Macchie sulla pelle? Come curare i funghi di mare

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Ultimo aggiornamento – 22 Agosto, 2018

fungo di mare: come riconoscerlo

L’estate, il sole, la spiaggia, il mare e… macchie a pois sulla pelle?! Non spaventatevi, si tratta probabilmente di una micosi dovuta al Malassezia furfur, detto anche fungo di mare. Vediamo insieme tutti i dettagli per capire come affrontare l’infezione.

Pityriasis versicolor: cos’è e come si manifesta

La Pityriasis versicolor è una forma di micosi che si sviluppa soprattutto in ambienti caldi e umidi. Si riconosce facilmente per la forma particolare con cui si manifesta: macchie dalla forma tondeggiante, singole o raggruppate, che si concentrano in particolar modo sulla schiena e sulle spalle.

È facile comprendere lo stadio dell’infezione in base al colore delle macchie, che partono da una gradazione rosastra – molto simile alla tonalità della pelle – fino a una biancastra. Il colore bianco indica che la micosi è in via di guarigione.

È più facile accorgersi della presenza delle macchie sulla pelle in estate, grazie a una maggiore esposizione al sole. I raggi ultravioletti, infatti, uccidono i funghi che provocano l’infezione, causando una desquamazione che rende le macchie bianche e visibili. Non spaventatevi! La pelle tornerà poi della sua normale tonalità in breve tempo.

Attenzione, però. Si parla di fungo di mare, anche se il mare in sé c’entra ben poco. Il nome deriva dal fatto che la maggior parte dei pazienti si accorge di aver contratto l’infezione durante le vacanze estive, proprio perché l’esposizione al sole è maggiore.

Pelle grassa: l’ambiente ideale per il fungo di mare

Questa tipologia di funghi vive normalmente all’interno dei follicoli piliferi nella zona del tronco. Si nutre di sebo senza recare danni alla nostra salute o al nostro organismo. Si sviluppa soprattutto nei soggetti adulti, poiché gli adolescenti e le persone fino ai quarant’anni presentano una pelle più grassa e quindi una maggiore predisposizione. I bambini e gli anziani, invece, producono poco sebo e sono quindi colpiti più raramente.

Il fungo prolifera e inizia la sua infezione nel momento in cui si trova in ambienti caldi e umidi. La sudorazione o un’eccessiva produzione di sebo rendono l’ambiente perfetto per la proliferazione della micosi. Per questo accappatoi, asciugamani e salviette, che rimangono bagnate dopo l’utilizzo, sono il principale vettore della micosi.

La forma tondeggiante caratteristica delle macchie è dovuta proprio alla formazione delle colonie fungine, che si dispongono in cerchi allo sbocco di una ghiandola. L’infezione risulta comunque asintomatica, se non per un raro prurito (che si presenta solo in alcuni casi) e le caratteristiche chiazze.

La Pityriasis versicolor non è contagiosa e non rappresenta quindi un pericolo per gli altri. Il fungo, infatti, si trova già sulla nostra cute e convive pacificamente con noi, fino a quando non si presenta l’ambiente ideale per la proliferazione delle colonie. Non occorre, quindi, disinfettare vestiti e lenzuola, basta un semplice lavaggio per decontaminarli.

La cura? Basta la giusta crema

La cura per la Pityriasis versicolor è molto semplice: basta applicare ogni sera sulle macchie una crema a base di zolfo e acido salicilico, per circa una settimana. Nel periodo successivo, bisognerà applicare la crema ogni quindici giorni fino al momento dell’esposizione al sole in estate. A questo punto sarà il sole stesso ad agire da disinfettante contro il fungo.

Ottimi anche i farmaci antimicotici, purché siano a uso esterno e non per via orale. La necessità di un trattamento prolungato nel tempo rende comunque la crema la scelta migliore. In alcuni casi, invece, la crema viene invece prescritta come coadiuvante di un antimicotico.

Dopo la doccia, però, viene sempre consigliato un detergente che contenga sostanze riacidificanti e antimicotiche.

Se sei al mare e compaiono improvvisamente queste strane macchie bianche, non disperarti, non è nulla di grave. E non preoccuparti nemmeno dell’esposizione al sole: non può che fare bene alla tua pelle! Uccide naturalmente le colonie fungine che si sono sviluppate sulla tua pelle.

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie
Scritto da Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Sono una studentessa di Biotecnologie e, negli anni, ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda la medicina e la scienza in generale. Amo da sempre leggere e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Piede che sta per schiacciare uno scorpione
Puntura di scorpione: sintomi, trattamenti e cosa fare

Lo scorpione è un aracnide velenoso, che popola le zone calde e aride. Quali sono i sintomi e cosa fare in caso di puntura di scorpione? Scoprilo qui.