Tumori del sangue: quali sono le nuove possibilità di cura?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Maggio, 2021

Giornata nazionale dei tumori del sangue

La lotta contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma continua e non sono pochi i progressi della ricerca. Facciamo il punto, insieme al dr. Angelo Michele Carella, specialista in ematologia.

Tumori del sangue: di cosa si tratta

«Quando si parla di tumori del sangue ci si riferisce principalmente a leucemie acute, mieloidi e linfatiche, così come alla leucemia mieloide cronica e leucemia linfatica cronica. Anche i linfomi di Hodgkin e non Hodgkin e il mieloma multiplo fanno parte di questa tipologia di tumori – ha spiegato il dr. CarellaVi sono poi patologie ematologiche che, per semplicità, chiameremo pretumorali, come le mielodisplasie, la policitemia, la trombocitemia e la mielofibrosi, che evolvono o possono evolvere verso leucemie acute».

Insomma, con circa 33mila nuovi casi diagnosticati ogni anno, i tumori del sangue si collocano al quinto posto della classifica dei più frequenti nel nostro Paese. Purtroppo, si tratta di un dato destinato ad aumentare, dato che questa tipologia di tumore colpisce soprattutto la popolazione over 65. Se, però, le avvisaglie dei “primi della lista” (colon, seno, polmone e prostata) sono chiare a molte persone, i possibili segnali di leucemia, linfoma e mieloma sono generalmente poco noti e sono perlopiù poco specifici e comuni a tanti disturbi, anche poco gravi.

«La sintomatologia varia da paziente a paziente: emorragie, infezioni, ingrossamento dei linfonodi e dolori ossei sono i segnali più diffusi». La diagnosi precoce, dunque, appare di vitale importanza. «L’esame più importante per le leucemie e le sindromi mieloproliferative è sicuramente l’emocromo, ma risultano fondamentali anche TAC/PET per i linfomi, e la proteinemia elettroforesi con immunofissazione se si evidenzia un picco monoclonale nel mieloma e nel Wldenstrom» – conclude il dr. Angelo Michele Carella.

La speranza arriva dall’immunoterapia?

L’immunoterapia e la CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) rappresentano delle speranze concrete per la cura di queste malattie che potrebbero – in un prossimo futuro – sostituire le terapie tradizionali. 

La ricerca sulle malattie tumorali del sangue ha fatto dei progressi straordinari negli ultimi 20 anni: le possibilità di tenerle sotto controllo stanno crescendo di continuo. Di conseguenza, la sopravvivenza si allunga in maniera significativa e il numero dei pazienti con guarigione completa sta incrementando giorno dopo giorno.

Dunque, come sottolineato da ALI (Associazione italiana contro le leucemie), la speranza arriva dai cosiddetti farmaci ‘intelligenti’ cioè capaci di colpire in maniera selettiva le cellule tumorali risparmiando, al contrario della più classica chemioterapia, le cellule sane. Già oggi, questa tipologia di trattamenti – in combinazione con la chemio – ha consentito di raggiungere ottimi risultati.

Ma l’altra frontiera sembra ancora più efficace, seppur in via di sviluppo: l’immunoterapia, che tratta il cancro come fosse una infezione, scatenando il sistema immunitario. I risultati sembrano essere eclatanti. «Credo che tutti abbiano sentito parlare delle famose cellule CAR-T: linfociti del paziente affetto da tumore che, prelevate e ingegnerizzate in laboratorio, vengono armate di tutto punto per combattere il tumore dall’interno –  ha sottolineato il dr. Sergio Amadori, Presidente di ALI – Queste CAR-T hanno ottenuto la remissione in oltre l’80% dei pazienti, una remissione duratura nel tempo che ha dato vita a potenziali guarigioni».

Dunque, saranno queste le colonne portanti del trattamento dei tumori del sangue?

Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di P. by pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale, con il supporto di studi scientifici e fonti autorevoli. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1811 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
genetista controlla dna in laboratorio
Analisi del cariotipo: di cosa si tratta e perché si esegue

L’analisi del cariotipo è un esame che consente di esaminare i cromosomi di un individuo, al fine di identificarne eventuali anomalie. Scopriamo di più.

dottore ausculta polmoni paziente
Sangue nel catarro o emoftoe: perché si verifica?

Tracce di sangue nel catarro potrebbero essere la spia di una patologia in corso: ecco una panoramica con patologie associate e possibili trattamenti.