Il vino rosso ripulisce il cervello da scorie e tossine: vero o falso?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 05 Giugno, 2018

Il vino fa bene alla salute e al cervello: ma solo due bicchieri al giorno

Secondo una recente ricerca, che ha visto come protagonista le bevande alcoliche, il vino fa bene: in particolar modo, il consumo quotidiano di bassi livelli di alcol aiuta a ripulire il cervello dalle tossine, comprese quelle associate all’Alzheimer.
Dallo studio, quindi, sembra proprio emergere che un bicchiere di vino rosso fa bene, se bevuto in quantità modiche e senza esagerazioni.

Dunque, che dire. Non ci resta che capire insieme perché un bicchiere di vino rosso fa bene alla salute.

Il vino fa bene, ma attenzione alle quantità

Un paio di bicchieri di vino alla fine di una stressante giornata di lavoro non solo aiutano a rilassare la mente, ma secondo delle recenti scoperte, aiutano anche a ripulirla dalle tossine.
I ricercatori della University of Rochester Medical Centre hanno scoperto che ridotti livelli di alcol aiutano il cervello a eliminare le scorie, comprese quelle associate alla malattia di Alzheimer. Quindi? Bere vino fa bene alla salute del cervello!

Il dr. Maiken Nedergaars, prima firma dello studio, ha dichiarato: “È noto che il consumo prolungato di eccessive quantità di etanolo ha effetti collaterali sul sistema nervoso centrale. Tuttavia, in questo studio abbiamo dimostrato per la prima volta che bassi dosaggi di alcol hanno un potere potenzialmente benefico sulla salute del cervello, per esempio migliorando la capacità del cervello di rimuovere i prodotti di scarto”.

Perché un bicchiere di vino fa bene?

I ricercatori si sono concentrati sul sistema linfatico, cioè l’unico processo di pulizia del cervello, che prevede l’eliminazione delle sostanze di scarto dalla materia grigia per mezzo del liquido cefalorachidiano.

Durante lo studio, eseguito sui topi da laboratorio, i ricercatori hanno indagato sui cambiamenti del sistema glinfatico in risposta all’alcol.

Quando i topi erano esposti ad alti livelli alcolici, i loro cervelli mostravano stati infiammatori, con un sistema glinfatico inefficiente. La svolta è stata osservata in seguito all’esposizione delle cavie a bassi livelli di alcol, l’equivalente di due bicchieri e mezzo di vino al giorno. I cervelli non solo dimostravano un minore stato infiammatorio, ma anche un sistema glinfatico più efficiente nella rimozione delle tossine.

il vino fa bene bene al cervello

Il dr.  Nedergaard ha dunque affermato che “gli studi hanno dimostrato che ridotti livelli di consumo di alcol sono associati a un minore rischio di demenza, mentre ad un elevato consumo costante nel tempo corrisponde un aumento del rischio di declino cognitivo”. L’autore ha infine concluso sostenendo che tale studio potrebbe permettere di fare luce sui meccanismi che aumentano il rischio di declino cognitivo legato al consumo di alcol e su come ridotti dosaggi di alcol migliorino le condizioni generali del cervello.

Non solo Alzheimer: gli altri benefici del vino rosso

Il dibattito sui possibili benefici del vino rosso è accesso ormai da innumerevoli anni all’interno della comunità scientifica. Sebbene secondo alcuni, i suoi benefici sarebbero sovrastimati, secondo altri medici ed esperti un bicchiere di vino rosso fa bene alla salute, al punto tale da inserirlo nella dieta quotidiana consigliata.

Oltre a quest’ultimo studio sugli effetti benefici dell’alcol sul sistema glinfatico del cervello, sembra infatti che il vino rosso abbia numerosi effetti positivi sulla salute, come per esempio:

  • riduzione del rischio di malattie cardiovascolari,
  • riduzione del rischio di cancro,
  • riduzione degli effetti della depressione,
  • riduzione dell’insulino-resistenza,
  • riduzione del rischio di diabete di tipo 2 nelle donne.

Secondo numerosi studi, quindi, il vino fa bene alla salute generale dell’organismo. Tuttavia non bisognerebbe superare la dose di due bicchieri e mezzo al giorno per non avere effetti negativi su tutto l’organismo, come problemi epatici e di obesità. Come sempre, la moderazione è la chiave della salute. Sempre!

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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