Il collutorio per curare la gonorrea

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 09 Gennaio, 2017

gonorrea: curarla con il collutorio

Secondo un nuovo studio, un famosissimo prodotto per l’igiene orale, utilizzato da milioni di persone nel mondo, sarebbe utilissimo per curare una infezione sessualmente trasmissibile, la gonorrea, laddove il batterio che ne è responsabile causi la malattia a livello orale.

In particolare, i risultati di questa alquanto curiosa ricerca, pubblicata sulla rivista Sexually Transmitted Infections, dimostrano come le sostanze contenute nel collutorio analizzato siano davvero capaci di “sconfiggere” il batterio Neisseria Gonorrae: in verità, lo stesso inventore del prodotto sosteneva già questa tesi fin dal XIX secolo, ma fino ad oggi nessuno ne aveva mai dimostrato la veridicità dal punto di vista scientifico.

Il collutorio: un rimedio contro la gonorrea?

Nel corso dello studio, i ricercatori hanno condotto un esperimento in laboratorio direttamente sulla piasta di Petri e un altro, portato avanti separatamente, su un campione di volontari. Per ciò che concerne la parte dello studio svolta in laboratorio, il team di ricercatori ha aggiunto del colluttorio con un contenuto alcolico pari al 21,6% a colture batteriche di Neisseria gonnorhoeae e ha scoperto, con notevole sorpresa, che nel giro di un solo minuto si è assistito a una riduzione significativa della carica batterica presente sulla piastra di Petri; al contrario, gli studiosi hanno osservato come l’aggiunta di soluzione salina non incidesse sulle dimensioni delle colonie batteriche esaminate.

Inoltre, gli studiosi hanno poi reclutato un campione formato da 58 persone risultate positive alla gonorrea: 33 partecipanti allo studio hanno utilizzato il colluttorio in esame mentre gli altri 25 volontari hanno utilizzato una semplice soluzione salina.

Dai risultati dell’esperimento è emerso come solo il 52 percento dei batteri del tipo Neisseria “sopravvivesse” a livello orale, dopo aver utilizzato il collutorio in questione rispetto a una percentuale dell’84 percento riscontrata tra coloro che hanno utilizzato la soluzione salino.

Benché gli stessi autori della ricerca ammettano che siano necessari ulteriori approfondimenti per confermare le evidenze emerse dalla ricerca stessa, è evidente che i risultati dello studio siano incoraggianti, soprattutto perché ci si trova sempre più spesso davanti a ceppi di Neisseria Gonorrae resistenti agli antibiotici e, in questa ottica, l’uso di un semplice colluttorio potrebbe rivelarsi un modo efficace per limitare la diffusione della malattia.

Cosa è esattamente la gonorrea?

La gonorrea è una infezione batterica sessualmente trasmissibile che può risultare dolorosa e, in casi estremi, può determinare gravi conseguenze, tra le quali infertilità sia maschile che femminile.

In altre parole, chiunque sia sessualmente attivo può trasmettere o contrarre la gonorrea, poiché il batterio responsabile della malattia, la Neisseria Gonorrae “vive” nel liquido seminale o vaginale, nelle cellule che costituiscono i tessuti della cervice uterina, dell’uretra, del retto, della gola e, più raramente, degli occhi: l’infezione comunemente viene trasmessa mediante sesso non protetto.

In molti casi la gonorrea risulta asintomatica.

I possibili sintomi legati all’infezione sono rappresentati da una minzione dolorosa e da secrezioni vaginali vischiose e dal colore verdastro. Gli uomini possono accusare dolore a livello dei testicoli, mentre le donne possono provare dolore al basso ventre, avere dolore durante i rapporti e sanguinamenti anomali.

In linea generale, la gonorrea può causare dolore rettale e, laddove infetti la gola, mal di gola.

Si raccomanda l’uso del preservativo ogni volta che si hanno rapporti sessuali, soprattutto se occasionali: adottare questa semplice pratica vi proteggerà dalla gonorrea e dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili, come HIV e clamidia.

Inoltre, la gonorrea può essere trasmessa da una donna incinta al feto.

Se la gonorrea viene trattata “precocemente”, è poco probabile che possano insorgere delle complicanze a lungo termine; tuttavia, se la patologia non viene trattata in modo adeguato, l’infezione può diffondersi in altre parti del corpo determinando seri disturbi.

Ad esempio, la gonorrea può diffondersi nell’apparato riproduttivo, causando la malattia infiammatoria pelvica (PID): ciò può determinare dolore cronico a livello pelvico, ostruzione delle tube di Falloppio, infertilità e gravidanza extrauterina; negli uomini, la gonorrea può causare una dolorosa infezione nei testicoli e problematiche relative alla fertilità.

Meno comunemente, la gonorrea può causare l’infiammazione delle articolazioni, dei tendini e lesioni cutanee.

Per ciò che concerne la cura della patologia, esistono sono trattamenti antibiotici efficaci nel trattamento della gonorrea.
In particolare, alcuni ceppi di gonorrea si sono dimostrati resistenti a determinati antibiotici (resistenza antimicrobica), dunque il trattamento raccomandato per la maggior parte dei casi riguarda due antibiotici: uno somministrato come un’iniezione e l’altro come un farmaco orale (solitamente solo una singola pillola).
.

Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati