L’inverno sta tornando, così come le basse temperature. Tra raffreddori e influenze, non mancano i disturbi tipici della stagione.
Alcuni non riguardano solo patologie virali, ma anche problemi cardiaci come l’angina e ipertensione. Per chi soffre di cardiopatie, i disturbi tipici della malattia potrebbero infatti aggravarsi durante l’inverno.
Cerchiamo di capirne di più.
Cosa succede se la pressione si alza
La pressione sanguigna è la forza con cui il sangue viene spinto nei vasi dalla pompa cardiaca. Si parla di pressione arteriosa quando sono coinvolte le arterie, mentre se si tratta delle vene viene chiamata pressione venosa. Maggiore è la pressione, maggiore è il lavoro che viene richiesto di compiere al cuore.
L’ipertensione si verifica quando la pressione supera i 160/90 millimetri di mercurio (mmHg). Una pressione sanguigna esageratamente elevata sottopone arterie, vene e capillari a uno stress eccessivo, mettendo in pericolo il cuore. Infatti, se non è tenuta attentamente sotto controllo, l’ipertensione può portare a infarto, a ipertrofia del muscolo cardiaco o a un’insufficienza cardiaca.
Inoltre, la pressione alta aumenta la forza esercitata contro la parete dei vasi sanguigni, provocando la formazione di aneurismi e aumentando il rischio di rotture, causa di pericolose emorragie. Ciò può provocare danni al cervello ed essere causa di difficoltà cognitive.
Può, inoltre, mettere a rischio la salute di altri organi, aumentando per esempio il rischio di insufficienza renale o danneggiando gli occhi fino a portare alla cecità.
Ecco perché è così importante tenere sempre la pressione monitorata e conoscere tutti i fattori che potrebbero farla alzare.
Perché il freddo influisce sulla pressione sanguigna
Si tratta principalmente di un meccanismo di sopravvivenza con lo scopo di conservare il calore, per preservare il funzionamento degli organi. Il freddo determina la costrizione dei vasi sanguigni, perché – per mantenere la temperatura corporea costante, le arterie si restringono, facendo aumentare la pressione.
Diversi studi hanno dimostrato che, in realtà, i periodi più pericolosi sono proprio quelli di transizione. In generale, gli sbalzi di temperatura posso rappresentare un grosso rischio per la salute di chi soffre di ipertensione.
Chi dovrebbe fare più attenzione al freddo
Tra le cardiopatie, quella ischemica è una delle più importanti. Provoca un restringimento nelle coronarie, dovuto a una placca aterosclerotica, che riduce l’apporto di sangue al cuore. In caso di freddo molto intenso, gli affetti da cardiopatia ischemica possono subire un aggravamento dei sintomi e andare in contro a crisi di angina, dovute all’aumento di lavoro del cuore.
I pazienti affetti da valvulopatie, ovvero disturbi delle valvole cardiache, possono risentire di un peggioramento delle proprie condizioni o favorire episodi di scompenso e di insufficienza cardiaca, in seguito all’aumento della temperatura e della frequenza cardiaca.
Tra le valvulopatie più a rischio ci sono la stenosi valvolare aortica o la stenosi mitralica. Nel primo caso, abbiamo a che fare con il restringimento della valvola aortica interposta tra il ventricolo sinistro del cuore (la pompa che spinge il sangue verso il corpo) e l’aorta, il principale vaso sanguigno che trasporta il cuore in diversi parti del corpo. Quando abbiamo a che fare con una stenosi mitralica, invece, siamo in presenza di una condizione patologica in cui la valvola mitrale (che permette il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro) non funziona correttamente a causa di un suo restringimento.
Cosa fare per affrontare la stagione invernale se si soffre di ipertensione
Per prima cosa è fondamentale evitare o ridurre il più possibile gli stress psico-fisici, il freddo, il fumo, il consumo di alcolici e un’alimentazione abbondante e troppo ricca di grassi e zuccheri, poiché richiederebbero al cuore un aumento del lavoro.
L’ideale è uno stile di vita moderato, con una dieta che comprenda molta frutta e verdura, pochi carboidrati, grassi e proteine, in cui prediligere pesce a carni bianche.
È importante fare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, ma evitate di far movimento dopo i pasti, poiché la maggior parte del sangue si concentra a livello gastroenterico, quindi il cuore è costretto lavorare di più per continuare la digestione che per inviare sangue alla muscolatura.
Oltre a questo, spesso i medici decidono di aumentare il dosaggio dei farmaci durante l’inverno. Ma solo le sue indicazioni sono davvero valide!