Qualche altra domanda sulla psoriasi al dott Pignatti, specialista in dermatologia
Cos’è la psoriasi? Te lo spieghiamo in questo post della scorsa settimana
La psoriasi può coinvolgere altri organi oltre alla pelle?
La psoriasi può interessare anche alcune articolazioni in particolare quelle delle mani e dei piedi, la colonna vertebrale e il bacino definendo un quadro che viene proprio chiamato artropatia psoriasica. Ma non è tutto: è ormai evidente che la psoriasi fa parte di un quadro infiammatorio generale dell’organismo. Numerosi studi degli ultimi anni hanno dimostrato che i soggetti affetti hanno un rischio più elevato di sviluppare altre malattie come depressione, malattie cardiovascolari e la sindrome metabolica.
Come si cura la psoriasi? Si può guarire?
Le principali modalità terapeutiche ufficiali prevedono terapie topiche (cioè locali), terapie con luce ultravioletta e terapie sistemiche. Secondo la “medicina ufficiale” non è possibile guarire dalla psoriasi anche se è possibile curarla, cioè ottenere la remissione (più o meno prolungata) dei sintomi. Ovviamente, non conoscendo le cause della malattia, le cure che sono state sviluppate derivano da osservazioni empiriche più o meno casuali (come l’efficacia dei raggi ultravioletti, dei derivati della vitamina D3 e della ciclosporina) o sono rivolte ai meccanismi fisiopatologici via via scoperti (come l’uso dei farmaci cosiddetti “biologici” che inibiscono la molecola ritenuta responsabile della psoriasi). Nessuna di queste terapie è in grado di agire sulle cause della psoriasi e quindi di assicurare una guarigione perciò bisogna stare molto attenti al reale impatto non solo sulla malattia ma sulla qualità della vita del paziente.
Se è vero che la psoriasi è associata ad un maggior rischio di sviluppare disordini del metabolismo dei lipidi e a malattie cardiovascolari dovrebbe essere ovvio che non ha senso curare una malattia che non è pericolosa per la vita con farmaci che possono aumentare il rischio di malattie potenzialmente mortali come dovrebbe essere ovvio consigliare ai pazienti di eliminare i maggiori fattori di rischio per queste patologie. Ora, credete che ci siano più dermatologi pronti a prescrivere un po’ di cortisone o a consigliare ai propri pazienti di smettere di fumare e cambiare la propria dieta?