I disturbi del comportamento alimentare (DCA) rappresentano una serie di patologie complesse che possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle persone colpite.
Andiamo ad esplorare le diverse tipologie di DCA e i trattamenti disponibili.
Qual è il significato di DCA e cosa si intende?
DCA è l'acronimo di "Disturbo del Comportamento Alimentare" e si riferisce ad un insieme di condizioni psicologiche caratterizzate da comportamenti alimentari anomali o disfunzionali che possono influire negativamente sulla salute fisica e mentale di un individuo.
Queste condizioni possono includere:
- preoccupazione eccessiva per il peso corporeo e la forma fisica;
- controllo dell'alimentazione.
I DCA più comuni comprendono l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa, e il disturbo da alimentazione incontrollata, ma esistono anche altre forme meno conosciute.
Il trattamento dei DCA spesso richiede un approccio multidisciplinare, che può includere terapia psicologica, supporto nutrizionale e, talvolta, interventi medici.
Disturbi alimentari: quali sono?
I DCA causano gravi alterazioni delle abitudini alimentari e un’eccessiva preoccupazione per il peso e la forma del corpo.
Ecco un elenco di questi disturbi.
Anoressia nervosa
L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare molto complesso e di difficile caratterizzazione, dove spesso si verifica un'intensa paura di prendere peso e un'immagine corporea distorta, che porta a una drastica riduzione dell'assunzione di cibo e a un peso corporeo significativamente basso.
Le cause più comuni dell'anoressia possono includere una combinazione di fattori genetici, biologici, psicologici e ambientali.
Il trattamento, spesso, prevede una combinazione di terapia nutrizionale, psicoterapia (come la terapia cognitivo-comportamentale) e, in alcuni casi, farmaci per trattare eventuali co-occorrenze di ansia o depressione.
Bulimia nervosa
La bulimia nervosa si presenta con episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori inappropriati per prevenire l'aumento di peso, come il vomito autoindotto, l'uso eccessivo di lassativi, il digiuno o l'esercizio fisico eccessivo.
Le cause sono multifattoriali e includono influenze genetiche, psicologiche e sociali.
Il trattamento della bulimia nervosa spesso comprende terapia cognitivo-comportamentale, supporto nutrizionale e, in alcuni casi, farmaci antidepressivi.
Disturbo da alimentazione incontrollata (BED)
Tra i disturbi alimentari, quello da alimentazione incontrollata si distingue per ricorrenti episodi di abbuffate senza comportamenti compensatori come nel caso della bulimia.
Questi episodi sono associati a sentimenti di perdita di controllo e disagio. Le cause possono includere fattori genetici, psicologici e ambientali.
Il trattamento può comprendere terapia cognitivo-comportamentale, terapia interpersonale e, in alcuni casi, farmaci come gli antidepressivi.
Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo (ARFID)
L'ARFID è caratterizzato da un'eccessiva limitazione dell'assunzione di cibo senza una preoccupazione per il peso corporeo o la forma fisica, portando a malnutrizione e deficit nutrizionali.
Le cause possono includere fattori psicologici come l'ansia o traumi legati all'alimentazione. Il trattamento prevede interventi psicologici, supporto nutrizionale e, talvolta, farmaci per trattare l'ansia sottostante.
Pica
Il pica prevede ingestione persistente di sostanze non nutritive, come terra, carta o gesso, per un periodo di almeno un mese. È più comune nei bambini, nelle donne incinte e nelle persone con disabilità intellettive.
Le cause possono essere legate a carenze nutrizionali, problemi psicologici o disturbi dello sviluppo.
Il trattamento può includere interventi comportamentali, supporto nutrizionale e, in alcuni casi, trattamento per condizioni mediche sottostanti.
Disturbo della ruminazione
Il disturbo della ruminazione comporta il rigurgito ripetuto di cibo, che può essere rimasticato, ri-ingoiato o sputato, per almeno un mese.
È più comune nei bambini piccoli e nelle persone con disabilità intellettive.
Le cause possono includere fattori psicologici o problemi di sviluppo.
Il trattamento spesso prevede interventi comportamentali e, talvolta, consulenza nutrizionale.
Ortoressia nervosa
L'ortoressia nervosa è un'ossessione malsana per l'alimentazione sana, che porta a restrizioni dietetiche severe e comportamenti rigidi.
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Anche se non è ufficialmente riconosciuto come un disturbo del comportamento alimentare, può avere gravi conseguenze sulla salute.
Le cause possono includere fattori psicologici come il perfezionismo e l'ansia.
Il trattamento prevede terapia cognitivo-comportamentale e consulenza nutrizionale per promuovere un rapporto equilibrato con il cibo.
Disturbo della nutrizionista/esercizio fisico (DE)
Questo disturbo è caratterizzato da un'eccessiva preoccupazione per la composizione corporea e il peso, che porta a un uso estremo della dieta e dell'esercizio fisico.
Le cause possono includere pressioni sociali, problemi di autostima e tratti di personalità come il perfezionismo.
Il trattamento prevede terapia cognitivo-comportamentale, supporto nutrizionale e, in alcuni casi, farmaci per trattare condizioni psicologiche sottostanti.
Disturbo da alimentazione notturna (NES)
Con disturbo da alimentazione notturna si intendono episodi di iperfagia notturna o risvegli con ingestione di cibo, accompagnati da una consapevolezza ridotta durante gli episodi.
Le cause possono includere fattori genetici, psicologici e disturbi del sonno.
Il trattamento può comprendere terapia cognitivo-comportamentale, regolazione del ritmo sonno-veglia e, in alcuni casi, farmaci.
Sindrome da alimentazione selettiva
La sindrome da alimentazione selettiva, o neofobia alimentare, è caratterizzata da un'eccessiva selettività nel cibo, spesso limitandosi a pochi alimenti specifici.
È comune nei bambini, ma può persistere in età adulta.
Le cause possono includere fattori genetici, psicologici e esperienze traumatiche legate al cibo.
Il trattamento può prevedere interventi comportamentali, terapia espositiva e consulenza nutrizionale.
Disturbi della condotta alimentare: come trattarli
I trattamenti per i disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono multidisciplinari e personalizzati, combinando diverse strategie terapeutiche per affrontare le specifiche esigenze di ogni individuo.
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso il trattamento di prima linea, mirata a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati all'alimentazione e all'immagine corporea.
Il supporto nutrizionale, fornito da dietisti o nutrizionisti, è essenziale per ristabilire abitudini alimentari sane e correggere eventuali carenze nutrizionali.
La terapia farmacologica può essere utile in presenza di comorbilità come depressione e ansia, con farmaci antidepressivi comunemente prescritti.
Altri approcci per i disordini alimentari includono la terapia familiare, particolarmente efficace negli adolescenti, e la terapia dialettico-comportamentale (DBT) per migliorare la regolazione emotiva.
Nei casi più gravi, può essere necessario un trattamento intensivo in regime di ricovero ospedaliero o in strutture specializzate per garantire la stabilizzazione fisica e un supporto psicologico continuativo.
La collaborazione tra diversi professionisti della salute è fondamentale per un trattamento efficace e completo.
In caso di dubbi da parte dei genitori, si raccomanda caldamente il confronto con il medico curante/pediatra di riferimento. Consiglio parallelamente anche un supporto tramite psicologo