La tua iride sta mentendo

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 25 Gennaio, 2017

melanina: il colore degli occhi
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Una importante caratteristica di ogni essere umano, che ci diversifica gli uni dagli altri, si era sempre pensato fosse il colore degli occhi, che possono essere chiari o scuri.

In realtà, però, le cose non stanno così, come hanno detto persino in un servizio della CNN. Tutte le persone, indipendentemente da quello che si vede, hanno occhi marroni e la differenza la fa solo la quantità di melanina al loro interno, che li va a colorare.

La differenza tra occhi verdi, azzurri o neri è infatti influenzata dalla presenza di questo pigmento.

La melanina è un pigmento di colore scuro, prodotta da cellule di melanociti. È presente in tutti gli occhi ed è la sua quantità che va a determinare le varie sfumature delle iridi. Se la sua quantità è alta, infatti, la luce verrà assorbita in quantità maggiore all’interno del diaframma, con il risultato che l’occhio sembrerà più marrone; nel caso in cui ce ne sia meno, gli occhi appariranno di una tonalità tendente al verde.

I soggetti con occhi blu sono quelli che hanno la concentrazione di melanina più bassa in assoluto; spesso, nei bambini alla nascita si hanno le iridi di questo colore, perché queste non hanno ancora sviluppato la melatonina al loro interno. Un meccanismo simile di manipolazione del colore si ha anche nel piumaggio degli uccelli, infatti, ce ne sono alcune specie che vanno ad alterare le nanostrutture delle proprie piume. Questo fa sì che le dimensioni dei fori del loro piumaggio diventino quasi invisibili, con conseguente diversa reazione alle lunghezze d’onda della luce. Ad esempio, i fori piccoli tenderanno ad assumere delle colorazioni sul blu mentre quelli più grandi assumeranno tonalità sul rosso.

Cosa è la melanina?

Per capire meglio come funziona la melanina è necessario per prima cosa andare a conoscere meglio questa sostanza. Si tratta di una molecola complessa derivata della tirosina. Tra i suoi compiti ci sono quelli di andare a determinare la colorazione di capelli e della pelle e si trova in concentrazioni diverse a seconda della popolazione e di quella che è la sua esposizione al sole.

Oltre che pelle e capelli, la melanina si trova anche nelle iridi degli occhi, nella stria vascularis dell’orecchio interno e in alcune aree del cervello, come la substantia nigra e il locus coeruleus. Per finire, è presente anche nel midollo e nella zona reticularis della ghiandola surrenale.

La melanina viene sintetizzata dal corpo attraverso vari passaggi.

  1. Il primo è la sintesi chimica della melanina. Una carenza di tirosina, sostanza che si trova nei melanociti, può portare all’albinismo. Infatti è all’interno dei melanociti, nei melanosomi, delle piccole vescicole, che si trova il pigmento melanina.
  2. Dai melanosomi i melanociti si spostano in altre cellule dell’epidermide. La loro densità determinerà il colore della pelle. La melanina però assorbe anche la luce, proteggendo il DNA dai raggi UV e per questo è considerata utile nel trattamento dei melanomi.

La melanina non è però di un solo tipo, ma ce ne sono di diversi. Si parla infatti di eumelanina, feomelanina e neuromelanina. La eumelanina è quella che si trova localizzata nei capelli, nella pelle e in quelle aree scure che si trovano intorno ai capezzoli.

Questo tipo di sostanza è piuttosto diffusa tra le popolazioni dalla pelle scura ed è la causa per la quale si presentano pelle, occhi e capelli di colori nero o marrone. Al caso inverso, quando cioè l’eumelanina è scarsa, si presentano invece capelli di colore biondo.

La feomelanina, che anche in questo caso si trova in pelle e capelli, è la causa della presenza dei colori rosa e rosso. Al contrario dell’eumelanina questa sostanza non ha nessun effetto protettivo contro le radiazioni UV. Un’ultima variante di melanina è la neuromelanina, che, come si capisce già dal suo nome, si trova localizzata in alcune aree del cervello. Quando questa sostanza viene a mancare si possono presentare diversi disturbi di tipo neurologico.

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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