Secondo alcuni studi, gli individui che soffrono di artrite reumatoide hanno una probabilità più elevata di sviluppare durante la loro vita alcuni tipi di tumore.
Proprio così. Si attendono ulteriori conferme, ma sembrerebbe che gli scienziati abbiano intravisto un legame tra la genetica, lo stile di vita, i farmaci utilizzati per curare l’artrite reumatoide e lo sviluppo del cancro associato alla malattia.
Senza nessun allarmismo, cerchiamo di capirne di più.
Cos’è l’artrite reumatoide
L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria autoimmune che si manifesta quando il sistema immunitario – alterandosi – fa sì che i globuli bianchi attacchino le cartilagini e i tessuti articolari, compreso quello osseo, percepiti all’improvviso come sconosciuti. Il risultato? Li distrugge poco a poco, causando dolore e gonfiore.
È vero, può svilupparsi a qualsiasi età ma, generalmente, ha inizio tra i 40 e i 60 anni ed è più frequente nelle donne che negli uomini. Purtroppo, può colpire tutti gli organi vitali, come gli occhi, i polmoni, i reni e il cuore. Come curarla? Ad oggi, gli approcci terapeutici prevedono l’utilizzo di farmaci, il ricorso alla chirurgia, il monitoraggio costante e cure continue.
Esistono anche alcuni rimedi naturali che potrebbero alleviare i dolori articolari causati dall’artrite reumatoide, come il Corydalis, una pianta utilizzata dalla medicina tradizionale cinese, così come lo zenzero, conosciuto come un antidolorifico naturale.
Ricordiamo però che, sebbene la natura offra delle piccole soluzioni, è solo la medicina tradizionale a poter davvero curare o, perlomeno, offrire sollievo a chi soffre di questa debilitante patologia.
Cancro e artrite reumatoide vanno a braccetto?
Nei primi anni dopo la diagnosi di artrite reumatoide, è più probabile che il paziente sviluppi un tumore di origine maligna. Purtroppo, secondo alcuni studi, anche i farmaci somministrati per curare l’artrite reumatoide potrebbero facilitare la comparsa di certi tipi di tumori.
Non facciamo, però, di tutta l’erba un fascio. Per alcuni tipi di cancro, il rischio di comparsa in pazienti con diagnosi di artrite reumatoide è minore rispetto a quelli sani. Vi è però da dire che, nell’eventualità vi sia la comparsa di un tumore alla mammella, gastrointestinale, epatico o del colon, è possibile vi sia una gravità maggiore.
Per esempio, si evidenzia un tasso di mortalità del 40% maggiore tra le persone con artrite reumatoide che sviluppano cancro al seno, rispetto alle persone con questa tipologia di cancro ma senza la presenza della patologia autoimmune. Un altro esempio è quello di pazienti con cancro alla prostata: il loro tasso di mortalità è del 50% più alto dei soggetti con cancro alla prostata in assenza di AR. Invece, alcuni tumori come i linfomi e il cancro ai polmoni sono più frequenti nelle persone affette da AR.
Artrite reumatoide e cancro: una sfida per i medici
Arrivati a questo punto, medici e ricercatori hanno suggerito a gran voce la necessità di portare avanti degli studi in grado di stabilire la connessione tra l’insorgenza di cancro e l’artrite reumatoide, concentrandosi sui meccanismi che avrebbero potuto determinare un peggioramento del condizione tumorale in presenza della malattia. Tutto ciò, risulta evidentemente fondamentale per trovare una possibile soluzione al problema.
Non partiamo da zero, però. Sappiamo infatti che alcuni fattori di rischio sono altamente controllabili. Ad esempio, i pazienti affetti da artrite reumatoide devono astenersi dal fumare: le malattie polmonari, infatti, sono strettamente legate a questa patologia, potendo peraltro determinare conseguenze letali per il paziente. Proprio così: le persone con AR che fumano hanno il 40% in più di possibilità di sviluppare cancro ai polmoni rispetto ai fumatori che non presentano la patologia.
Insomma, l’incidenza del cancro nelle persone affette da artrite reumatoide sembra essere maggiore. Si attendono altre conferme, è vero. Intanto, mettiamo al bando i fattori di rischio. Fumo in primis.