Sono sempre di più le persone, in Italia e nel mondo, che desiderano avvicinarsi a un’alimentazione completamente vegetale.
Da questa crescente esigenza, e dalla consapevolezza che si tratta di una scelta non facile, soprattutto all’inizio, dal punto di vista nutrizionale, nasce il Veganuary.
Scopriamo in cosa consiste e vediamo insieme una panoramica dei dati a disposizione.
Veganuary: una sfida per rispettare l’ambiente e gli animali
Il nome deriva dalla fusione delle parole inglesi "vegan" (vegano) e "january" (gennaio) e si tratta di un movimento globale che ogni anno, in questo mese, invita le persone a sperimentare un'alimentazione completamente vegetale per 31 giorni.
Originariamente circoscritto al contesto anglosassone, il movimento Veganuary ha conosciuto un'espansione esponenziale, estendendosi a un ventaglio di 20 nazioni, tra cui anche l'Italia; nel 2024 ha registrato un successo senza precedenti, coinvolgendo circa 25 milioni di partecipanti in tutto il mondo.
Grazie alla collaborazione con l'associazione Essere Animali, la sfida del mese vegano ha attirato l'adesione di un pubblico sempre più vasto, contribuendo a diffondere la cultura dell'alimentazione a base vegetale anche nel nostro paese.
Le motivazioni per aderire a questa sfida sono molteplici:
- salute: un'alimentazione a base vegetale è ricca di fibre, vitamine e minerali, e povera di grassi saturi e colesterolo. Questo può contribuire a prevenire molte malattie croniche, come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2;
- ambiente: l'allevamento intensivo è una delle principali cause del cambiamento climatico, del consumo di acqua e della deforestazione. Scegliendo di mangiare vegano si riduce la propria impronta ecologica;
- etica: moltissime persone decidono di partecipare al Veganuary per ragioni etiche e antispeciste, con l’obiettivo di ridurre la sofferenza degli animali allevati per la produzione di carne, latte e uova, quindi unicamente per il tornaconto dell’uomo.
Ma come orientarsi? Da dove cominciare?
Non c’è bisogno nemmeno di porsi la domanda, in realtà, perché sul sito di Essere Animali dedicato all’iniziativa si può essere guidati nel percorso in maniera personalizzata: si può selezionare il momento in cui si vuole cominciare in base alle proprie preferenze e, dato il consenso, la piattaforma invierà delle comunicazioni utili, come ricette da provare, menù settimanali semplici e consigli nutrizionali.
Insomma, l’ostacolo iniziale che blocca molte delle persone che vorrebbero cambiare la propria alimentazione è facilmente superabile con il supporto dell’associazione e le tante proposte culinarie di content creator che promuovono questa scelta alimentare tutto l’anno.
Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali, l’anno scorso sottolineava così l'enorme portata di Veganuary: “L’impatto di questa iniziativa è davvero importante: per ogni milione di persone che mangia vegano per un mese vengono risparmiati oltre 6 milioni di litri d'acqua, 100 mila tonnellate di CO2eq e più di 3 milioni di vite animali. [...] Con il suo approccio giocoso e coinvolgente, e grazie alla partecipazione di content creator e aziende in tutta Italia, Veganuary continua ad essere un punto di riferimento per chiunque si avvicini a questa scelta di vita.”
E se non fosse solo una challenge di un mese?
A gennaio 2024 in Italia ben 1,7 milioni di persone hanno aderito all'iniziativa, dimostrando un crescente interesse verso un'alimentazione a base vegetale.
Questi i dati significativi di maggio 2024 riportati da Eurispes: il 7,2% della popolazione si dichiara vegetariana, mentre il 2,3% vegana, per un totale del 9,5%: quasi 1 italiano su 10 segue ora una dieta priva di carne, un aumento considerevole rispetto al 6,6% del 2023; la crescita è stata molto evidente negli ultimi dieci anni, con un quadruplicamento della percentuale di vegani dal 2014 al 2024.
Inoltre, secondo un'approfondita ricerca di Astraricerche e Unione Italiana Food ben 22 milioni di italiani hanno già scelto di integrare nella propria dieta prodotti plant-based, confermando un trend in costante crescita; nel 2023, il settore ha registrato un incremento del 2,8% rispetto all'anno precedente, superando i 500 milioni di euro di fatturato.
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E la tendenza è destinata a consolidarsi: il 25% degli italiani che non ha ancora provato questi prodotti ha dichiarato di essere aperto a farlo in futuro.
In conclusione, il mercato del plant-based è in espansione, la richiesta di prodotti dall’origine completamente vegetale è sempre maggiore e un’iniziativa come quella del Veganuary potrebbe essere un primo passo per abbracciare in maniera definitiva un’alimentazione vegana.