I giovani che dormono poco hanno un rischio più alto di sviluppare ipertensione

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 14 Marzo, 2025

Un ragazzo seduto sul letto che non riesce a dormire bene la notte
Indice del contenuto

L’insonnia, o una scarsa qualità del sonno, può costituire un fattore di rischio per gli adolescenti nello sviluppare l’ipertensione.

Vediamo di cosa tratta lo studio preliminare dell’American Heart Association.

Il prelievo dei dati

Secondo la ricerca, non ancora pubblicata ma presentata al convegno dell’American Heart Association di New Orleans, la possibilità di sviluppare l’ipertensione è cinque volte più alta in chi riposa meno di 7,7 ore a notte.

Il tutto è partito dall’assunto che un sonno disturbato e insufficiente è associato all'ipertensione negli adulti: si voleva, quindi, osservare se questa sintomatologia esistesse anche negli adolescenti.

Stando alle indicazioni dell’American Academy of Sleep Medicine, infatti, gli adolescenti necessitano di un sonno compreso tra le 8 e le 10 ore ogni notte – ma i dati mostrano che lo studente medio delle scuole superiori riesce a riposare solo per 6,5 ore.

Per studiare questo fenomeno, l’indagine ha analizzato 421 individui con una età media di 16 anni e mezzo (54% ragazzi e 46% ragazze). Tra questi, il 35% ha asserito di avere difficoltà nell’addormentamento e/o sintomi di insonnia, mentre il 50% ha dormito meno di 7,7 ore in laboratorio.

Successivamente, i soggetti sono stati sottoposti a polisonnografia (un test che misura in modo oggettivo la durata del sonno) e a tre misurazioni consecutive della pressione.

I risultati

Le evidenze emerse dalla ricerca sono state molto interessanti e classificate in base a tre gruppi:

  • gli adolescenti con insonnia e una durata del sonno inferire a 7,7 ore hanno registrato una possibilità di soffrire di ipertensione clinica (con valori uguali o superiori a 140-90 millimetri di mercurio) cinque volte più alta;
  • i soggetti che hanno dormito meno di 7,7 ore, ma non hanno dichiarato di soffrire di insonnia hanno dimostrato di avere un rischio quasi triplicato di manifestazione della pressione alta;
  • chi ha dichiarato di soffrire di insonnia, ma ha dormito a sufficienza non è apparso a maggior rischio di ipertensione.

Quindi, nonostante lo studio fosse ad una fase iniziale, i dati emersi vanno a indicare una correlazione piuttosto marcata tra la qualità del sonno e la salute di cuore e arterie anche nei più giovani.

Secondo l’autore principale dello studio, però, non tutti gli adolescenti che lamentano insonnia sono a rischio di problemi cardiovascolari: monitorare la durata del loro sonno in modo oggettivo può aiutare a identificare chi ha una forma più grave di insonnia e maggiori probabilità di sviluppare patologie cardiache.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
in Salute

593 articoli pubblicati

Contenuti correlati