Solo tre persone su dieci riescono a bere il caffè senza poi essere costrette a correre in bagno. Un dato incredibile, che ci fa provare tanta invidia per quelle persone fortunate.
Ma perché il caffè fa andare in bagno? Uno studio ha lavorato in questo senso per dare una risposta al curioso quesito.
Gli effetti del caffè sull’intestino
I ricercatori dell’American Chemical Society hanno pubblicato uno studio sugli effetti del caffè sull’intestino. Infatti, tra le tante conseguenze della sua assunzione non c'è solo quella eccitante, che ci aiuta a svegliarci e a partire col piede giusto la mattina, ma agevola anche il tratto intestinale.
In un primo momento si è pensato che fosse la caffeina a stimolare l’intestino. Gli esperimenti con il caffè decaffeinato hanno però dimostrato che probabilmente è la natura acida del caffè a farci andare in bagno.
Non solo: anche il fatto che altre bibite contenenti caffeina – come la cola – non diano gli stessi stimoli del caffè dimostra che no, la responsabile non è questa sostanza.
Infatti, quando beviamo il caffè, il nostro stomaco secerne succo gastrico contenente muco, sali, acqua ed enzimi digestivi, utili a degradare le proteine, aiutandoci a digerire.
Questo accade perché il caffè contiene acido clorogenico, che aumenta i livelli di acidi nello stomaco, portandolo a spingere il suo contenuto verso l’intestino.
Incredibile ma vero, tutto questo processo impiega solo quattro minuti per verificarsi.
Tra tutte le sostanze che compongono il caffè ancora non si sa quale sia la responsabile di questo effetto. Qualunque essa sia, comunque, sappiamo che stimola la produzione di due ormoni:
- la gastrina, che regola la secrezione gastrica e che attiva la peristalsi, ovvero la contrazione e il rilassamento del colon;
- la colecistochinina, che causa il rilascio della bile, stimola l’insulina e agevola il transito e la regolarità intestinale.
Il caffè fa andare in bagno: ma non è il solo
Gli effetti lassativi del caffè possono variare in base a molti fattori, tra cui il sesso, i livelli di attività e l’abitudine a bere questa sostanza. Alcune persone, però, sono più sensibili di altre al caffè e difficilmente riusciranno a berlo tranquillamente.
Oltre gli stessi chicchi di caffè, anche gli edulcoranti, i latticini o gli additivi non caseari potrebbero influire sull’intestino e incoraggiare l’effetto lassativo. È quanto afferma il dr. Jay Kuemmerle, esperto dell’American Gastroenterological Association della Virginia Commonwealth University.
I dolcificanti artificiali, infatti, in combinazione con il caffè possono causare gonfiore, gas e diarrea.
Mentre i latticini – come il latte e la panna utilizzati per fare il cappuccino o drink al caffè – contengono lattosio, che può scatenare la diarrea e altri disturbi gastrointestinali, soprattutto tra le persone che sono più sensibili o intolleranti al lattosio.
Anche tra coloro che non hanno un’intolleranza comprovata, la capacità di digerire questo zucchero tende a diminuire con l’età.
Più di due o tre tazze di caffè possono causare diarrea in alcune persone e il passaggio al decaffeinato non cambia molto la situazione: secondo alcuni studi può aiutare a ridurre – ma non a eliminare – l’effetto lassativo, secondo altri invece la quantità di caffeina non influisce affatto.
Per il momento sembra che dovremo quindi rassegnarci: bere il caffè ci farà subito correre al gabinetto. Ed è inutile provare invidia per quei tre fortunati su dieci che, invece, questi effetti non li scorgono nemmeno da lontano.
Non ci resta che pazientare in attesa che si trovi una soluzione. Nel frattempo nessuno ci vieta di rinunciare a questo piacere.