Insonnia: un pericolo per la salute del cuore

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 24 Ottobre, 2016

insonnia: un pericolo per il cuore

Trascorrere una notte insonne è uno dei tormenti che affliggono l’essere umano. Restare con gli occhi spalancati quando, invece, si vorrebbe riposare e dormire, è un problema piuttosto frequente.

Quali sono le cause dell’insonnia?

Tra le cause dell’insonnia troviamo:

Quali sono le conseguenze dell’insonnia sulla salute?

Bisognerebbe dormire almeno sette, otto ore a notte, per dare una mano alla nostra memoria, all’attenzione, all’intelligenza logico-matematica e all’umore. Il sonno, infatti, è il punto di partenza del benessere psicofisico.

Dormire consente all’organismo di recuperare le energie spese nelle attività quotidiane e al cervello di registrare e consolidare le esperienze vissute. Dormire poco ha conseguenze deleterie per l’organismo tra cui:

  • Depressione
  • Riduzione delle difese immunitarie
  • Ipotiroidismo
  • Obesità
  • Scompensi metabolici
  • Diabete
  • Scarsa memoria
  • Disturbi visivi
  • Disturbi all’apparato uro-genitale
  • Invecchiamento precoce
  • Cancro
  • Riduzione del piacere sessuale
  • Disturbi cardiovascolari

“Si pensi che se si lascia dormire un trentenne solo quattro ore anziché otto, poi gli si fa l’esame del sangue, i valori di insulina, cortisolo, glucosio “disegnano” un uomo di 70 anni. Quarant’anni rubati in una notte! Significa che il compito del sonno – tra le altre funzioni – è mantenere giovani. Mai andare a fare gli esami del sangue se si è dormito poco: ne verrebbe fuori un profilo tutto alterato verso l’invecchiamento. E’ come un gioco, una magia, che sposta di colpo l’orologio biologico” – ha affermato il professor Liborio Parrino, direttore del Centro di Medicina del sonno di Parma.

Solitamente, ma non necessariamente, i giovani recuperano le ore di sonno perdute, ma se si dorme sempre troppo poco non vale dormire tutto il weekend per recuperare. Esistono però gli insonni cronici – “In Italia si contano 4 milioni di insonni cronici” – dice Parrino – “e se il 10% non subisce conseguenze perché possono permetterselo geneticamente, gli altri, quelli che soffrono per l’insonnia, vanno curati”.

Perché l’insonnia mette a rischio il cuore?

La mancanza di sonno rappresenta un pericolo anche per la salute del nostro cuore. Durante il sonno e a riposo l’attività cardiaca rallenta e la pressione arteriosa diminuisce. Nelle persone che soffrono di insonnia, invece, viene meno questo rallentamento fisiologico delle funzioni vitali e aumentano lo stress e la tensione. Di conseguenza, se questo disturbo si protrae nel tempo, aumenta al rischio di ipertensione e di malattie cardiovascolari.

Inoltre, anche l’attivazione cronica dei meccanismi di risposta allo stress, tipici dell’insonnia, può avere un effetto negativo sul cuore.

In presenza di stress, l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e del sistema nervoso simpatico si associa a un incremento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e delle citochine pro-infiammatorie, tutti fattori associati all’infarto del miocardio.

Combattere l’insonnia con i rimedi casalinghi

Ecco alcuni rimedi utili per combattere l’insonnia, o almeno provarci:

  • Rilassare il proprio corpo attraverso un auto-massaggio con olio profumato, partendo dai piedi fino ad arrivare al viso e alla fronte.
  • Addormentarsi con serenità dandosi la buonanotte con le persone a noi vicine e cercando di allontanare i pensieri negativi.
  • Fare esercizio fisico durante il giorno, aiuta ad allentare la tensione.
  • Evitare di bere bibite energizzanti prima di dormire.
  • Fare cene leggere.
  • Fare una doccia antistress prima di dormire.
  • Bere una tisana rilassante.
  • Evitare di stare davanti al computer fino a tarda sera.

Fateci sapere qual è il vostro modo per combattere l’insonnia. La vostra esperienza può essere utile ad altri lettori!

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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