La tiroide è una ghiandola endocrina responsabile della produzione degli ormoni T3 e T4, regolata da sofisticati meccanismi che coinvolgono l’ipotalamo e l’ipofisi che garantiscono il corretto funzionamento della stessa.
Tuttavia, in alcuni casi, la tiroide smette di funzionare correttamente e, pertanto, i livelli degli ormoni tiroidei nel sangue appaiono alterati. Dal momento che questi sono responsabili di importanti attività legate al metabolismo del corpo, un loro squilibrio può portare a gravi conseguenze.
I disturbi della tiroide più comuni sono infatti causati da una produzione anormale di ormoni tiroidei. Un’insufficiente produzione di ormoni tiroidei porta a una condizione nota come ipotiroidismo, mentre una loro eccessiva produzione porta a ipertiroidismo.
Vediamo insieme quali sono i sintomi di patologie legate ad un malfunzionamento della tiroide, per non cadere in inganno nel caso in cui il problema sia una semplice carenza di ferro!
Ipotiroidismo e ipertiroidismo: i sintomi più comuni
L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata da una bassa produzione di ormoni tiroidei. Dal momento che gli ormoni tiroidei controllano la crescita, lo sviluppo e molti processi cellulari, una loro carenza ha conseguenze dirette su diversi distretti del corpo.
I sintomi dell’ipotiroidismo tendono spesso a confondersi con quelli di altre condizioni patologiche, magari legate all’invecchiamento. I pazienti con un lieve ipotiroidismo, talvolta, non presentano alcun segno evidente.
Comunque sia, i sintomi iniziano generalmente a presentarsi quando la condizione mostra segni di peggioramento, determinando un generale rallentamento del metabolismo. I sintomi principali comprendono:
- sensazione di fatica;
- depressione;
- aumento di peso;
- letargia;
- crampi muscolari;
- gonfiore alle gambe;
- difficoltà di concentrazione.
Nel caso dell’ipertiroidismo, invece, si ha un’eccessiva attività della tiroide, provocando una sovrapproduzione di ormoni tiroidei. I principali sintomi comprendono:
- improvvisa perdita di peso;
- eccessiva sudorazione;
- tachicardia;
- tremore;
- agitazione;
- ciclo mestruale irregolare;
- insonnia.
Anche in caso di ipertiroidismo, le persone anziane presentano sintomi meno specifici, come affaticamento e aumento della frequenza cardiaca che possono non essere immediatamente ricondotti a un malfunzionamento della tiroide.
Sia nell’uno sia nell’altro caso, ricordate che i sintomi della tiroide possono essere tenuti facilmente a bada con farmaci specifici. L’importante è riconoscere in tempo la patologia.
Ipotiroidismo o carenza di ferro?
In alcuni casi, quello che può apparire come un disturbo della tiroide, è in realtà da imputare ad altre condizioni. E’ questo il caso della carenza di ferro.
Infatti, si è osservato che donne con sintomi tipici dell’ipotiroidismo (letargia, sensazione di fatica) presentavano, in realtà, una carenza di ferro. E dal momento che può accadere che tali sintomi appaiono in assenza di anemia, la diagnosi può apparire più complicata del previsto.
Un parametro da prendere in considerazione è la quantità di ferritina presente nel sangue e la concentrazione di recettori della transferrina. Bassi livelli di ferritina e un’altra concentrazione di recettori della transferrina indicano, infatti, una carenza di ferro.
In ogni caso, la somministrazione di integratori di ferro e di farmaci per l’ipotiroidismo determinano una marcata riduzione di tutti i sintomi associati alle due condizioni.
Insomma, l’importanza della diagnosi è fondamentale: in presenza di questi sintomi, rivolgetevi ad un medico. Lui saprà come aiutarvi.