sta evidenziando è l'ingrossamento dei linfonodi. Il rischio? Potrebbe darsi, in alcuni casi, che i noduli ascellari ingrossati possano essere intesi come segni di cancro al seno e, per questa ragione, è bene non fare confusione. A sottolinearlo in un articolo, pubblicato sul Journal of the American College of Radiology, un team di radiologi del Massachusetts General Hospital della Università di Harvard.
Cosa fare in questi casi?
In primis, è necessario che gli specialisti siano ben informati e che i pazienti, prima di accedere ad esami di imaging mammario, riferiscano in anamnesi del vaccino contro la SARS-CoV-2.
“Abbiamo parlato con i nostri colleghi dell'assistenza primaria e delle nostre cliniche specializzate nel cancro al seno, e abbiamo capito che avevamo bisogno di un piano chiaro per gestire la situazione”, ha affermato la professoressa Constance “Connie” Lehman, direttrice presso presso Breast Imaging e cordinatrice dello studio.
L'approccio proposto si basa su tre azioni chiave:
- Incoraggiare sempre i vaccini, consapevoli degli effetti collaterali.
- Riprogrammare, solo se necessario e possibile, gli esami al seno.
- Evitare biopsie non necessarie.
Il consiglio è di ripetere gli esami nel tempo e monitorare lo stato dei linfonodi. "Se si sente al tatto un nodulo nell’ascella che dura più di sei settimane dopo il vaccino, allora è bene rivolgersi al medico".
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Vaccino anti-Covid: gli effetti collaterali più comuni riscontrati nel mondo sinora
Facciamo, in conclusione, il punto su tutti gli effetti collaterali segnalati sino a questo momento, per i vaccini disponibili e inoculati.
I principali disturbi - leggeri - sono avvertiti soprattutto dopo la seconda dose, scomparendo in pochi giorni. Parliamo di:
- Problemi alla pelle (arrossamenti)
- Dolore e gonfiore locale (in sede di iniezione)
- Dolori muscolari (come detto) e stanchezza
- Nausea
- Brividi e febbre
Tutte queste reazioni sono spia di una risposta immunitaria e, dunque, evidenziano come il vaccino crei immunità. Ricordiamo che gli anticorpi contro il Covid-19 tendono a comparire 2 settimane dopo il vaccino (prima, seconda e terza dose).
Il Centers for Disease Control and Prevention ha condiviso delle linee guida da seguire per affrontare gli effetti collaterali.
"Valutate insieme al vostro medico l’eventuale assunzione di farmaci da banco, come ibuprofene, paracetamolo, aspirina o antistaminici, per qualsiasi dolore e disagio che potreste provare dopo esservi vaccinati". Il CDC sottolinea, inoltre, che non è opportuno assumere questi farmaci prima della vaccinazione, cercando così di prevenire gli effetti collaterali.
Infine, si consiglia di informare il proprio medico di base, nel caso i disturbi dovessero persistere o peggiorare nel tempo.
Per maggiori informazioni sui vaccini anti-Covid, invitiamo a visitare il portale ufficiale del Ministero della Salute, cliccando qui .