Ogni giorno, centinaia di persone vengono colpite da patologie agli occhi, più o meno gravi. Tra queste, molto diffuse sono soprattutto il calazio e l’orzaiolo, con caratteristiche comuni che le portano a confondersi tra di loro.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Cosa è l’orzaiolo?
Quando le ghiandole sebacee delle palpebre si infiammano, si parla di orzaiolo. Queste ghiandole sono posizionate alla base delle ciglia, sia superiori che inferiori. Nei casi più frequenti, l’orzaiolo si presenta nella parte esterna della palpebra, colpendo le ghiandole di Moll o di Zeis. Nel caso in cui colpisse la palpebra interna, la ghiandola che è coinvolta è quella di Meibomio.
Le cause dell’orzaiolo sono da cercare nello stafilococco, che può provocare l’infezione batterica. Questo tipo di patologia è diffusa anche in presenza di blefarite.
L’infezione da stafilococco si presenta piuttosto dolorosamente ed è riconoscibile dal fatto che sui bordi della palpebra si nota subito un rigonfiamento. Alle volte, il corpo può reagire anche con alcuni gradi febbrili.
Orzaiolo: come si cura?
Per far sì che l’orzaiolo regredisca e arrivi a maturazione, un rimedio utile riguarda gli impacchi di acqua tiepida e una approfondita pulizia dell’occhio.
Se l’infezione dovesse presentarsi troppo frequentemente, sarà il caso di cominciare a far uso di antibiotici sotto forma di creme, per evitare che la patologia diventi cronica.
Vediamo adesso un'altra patologia dell'occhio: il calazio.
Cosa è il calazio?
Si parla di calazio quando il dotto escretore della ghiandola di Meibomio si ostruisce, provocando una cisti granulosa alla palpebra.
Se a essere coinvolte sono tutte e due le palpebre, si parlerà di calaziosi; qualora a essere infetto fosse il bordo delle ciglia, il calazio sarà esterno. Se è la congiuntiva a essere infiammata, allora il calazio sarà interno.
A differenza dell’orzaiolo, il calazio non è doloroso; si infiamma e quindi si gonfia il bordo della palpebra o il suo interno.
La cura del calazio
Un modo utile per prevenire la formazione del calazio è quello di tener sempre puliti gli occhi affinché non si intasino i condotti lacrimali.
Se si hanno avuti degli episodi di calazio in precedenza, è buona norma pulire sia le palpebre che le ciglia con un bastoncino di cotone imbevuto di acqua tiepida, mattina e sera.
Anche in questo caso, impacchi di acqua tiepida sono consigliati per far svuotare naturalmente la ghiandola di Meibomio. L’utilizzo di antibiotici è consigliato solo se c’è anche la presenza di blefarite.
In ogni caso, è opportuno chiedere indicazioni al medico.