Obiettivo perdere peso? Allora occhio alla qualità e non solo alla quantità!

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 16 Dicembre, 2016

dieta molecolare

Essere in sovrappeso non fa bene alla salute, così come essere sottopeso non è affatto salutare.

L’equilibrio sta sempre nella giusta misura, sia nel raggiungimento del peso ideale individuale, sia nelle modalità con cui questo verrà raggiunto. Secondo il nutrizionista Pier Luigi Rossi, non basta diminuire l’introito calorico per dimagrire, è, infatti, fondamentale, fare attenzione a quali alimenti mangiamo.

Che cos’è la dieta molecolare?

Tutti lo sanno, introducendo meno calorie si dimagrisce. Ma è anche importante fare attenzione a quali alimenti mangiamo.

Due bicchieri di birra e una porzione di spaghetti con il tonno, potrebbero avere le stesse calorie, ma è evidente che gli spaghetti sono più ricchi di nutrienti quali: carboidrati, proteine, vitamine, fibra, omega 3.

Una merendina ha, in media, circa 150 kcal, le stesse che potrebbe avere lo spuntino in una dieta ipocalorica prescritta da uno specialista, come uno yogurt, per esempio.

Tuttavia, una cosa è assumere 150 kcal a base di zuccheri e cioccolata, un’altra è assumere la  stessa quantità di calorie mangiando mandorle o frutta fresca. Quest’ultima sarà, certamente, l’opzione più salutare. Non conta solo la quantità di calorie introdotte ma soprattutto la loro qualità.

“L’organismo, anche se assume lo stesso numero di calorie, reagisce in modo diverso in base alle molecole che vengono introdotte con il cibo e che condizionano la secrezione di ormoni: sono questi i veri responsabili dell’accumulo di peso corporeo – sostiene P. L. Rossi – A dialogare con il nostro DNA sono le molecole dei cibi, dalle proteine ai minerali, non le calorie”.

Le affermazioni di Rossi sono chiare, la dieta deve essere varia perché l’organismo ha bisogno di tutti i nutrienti. Esistono diverse diete che si focalizzano su una categoria di cibi a scapito di altri ma è la dieta mediterranea quella corretta perché bilanciata e utile a fornire i nutrienti necessari per la sopravvivenza cellulare.

La dieta molecolare è uno stile di vita, un’educazione alimentare che richiede amor proprio e consapevolezza di ciò che si mangia. Alla base di tutto ciò c’è il cambiamento drastico delle abitudini alimentari.

5 consigli per perdere peso

Possiamo distinguere i cibi in due grandi categorie.

Piatti Vegetali che comprendono alimenti provenienti dalla terra quali:

  • Olio extra vergine di oliva
  • Cibi composti con farina
  • Verdura
  • Frutta
  • Legumi
  • Pane
  • Pasta
  • Cereali
  • Patate
  • Vino

Piatti di origine animale come:

  • Latte
  • Latticini
  • Formaggi
  • Carne rossa
  • Carne bianca
  • Pesci
  • Uova
  • Burro
  • Salumi

Partendo da questa distinzione, ecco cinque consigli che, P.L. Rossi fornisce nel suo libro “Dalle calorie alle molecole” per un comportamento alimentare consapevole.

  1. Un modello sano di alimentazione quotidiana prevede che l’80% del cibo sia assunto da un piatto vegetale e il 20% da un piatto animale. L’aumento della percentuale di piatti animali rispetto ai piatti vegetali è una delle cause di sovrappeso, obesità e patologie degenerative legate ad un’alimentazione scorretta.
  2. Fare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino a metà mattinata, pranzo, merenda e cena. La distribuzione dei pasti ogni tre ore impedisce bruschi picchi glicemici post-prandiali che causano, a loro volta, aumento dell’insulina, responsabile dell’accumulo di grasso e del continuo senso di fame.
  3. Mangiare di più tra colazione e pranzo (65% dell’energia giornaliera), e meno tra merenda e cena (35%). Questo perché, durante la giornata, l’organismo umano non si trova sempre nelle stesse condizioni ormonali e metaboliche. Mangiare molto a cena determina aumento di peso e accumulo di colesterolo e massa grassa.
  4. Limitare la dose dei carboidrati (pasta, riso, pane, pizza, patate, frutta e dolci). Se a pranzo si mangia pasta o riso, non è consigliabile mangiare anche il pane e viceversa. Tra i cereali è meglio scegliere i cereali interi (farro, orzo, miglio, riso, mais, grano saraceno). I legumi hanno via libera; essi, infatti, garantiscono nutrienti ad elevato valore biologico (carboidrati glicemici, non glicemici e fibre).
  5. Abbinare pane e cereali interi ai piatti proteici ma non la pasta. Il pane, infatti, contiene meno carboidrati rispetto alla pasta. In generale, nei pasti proteici le proteine dominano sui carboidrati; Nei pasti glucidici (a base di cereali e carboidrati) sono i carboidrati a dominare sulle proteine. Sapere questo è importante perché la secrezione di insulina è condizionata dal rapporto molecolare tra carboidrati e proteine.
Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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